Capitolo 31

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Alex:
Il freddo invernale del mese di Gennaio attraversa la mia pelle anche con tutta la giacca pesante. I raggi del sole non sono abbastanza forti da riscaldare l'ambiente e fuori ci saranno si e no 5° gradi.
Sono seduto sotto il portico di legno dei miei genitori, con i piedi poggiati sul tavolino e una tazza di tè accanto. Con grande incanto guardo mio figlio giocare con mia madre anche se il mio pensiero é un altro.
Il bambino viene verso di me con il pallone in mano e dice
"Palla?"
"Cosa ha la palla, piccolo mio? " dico facendolo sedere sulle mie gambe
" Tu palla? "
" No amore, non ho voglia di giocare a palla.. Vai a giocare tu con la nonna "
" Palla! Palla! " ripete il bambino
" Più tardi verrò Anch'io.. Vai a far vedere alla nonna cosa ti ho insegnato con il pallone. Io sto qui a guardarti "
" Va bene "
Il bambino corre giù dal portico e con i suoi piedini piccoli comincia a far scalciare il pallone, anche se i suoi tiri sono piuttosto corti.
Prendo la tazza del tè e rigirandola tra le mani continuo a pensare al mio unico grande amore, a quanto sono stato stupido a lasciarla andare.
Sento dei passi provenienti dal mio lato destro e girandomi vedo mio padre sedere su una poltroncina in legno accanto alla mia, anche lui con una tazza di tè tra le mani.
"Allora figlio mio, cosa succede?"
"Niente.. Cosa vuoi che succeda "
" Quando vieni qui a notte fonda con il piccolo che dorme chiedendo ospitalità, ti é successo qualcosa "
" Come sei perspicace " dico bevendo un sorso di tè
" Sei mio figlio, sangue del mio sangue.. Ti ho visto nascere e crescere e secondo te non so quando qualcosa non va? Avanti, racconta! "
" Papà!! Riesci a perdonare una persona che ti ha mentito per tanto tempo? "
" Beh! Dipende! Quando si può perdonare bisogna farlo. Alla fine é ciò che dice la religione "
" Ma anche quando a mentirti é la persona che tu ami da impazzire? "
" Per caso c'entra Cristina? "
" No " rispondo mentendo
" Non prendermi in giro!! Ti conosco più di me stesso.. Qualunque cosa ti abbia detto che non corrisponde a verità, si può perdonare.. Ma solo se tu la ami la puoi perdonare "
" Papà!! No mi ha detto di essere incinta di un altro! " dico alzando un po' la voce
" Ma quando l' hai conosciuta tu era già incinta? "
" Si "
" Quindi tecnicamente non ti ha tradito! "
" Beh! No, però mi ha mentito.. Aspetta due gemelli "
" Figlio mio, ma hai mai pensato a quanto può essere stata dura per quella ragazza scoprire di essere incinta a solo 18 anni e con gli esami delle scuole superiori alle porti? "
"Si, ma non doveva mentirmi.. Quando mi voleva dire che presto avrebbe avuto dei figli?Cazzo!! Stavamo insieme, contavo pur qualcosa in tutto questo"
"Anche tu hai un figlio e lei era disposta a farlo come figlio suo.. E tu? Non vuoi lei perché aspetta figli che non sono i tuoi "
" Non ho detto questo "
" Ma lo hai fatto capire! "
" Il padre é vivo e vegeto, presente in ogni nostro passo, come avrei potuto crescere i figli di un uomo con una presenza costante come la sua? Almeno la madre di mio figlio é sparito "
" Io e tua madre non ti abbiamo educato così!! " dice alzando la voce
" So bene come mi avete educato"
"Allora siccome lo sai perdona!! Lei ti ama, tu la ami!! Non farti condizionare da certi presupposti.. Agisci senza pensare.. Può essere uno sbaglio ma almeno sai che lo hai fatto per amore.. Sbagliando si impara"
"Si può davvero perdonare come se nulla fosse accaduto? "
" Vedi Alex, io e tua madre quando ci siamo conosciuti ci siamo detti a vicenda piccole bugie. Con il passare del tempo queste bugie sono saltate fuori.. E vedi? Nulla ci ha impediti di sposarci e di concepire un figlio "
" Ma non erano bugie gravi come questa? "
" No, ma si avvicinavano!! Ogni tanto per amore dell'altro bisogna dire una piccola bugia.. Non prenderla come un reato ma prendilo più come un omissione della verità.. Tu la ami? "
" Da morire "
" Allora, va da lei, compra qualcosa per i suoi figli e fargli capire quanto la ami e che sei disposto a prenderti cura anche dei suoi bambini.. Figlio mio non soffrire inutilmente ".
Mio padre prende la tazza del tè di entrambi, ormai vuota, e se ne va in casa, lasciando me un po' piú libero e con delle risposte alle mie domande.
Questa chiacchierata é stata utile a farmi capire che io posso davvero perdonare.. Mi prenderò cura di lei e di suoi figli.. Farò tutto il possibile per renderli felici!!
Ormai lasciando il mio dolore andare via, scendo giù dal portico e comincio a giocare con il mio bambino.
"Si papà "
" Amore, passa la palla " dico facendo segno con le mani.
Paul con i suoi piedini tira un calcio al pallone da non farlo arrivare neanche a metà strada..
" Bravo!!Campione "
Il bambino mi salta addosso facendomi cadere all'indietro e lui sopra di me che ride divertito.
" Sei una piccola peste"
"Papà! " dice ridendo
Il suo visino vicino al mio ricorda tanto quello di sua madre, forse un giorno gli farò vedere qualche fotografia della donna, che dopo tutto, gli ha dato la vita. Ma per il momento mi godo la sua infanzia, la felicità di voler riconquistare una volta per tutte Cristina!!

Spazio Autrice :
Vi volevo ringraziare per il successo che sta avendo questo libro.. Sinceramente non me l' aspettavo..
Vi voglio dire davvero grazie!!
Vi voglio bene!!
Baci!!

Convivere con il mio migliore amico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora