Le nostra grida avevano attirato la gente che passava tranquillamente per questa strada.
Entrambi poggiati sul corpo inerme di Cristina. Io accarezzavo dolcemente la sua guancia mentre lui con una mano teneva Paul e con l'altra controllava il battito cardiaco.
Il responsabile della macchina che ha colpito Cristina si avvicina a noi e con aria distrutta dice
"Mi é apparsa ad una volta, non ho fatto in tempo a frenare "
Il ed Alex lo guardiamo con le lacrime agli occhi senza sapere che dire.
Intorno a noi una folla di persone comincia a riunirsi.
Gente curiosa che guarda senza un minimo di interesse , mamme che coprono gli occhi ai propri figli per non farli rimanere scandalizzati e gente che grida dallo spavento ma senza fare niente.
"Chiamate un ambulanza! " dico piangendo
Nessuno si degna di prendere il telefono neanche il guidatore della macchina, che é ancora in preda al panico.
" Avete sentito!! Chiamate un ambulanza!! La ragazza é incinta" grida Alex con in braccio il bambino che comincia a piangere per lo spavento.
Finalmente un uomo sulla trentina d'anni prende il telefono e subito chiama il 118.
Cristina ancora non prende conoscenza e per fortuna sembra non esserci sangue..
Spero soltanto che i bambini stiano bene.
L'ambulanza non tarda ad arrivare.
I paramedici prendono una barella facendola sdraiare di sopra.
Io salgo in ambulanza con lei mentre Alex rimane inginocchiato a terra piangendo.
Chiamò immediatamente i suoi genitori anche se sarà dura dare una notizia del genere.. Come dire a dei genitori che la loro figlia é stata investita da una macchina?
Non ci sono parole per dirlo, non basterebbero le parole di un intero vocabolario.
Dopo tre squilli Emanuele risponde
Emanuele :"Pronto "
Gianluca :" Emanuele!! "
Emanuele :" Gianluca sei tu? "
Gianluca :" Si sono io "
Emanuele :" Gianluca, é successo qualcosa? "
Esito di rispondere anche perché la lacrime che cerco di trattenere prendono il sopravvento.
Emanuele :" È successo qualcosa a Cristina? Per favore parla? "
Le sue grida mi portano ad allontanare il telefono per non rompermi un timpano.
Gianluca :" Cristina é stata investita.. La stiamo portando in ospedale "
Emanuele :" Cosa? Investita?... Vi raggiungo subito "
Emanuele chiude la chiamata in preda al pianto mentre io stringo forte la sua mano inerme.
Poco dopo arriviamo finalmente in ospedale , i paramedici prendeno la barella e subito la portano al pronto soccorso.
" Per favore aiutatela.. È incinta "
" Faremo del nostro meglio " dice la dottoressa chiudendosi nella stanza di Cristina.
Arrivo nella sala d'attesa e in preda al panico comincio a fare su e giù per il lungo corridoio. Nel frattempo anche Emanuele e Maria arrivono in ospedale in preda al pianto mi raggiungono con molto velocità.
"Cosa é successo? "domanda Maria piangendo
" Stava attraversando la strada e... ".
" Tu dov'eri? Perché non sei stata attento? E noi dovremmo affidarti mia figlia e nostri nipoti.. Ma neanche morto, brutto incosciente " dice il padre gridando e piangendo.
Mi faccio piccolo di fronte a quelle accuse, anche se non è colpa mia.. Io non ho colpe.. L'unico colpevole rimane quel bastardo di Alex!!
Con passo lento e lo sguardo rivolto verso il basso mo allontano dai suoi genitori ancora in preda agli insulti.
Camminando nell'atrio dell'Ospedale noto Alex, seduto su una sedia, con la testa fra le mani e gli occhi pieni di lacrime.
"Cosa ci fai qui?" dico attirando la sua attenzione
"per il tuo stesso motivo "
" No, caro mio, tu non hai un motivo.. Io si, sono il padre dei suoi figli "
" Lo so!! Ma lei era la mia fidanzata, lei mi ama "
" Tu sei stato il colpevole dell'incidente! Se tu gli avessi dato ascolto, se tu non avessi attraversato quella maledetta strada " dico gridando
Lui si alza dalla sedia e con fare arrabbiato si avvicina sempre di più a me.
" Io non ho colpa di niente .. Di certo non volevo che lei fosse investita... Io la amo e tu non sai quanto "
" Allora perché non le hai dato ascolto, perché? Perché??Ora non saremmo qua ad aspettare di sapere qualche notizia su di lei o sui bambini " dico puntandogli il dito contro
" Bambini? "chiede lui perplesso
" Perché non sai che aspettiamo due gemelli? "
" No! "
" Comunque, se ora puoi andare!Qui non servi a nulla "
" Io non me ne vado "
Avete presente quando perdete il controllo delle vostre azioni?
Beh! È quello che succede a me..
Senza rendermene conto tiro un pugno contro la sua faccia, facendo sanguinare il suo naso. Lui si tocca la parte lesa, rimediando del sangue sulle dite mentre io guardo le nocche delle mia mano arrossate.
"Hai visto cosa hai fatto? Brutto bastardo!! Io ti odio "
Lui ricambia il pugno facendomi quasi perdere l'equilibrio, tocco la mia guancia arrossata e per fortuna non c'è traccia di sangue..Sto per ricambiare ma Emanuele mi ferma la mano, ormai alzata e in procinto di tirare un altro schiaffo ..
" Cosa stare facendo? Mia figlia rischia la vita e voi che fate? Vi mettete a litigare "
Entrambi abbassiamo lo sguardo da cane bastonato. Alex ritorna seduto sulla sua sedia mente Emanuele e Maria ritornano nelle sala d'attesa.
Mi allontano da lui, dirigendomi nel bagno dell'Ospedale. Chiudo la porta a chiave, peggio la mani sul lavandino guardandomi allo specchio. La mia guancia é sempre più rossa e toccandola lievemente mi da sobbalzare dal dolore.
I miei occhi rossi e pieni di lacrime, rivivo con gran paura la scena dell'incidente.
Io poggiato sul suo corpo inerme mentre grido a gran voce
"Amore mio "
Perché ho gridato questa parola?
Io non amo lei, io amo la mia fidanzata, Cristina é sola la madre sei miei figli!
Immergo il mio viso nell'acqua gelida per cercare di svegliarmi da questa confusione che ormai regna sovrana nel mio cervello.
Io amo Teresa! Io amo Teresa!
Non Cristina!
Cerco di convincermi dell'amore che provo per Teresa anche se in fondo al cuore il dubbio di quella frase, detta per errore, mi assale..Spazio Autrice :
Ciao! Come va? Spero bene.
Gianluca ha dubbi su quella frase, Alex piange per Cristina.. E lei? Lei sdraiata su un letto di ospedale.
Cosa succederà secondo voi?
Commentate!!
Baci!!
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Convivere con il mio migliore amico
RomanceCristina e Gianluca hanno entrambi 18 anni, frequentano la stessa classe e sono migliori amici.. Loro vanno sempre d'accordo su tutto tranne su una cosa che cambierà per sempre la loro vita, rompendo così gli equilibri dell amicizia.