6~❦τнis is yσυr нσмє❦

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•Eren•
-Buongiorno signorino Eren- la voce di Caterina mi svegliò di soprassalto.
Negli ultimi quattro giorni i miei incubi avevano iniziato a peggiorare e di conseguenza a privarmi del sonno, dormivo poco e male.
-Mmh- mugugnai coprendomi il viso con le lenzuola.
-Il signor Levi ha richiesto la tua presenza in sala da pranzo per la colazione-
Sbuffai.

Di nuovo...

-Digli che rifiuto, non-
-Non hai fame, giusto?-
In risposta affondai il viso nel candido cuscino.
-Mh...va bene, ma non ti fa bene startene chiuso qui tutto il tempo- detto questo fece un piccolo inchino e uscì dalla stanza.

Con un sospiro mi liberai dalle coperte per poi guardarmi intorno: l'ambiente era buio dato che era una casa di vampiri, i fogli da disegno erano sparsi ovunque, i cassetti semiaperti e ovunque c'era un sottile strato di polvere.
Apparte Caterina nessuno era mai entrato in camera mia in quei giorni.

Mi stropicciai gli occhi e feci un potente sbadiglio, segno della mia carenza di sonno.
A fatica mi alzai dal morbido materasso e andai nel bagno adiacente alla camera.
Dopo essermi lavato e vestito aprii le tende e la finestra per tornare a respirare aria pulita.
La luce del mattino invase le mie iridi donandomi qualche istante di tranquillità.
Tornai a guardare i miei alloggi.

Che macello...se lo scoprisse Levi mi ammazzerebbe.

Mi rimboccai le maniche e in poco tempo riordinai tutto.
A quel punto presi le tempere e i pennelli e fissai il muro verdino davanti ai miei occhi.
Ci pensai un po' su e giunsi alla conclusione che per completare la foresta lussureggiante sulle altre pareti mancava solo una cosa: un lago.
Mi concentrai ricordando lo specchio d'acqua in cui io e i miei compagni spesso andavamo a giocare e dove Erwin mi insegnò a pescare.

Già, mi mancate ragazzi...anche tu Faccia da cavallo.

Risi piano a quel pensiero, come se gli atri potessero sentirmi.
Mi asciugai una lacrima solitaria e tornai a dipingere.
Dopo qualche ora avevo terminato la mia opera e la guardavo soddisfatto, la pittura si era asciugata rapidamente e rimisi i mobili al loro posto.

Dopo aver chiuso le tende, sfinito mi stesi sul letto.
All'improvviso con il mio udito sviluppato percepii dei passi felpati in corridoio.

* Toc-toc *

Mi misi a sedere di scatto quando dalla porta entrò un Levi incazzato nero.
Si avvicinò a me minaccioso, mi prese per il colletto della camicia sollevandomi dal letto.
La sua espressione era impassibile ma nei suoi occhi di ghiaccio la rabbia regnava sovrana.
-L-Levi cosa- fui interrotto da un potente colpo alla schiena segno che l'uomo mi aveva appena sbattuto contro il muro.
-Moccioso- iniziò -cos'è questa storia che ti rifiuti di mangiare?!-
-E-ecco io- mi strinse maggiormente l'indumento.
-Se hai un problema dimmelo-
-...- rimasi in silenzio con le lacrime che minacciavano di uscire.
-Da quando sei qui non ti ho fatto mai mancare niente quindi ora esigo sapere qual è il tuo cazzo di problema- disse con voce calma e tagliente.
In quel momento era spaventoso e le parole mi morirono in gola.

Un dolore acuto si impossessò della mia guancia, mi accasciai a terra e istintivamente vi portai sopra una mano sentendola leggermente più calda del solito.
In quel momento la mia mente parve risvegliarsi dall'annebbiamento di quei giorni e velocemente scoppiai in un pianto frenetico.
Il corvino si inginocchiò accanto a me per poi stringermi in un caldo abbraccio.
Cominciò ad accarezzarmi i capelli mentre io bagnavo la sua giacca con le mie lacrime.
-S-scusa Levi m-ma io...m-mi manca casa m-mia- sussurrai al suo orecchio.
-Moccioso, questa è casa tua- disse con voce dolce.

Perché non sono scappato quando potevo?
Perché non ho ritentato la fuga?
Perché mi sento così bene fra le sue braccia?

Feci un profondo respiro, ero deciso a parlargli.
-Levi, quando t-ti ho visto nel bosco ho subito p-provato una strana sensazione nei tuoi c-confronti e quando mi hai abbracciato nel bosco pensavo che finalmente mi volessi b-bene. Da quando sono qui però, mi sento i-in gabbia, la tua compagnia e quella degli altri mi piace, m-ma...mi manca la mia vecchia vita...- mi fermai per guardarlo in faccia, la rabbia nel suo sguardo era svanita sostituita da una punta di amarezza.
-Eren, io- iniziò ma lo fermai posando un dito sulle sue labbra.
Lui mi guardò sorpreso.
-Tuttavia- continuai -l'idea di allontanarmi da te mi terrorizza perché non mi sono mai sentito così bene come quando sono fra le tue braccia e non voglio rinunciare a questa sensazione- accennai un sorriso.

Dopo lunghi attimi di silenzio un piccolo sorriso comparve sul suo bellissimo viso e non potei fare a meno di pensare che così era ancora più bello.
Arrossii a quel pensiero e abbassai la testa.
Lui mi mise una mano fra i capelli e cominciò a grattare delicatamente dietro le mie orecchie e in risposta iniziai a scodinzolare felice.
Quella coccola era stupenda!

-Oi moccioso- la voce di Levi mi risvegliò dal torpore nel quale ero piombato.
-Facciamo così: tu adesso esci da qui e ricominci a mangiare regolarmente, io ti do il permesso di passeggiare per la casa e in giardino quando vuoi, ma torna in camera tua prima delle 18:00-
Dentro di me ero felice come una Pasqua.
Annuii energicamente quando il corvino si alzò.
-Inoltre, ogni tanto potremmo uscire a fare due passi, che ne dici?- mi alzai di scatto e lo abbracciai forte.
-Va benissimo, grazie Levi!-
Restammo appiccicati per un po' poi Levi mi portò in sala da pranzo per pranzare.
Mangiai voracemente il cibo buonissimo di Caterina con Levi che mi guardava a metà fra il divertito e il disgustato.

Passai il pomeriggio in compagnia di Hanji che continuava a farmi domande sulla mia vita da Licantropo.
A sera inoltrata mi rinchiusi in camera mia distrutto.

Quella donna sa essere veramente sfiancante!

Mi cambiai velocemente con un paio di pantaloni larghi e una t-shirt per poi tuffarmi sotto le coperte.

Spero davvero di riuscire a dormire stanotte...

•~•~•~•~•
Eccomi con un nuovo capitolooo✨
Spero così di aver chiarito alcuni dubbi sulla situazione sentimentale della coppia, in pratica Levi ama Eren ma quest'ultimo non sa ancora di amare il corvino in quanto è inesperto nel campo dell'amore.






















E poi c'è Petra...😢

Vi lascio con un'immagine carina:

Alla prossima

Fiamma


The war we started - {RIREN}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora