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•Eren•
Vidi il luccichio della madreperla sotto i fiochi raggi solari che riuscivano a superare lo strato di nuvole grigie ed ebbi un attimo di smarrimento.

Io...sto per morire?

Il mondo andava a rallentatore e mi pietrificai sul posto.
Girai di poco la testa e incrociai lo sguardo terrorizzato di Levi.
Mi guardava, con un'espressione indecifrabile, i suoi bellissimi occhi argentei erano intrinsi di...paura.
In quel momento mi sentii uno schifo.

Come posso lasciarlo da solo!?
Come posso avere il coraggio di morire senza togliergli quell'espressione dalla faccia!?

Guardai oltre la sua spalla e vidi Armin che cercava disperatamente di respingere la raffica di colpi che si stava abbattendo su di lui.
Un unico pensiero balenò nella mia testa.

Non ce la farà.

A quella cruda verità, qualcosa nel mio cuore si spezzò.
Rividi il nostro primo incontro, avvenuto fra le lacrime del biondo che stava cadendo in depressione.
Rividi i nostri discorsi sul futuro e tutte le possibilità che ci poteva offrire.
Rividi le sue pene d'amore per Jean che puntualmente mi confidava torturandosi le mani.
Rividi il suo sorriso mentre mi diceva di non preoccuparmi per il mio orientamento sessuale.
Rividi tutti i ricordi felici che ci accomunavano e mi resi conto di dover fare una scelta.
Una scelta terribile.

La mia morte e la sofferenza di Levi, o la morte di Armin e il dolore di Jean e Allegra?

La lama era sempre più vicina mentre il corvino stava correndo disperatamente verso di me con una mano alzata.
Vidi i suoi occhi pieni d'amore e li paragonai a quelli di Armin dopo il salvataggio di Jean.

Quel ragazzo ha ancora troppe cose da fare!

Mi aggrappai a questa convinzione con tutto me stesso, ne feci l'asta a cui sorreggermi mentre estraevo il piccolo coltellino dallo stivale.
Maledissi il mio professore per star cercando di privare il mondo di una così giovane vita e, senza esitare, lanciai la mia arma.

Tutto tornò alla sua velocità normale e feci giusto in tempo a vedere il mio Sgian-dubh conficcarsi nel collo dell'avversario del biondo, che un dolore acuto si impossessò del mio fianco sinistro.
Lanciai un piccolo lamento e mi lasciai cadere sulla neve che cadeva costante dal cielo.
Subito due possenti e fredde braccia mi avvolsero stringendomi forte.
Levi mi portò la testa al suo petto mentre calde lacrime ricavano le sue guance cadaveriche.
Ero confuso.

Il pugnale era diretto al petto, perché mi ha colpito al fianco?

Rimasi un attimo imbambolato a fissare il vuoto mentre Levi ancora piangeva rumorosamente.
Poi la vidi.
Mikasa era quasi completamente fuori dall'acqua con ancora una mano tesa in aria dopo aver lanciato il suo giavellotto.
Aveva deviato il pugnale.
Mi aveva protetto, me lo aveva promesso tempo prima e ora l'aveva fatto.
Le sarei stato eternamente grato.

Mi voltai verso il corvino che nel frattempo aveva iniziato ad accarezzarmi il viso con una mano.
-Hey, Levi-
Lui non rispose, ma iniziò a guardarmi negli occhi.
I suoi erano lucidi di pianto.
-Levi, sto bene- affermai accarezzandogli una guancia.
-Ma che dici!? Sei forse diventato stupido, moccioso!? Sei gravemente ferito, perdi sangue e tu hai anche il coraggio di dirmi che stai bene!?- sbraitò.
Feci una piccola risatina sotto il suo sguardo perplesso.
-Beh, mi ritengo molto fortunato ad essermi ferito così-
Lui mi guardò senza capire.
-Se Mikasa non avesse deviato il pugnale, ora sarei già all'altro mondo- sorrisi lanciando uno sguardo d'intesa alla corvina, che nel mentre non aveva staccato gli occhi dalla mia figura.
Levi mi strinse di più a sé e io portai una mano a tamponare la ferita da cui il sangue usciva copiosamente.

The war we started - {RIREN}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora