•Eren•
-Okay, abbiamo tutto?- chiesi.
-Sì, abbiamo due spade, due pugnali, le bende, il disinfettante e una corda- affermò Christa.
-Bene, allora possiamo andare- disse Levi autoritario.
Era una notte buia e senza Luna, afferrammo tre torce e abbandonammo la villa, inoltrandoci nel bosco.
Levi era in testa al gruppo con me subito dopo, al centro c'erano Christa e Armin e ai lati Ymir e Allegra impugnavano saldamente le armi.Eravamo diretti a passo felpato verso la fortezza dei Licantropi che tanto 'fortezza' non era.
Lì ci spettavano Sasha e Connie, pronti ad aiutarci.
L'aria fredda e pungente di novembre aiutava a raffreddare la mente, cosa essenziale per un salvataggio.
Ebbene sì, stavamo andando a salvare quella Faccia da cavallo di Jean.
Avanzavamo a tentoni lungo il sentiero malmesso e poco illuminato.
Avevamo un piano e non doveva fallire.Qualche ora prima - •Jean•
Mi misi a sedere dolorante sul pavimento freddo e umido della mia cella.
Quanto era passato dal mio imprigionamento? Ore? Giorni? Settimane?
Boh, sinceramente non so dirlo.
Non vedo la luce del Sole da un bel po' però.
Quando Erwin mi aveva fatto arrestare con l'accusa di tradimento il mondo mi era crollato addosso.
Non avrei più rivisto Sasha e Connie, non avrei più insultato quella testa calda si Eren, non avrei più baciato o abbracciato Armin...a dir poco straziante.
Era molto che non mangiavo o bevevo e il mio corpo iniziava a risentirne.
Diverse volte erano entrati dei soldati armati a darmi qualche botta 'leggera', come dicevano loro.
Guardai le catene che ancoravano i miei polsi al muro sudicio di quella stanzetta e le tirai inutilmente, provocandomi solo degli arrossamenti alla pelle.Il suono metallico e sinistro della porta che si apriva mi fece alzare appena lo sguardo, non che mi servisse in effetti, avrei riconosciuto il suo schifoso odore ovunque in quell'ambiente.
L'aroma del tabacco dei sigari di Erwin mi invase le narici e tossii violentemente per non intossicarmi.
-Che vuoi schifoso?- sputai acido incatenando i nostri occhi.
-Che c'è, l'aria della sera ti dà alla testa Jean?- sorrise sinistramente.
-Ah no, scusa. Da quanto tempo è che non respiri aria pura? Mmh...3 giorni forse?- continuò.
-Francamente non mi interessa- sibilai.
Lui avanzò verso l'unico arredamento di quella angusta cella.
La sediolina di legno marcio scricchiolò sotto il suo peso.
Continuò a fissarmi per un po'.
-Ma si può sapere che cazzo vuoi?!- sbottai.
Lui fece una risatina malata e mi si avvicinò pericolosamente.(Scusate, volevo solo avvisare che ci sarà un po' di violenza in questa scena, non è niente di che ma se siete particolarmente sensibili andate a leggere da questo simbolo ' ☺ ' in poi. Grazie🙂)
Mi sferrò un pugno in pieno volto che mi fece girare la testa di lato.
In condizioni normali avrei sicuramente contraccambiato il gesto ma le catene me lo impedivano.
Cominciò a darmi una serie di pugni nello stomaco e per poco non rigettai l'anima.
Il dolore era assurdo ma non smisi mai di guardarlo negli occhi.
Mi accartocciai su me stesso con le ginocchia al petto per non ricevere altri colpi quando un dolore lancinante al basso ventre mi fece gemere e afflosciare le gambe.
-B-bastardo- sibilai con le mani sul cavallo dei pantaloni impolverati.
Crollai steso su un fianco in posizione fetale e lui non esitò a colpirmi ancora il ventre con numerosi calci.
Mi morsi forte il labbro per non gemere dal dolore e potei sentire il gusto ferroso del sangue in gola.
Tossii violentemente macchiando il pavimento con il liquido cremisi.
-D-devi solo m-morire...stronzo- ringhiai in preda agli spasmi.
Lui si fermò di colpo guardandomi negli occhi.
-Sai, potrebbe succedere in effetti. Tra un mese e mezzo ci sarà una guerra...e chissà, potrei anche lasciarci le penne- disse tranquillo. Afferrò la sua giacca dalla sedia e uscì sbattendo la porta.☺
Mi chiusi ancora di più a riccio e digrignai i denti.
La testa faceva male, il sapore del sangue in bocca era disgustoso e i lividi sul ventre pulsavano.
Nella mia mente annebbiata dal dolore si fece strada una visione bellissima, il viso angelico del mio ragazzo che mi sorrideva porgendomi la mano e invitandomi a restare in vita.
Accolsi l'invito a braccia aperte e mi persi nell'azzurro cielo degli occhi di Armin, affidandomi alla speranza di rivederlo presto.~•~
Il rumore ovattato dei passi di qualcuno mi ridestò dal mondo dei sogni.
Debolmente annusai l'aria aspettandomi un'altra visita di Mr. Sopracciglia.
Rimasi sbigottito nel sentire appena l'aroma di vaniglia e fragole tipica di...di Eren?!
Lentamente aprii gli occhi, convinto che il mio olfatto mi avesse giocato un brutto scherzo.
Poi un rumore e la porta si aprì lentamemte.
Trattenni il fiato, non ero pronto per un secondo round.
-Hey...Faccia da cavallo, sei qui?- sentii sussurrare nell'oscurità.
Potevo esplodere dalla felicità.•
~•~•~•~•
Bene, sono le 3:31 di notte e sto scrivendo ben due capitoli!
Stranamente oggi non ho molto da dire quindi...
Fotoooo📸:😘😍
😍😲(questa emoji '😲' è l'infarto per troppa sexaggine)
Baci❤
Fiamma
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The war we started - {RIREN}
FanfictionATTENZIONE: Yaoi-boy×boy se non vi piace il genere non leggete. In un mondo fantastico esistono quattro clan: Licantropi, Vampiri, Sirene e Arpie, in perenne ostilità fra di loro. Eren Jaeger è a capo del clan dei Licantropi, Levi Ackerman è il pi...