4 Marzo :
Cristina :
È passata una settimana dal giorno della mia ammissione alla facoltà di medicina. Una settima passata da quel quasi bacio tra me e Gianluca. Ed è possibile che ancora ci penso? Una settima in cui abbiamo risolto la cosa con la nostra solita indifferenza l'uno verso l'altro, indifferenza che ormai ci perseguita da quasi 6 mesi..
Ci evitiamo come la peste , come se un semplice contatto ci potrebbe portare a fare ciò che ha causato tutta questa storia.
Anche un semplice sguardo sembra troppo, anche un semplice " Buongiorno" al mattino ci potrebbe portare a ciò che forse stiamo nascondendo da mesi o addirittura da anni.
Il pomeriggio non studiamo più insieme e la sera chiudiamo le nostre porti a chiavi come se avessimo paura di noi stessi, come se avessimo paura dell'altro
Io cerco di passare molto tempo con Alex mentre lui passa il suo tempo con Teresa e così sembriamo essere soddisfatti.. Ma in realtà lo siamo?
Però non sempre l'evasione dall'altro ci esce bene, proprio come oggi pomeriggio.
Siamo soli in casa, a studiare, e senza la possibilità di scappare..
Alex pomeriggio ha le prove della band perché stasera ha un concerto in un locale, mentre Teresa é fuori con i suoi genitori.
Gianluca oggi ha anche il giorno libero, e per una strana coincidenza oggi sembra il giorno giusto per avere coraggio ed affrontare le nostre paure.
"Non vedo l'ora che arrivi luglio per finire una volta per tutte questa scuola " dice lui buttando la penna sul quaderno
" Infatti!! Sono stanca.. Passare ogni pomeriggio sui libri senza avere la possibilità di uscire neanche per una boccata d'aria "
" Perché invece non lo facciamo?"
"Cosa? "
" Uscire.. Facciamo una passeggiata "
" E con i compiti come facciamo?"
"I compiti scritti li abbiamo finiti, ci rimane solo di imparare storia, che possiamo fare benissimamente domani.. Dai, non per forza deve interrogare a noi"
"Va bene.. E dove andiamo? "
" Centro commerciale? ".
" Ok"
Lasciamo i nostri libri aperti sul tavolo per uscite subito di casa, come se stessimo uscire da un carcere di massima sicurezza.
Decidiamo di non prendere la macchina ma di camminare a piedi ed arrivare fino al Centro Commerciale.
Una volta errivati decidiamo di fermarci prima al reparto neonati . Le tutine sono tutte belle, e tutte catturano la nostra attenzione.
"Guarda come é bella questa " dice indicando una tutina rosa con disegnato topolina.
"Si!! Anche questa é bella" dico mostrando una tutina azzurra con la scritta " Sono il principe di mamma"
"Bella!! Chissà se c'è anche per femminuccia? " domanda Gianluca
" Può essere "
Giriamo per tutti gli scaffali e fortunatamente troviamo la stessa tutina di prima : Rosa con la scritta" Io sono la principessa di papà "
Arriviamo alla cassa e paghiamo le tutine comprate..
" Come é strano a 18 anni pensare che invece di compare vestiti per te stessa devi pensare a comprare tutine per neonati "
" Si strano!! Ma penso che questo sia una fortuna.. Siamo diventai grandi presto .. Non siamo i soliti diciottenni privi di esperienza "
" Hai mai pensato come potremmo spiegare ai nostri figli questa bizzarra storia? "
" La verità "
" E cioè? ".
" Che un pomeriggio, presi dalla gioia, dall'euforia... ".
"Di lavare i piatti?" domando ridendo
"Fammi finire.. Beh! Si, presi dalla collaborazione di entrambi alla fine abbiamo finito per fare l'amore e concepirli.. Niente coinvolgimento sentimentale "
" Spero che non lo domanderanno mai "
" A massimo potremmo chiedere aiuto ai nostri genitori "
" Giusto ".
Dopo aver passeggiato per il centro commerciale a parlare del futuro dei nostri figli, ritorniamo a casa, davvero stanchi.
Poso le buste per terra mentre lui chiude i libri lasciati aperti.
"Che ne dici di un film Horror e popcorn?" domanda lui
"Bella idea "
Ci sediamo sul divano, con i piedi poggiati sul tavolino, in mezzo a noi la ciotola con i popcorn e in Televisione un DVD Horror.
Di solito i film Horror non mi fanno paura, ma sarà per gli ormoni o per il fatto di essere vicina a lui che durante una scena molto cruenta giro la testa dall'altro lato nascondendola sulla sua spalla.
Lui con la mano mi accarezza dolcemente la guancia, rassicurandomi sul fatto che quello in TV é solo finzione.
Con lui mi sento protetta.. E perché tutto questa sembra bastarmi?
Perché le sue carezza lasciano dei brividi lungo la mia schiena? Perché non sono impassibile di fronte a tutto ciò?
Tante domande e nessuna risposta.. Domande che ormai mi perseguitano da giorni o forse da mesi.
Rimango tutto il tempo del film con la testa poggiata sulla sua spalla nascondendola di tanto in tanto durante le scene più crude..
"Che facciamo ora? " dice lui chiudendo la TV
" Non so "
Lui si risiede accanto a me e con la mano accarezza delicatamente la mia pancia.
" Hai pensato ai nomi da dare a questi pargoletti? " domando io
" No.. Tu? "
" Neanche!Facciamo un gioco "
Mi alzo dal divano, prendo un figlio dal mio quaderno degli appunti, lo divido a metà dandogliene una a lui.
" Tu scriverai quattro nomi femminili e poi mi dirai il foglio piegato.. Mentre io scriverò quattro nomi maschili e poi ti darò il foglio.. Entrambi dobbiamo decidere il nome più bello tra i quattro"
"Perché questo gioco? "
" Così.. Dai facciamolo! "
" Ok"
Entrambi prendiamo la nostra metà di fogli scrivendone i nomi sopri.. Una volta finito io porgo il foglio a lui e lui lo porge a me.
"Apri prima tu " dico
Lui apre il foglio e ad alta voce elenca i nomi :Andrea, Filippo, Edoardo, Max.
" Quale scegli? "chiedo
Dopo cinque minuti di riflessione dice
" Filippo! "
" Ok! Ora faccio io "
Apro il foglio elencando i nomi scritti.
AURORA, DENISE, DALILA, SONIA.
Dopo cinque minuti di pura riflessione dico
" AURORA "
" E quindi? " chiede lui
" Ti piace Filippo come nome per nostro figlio e Aurora come nome per nostra figlia? "
" Si "
" Allora.. I nostri figli su chiameranno Filippo ed Aurora "
" Bella scelta " domanda lui.
" Si!! "
" I nostri figli sono davvero speciali ad averti come mamma "
" E tu come papà "
" Andiamo a letto? "
" Si "
Saliamo le scale e mentre stiamo per dividerci, andando ognuno nella nostra cella di isolamento dico
" Staresti con me, questa notte, fino a quando non mi addormento? "
" Si.. Ma perché? "
" Il film Horror mi ha fatto paura.. Non vorrei avere strani incubi "
" Ok"
Entriamo in camera ed entrambi ci sdraiamo nel mio letto, dopo varie posizioni entrambi ci addormentiamo.
Io girato di lato e lui, con il suo petto che aderisce perfettamente alla mia schiena e la mano intorno alla mia pancia..
Alla fine di solo dieci minuti questo stare insieme é durata tutta la notte.Spazio Autrice :
Cristina e Gianluca quando si trovano soli dimenticano entrambi di essere fidanzati..
È normale?
Beh! Continuate a leggere e lo scoprirete..
Baci!!
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Convivere con il mio migliore amico
RomanceCristina e Gianluca hanno entrambi 18 anni, frequentano la stessa classe e sono migliori amici.. Loro vanno sempre d'accordo su tutto tranne su una cosa che cambierà per sempre la loro vita, rompendo così gli equilibri dell amicizia.