Cavolo questa città é un casino.
Come faccio ad orientarmi se non so nemmeno dove abito? Sono finita in questo vicolo desolato e cammino da più di tre ore.
Prendo il telefono e.. e cosa? Non conosco nessuno che possa aiutarmi in questo posto abbandonato.
Decido di continuare a camminare.. magari con un miracolo riesco a tornare a casa.
Sento l'odore di una bomboletta spray e mi avvicino, magari c'é qualcuno che mi puó aiutare.
Svolto a destra e davanti a me si materializza un ragazzo di spalle. Sta completando un graffito sul muro, un disegno apparentemente senza senso, ma che mi affascina.
"Wow." Esclamo un po' troppo ad alta voce.
Il ragazzo si gira di scatto. Ha i capelli scuri e dei bellissimi occhi ramati.
Ha le braccia ricoperte di tatuaggi e scorgo anche dei disegni sul petto, sotto la sua t-shirt bianca.
"Tu chi sei?" Mi chiede sospettoso.
"Oh.. Hem.. Sono.. Mi sono persa." Rispondo intelligentemente.
"Va' via, qui non é sicuro." Ribatte. Ha uno strano accento inglese.
"Beh se mi dicessi dove andare mi aiuteresti." Rispondo cercando di mantenere la mia voce ferma.
Lui si gira incurante e continua il suo lavoro.
"Non mi piace quando la gente mi osserva, va' via." Mi dice senza girarsi.
"E dove vado?" Esclamo affranta. Cavolo trovo un essere vivente in questo posto e non mi parla nemmeno.
"Non hai una cartina?" Mi chiede lui.
"Si.. cioé ce l'avevo.. ma l'ho buttata.." Ammetto dandomi un colpo in testa mentalmente.
"Allora sei una cretina." Sbuffa e continua il suo graffito.
Gemo frustata e decido di proseguire la strada senza perdere tempo.
"Da lì non vai da nessuna parte." Mi urla lui proprio mentre stavo svoltando verso.. un vicolo cieco.
"Devi tornare indietro e passare dalla metropolitana. Da lì sei in centro." Mi istruisce lui gesticolando verso la strada.
"E dov'é la metropolitana?" Gli chiedo come una babbea.
Sbuffa di nuovo. "Vieni." Mi prende il braccio.
Mi porta in una strada che avevo oltrepassato stupidamente.
Attraversata quella ci ritroviamo in centro, proprio da dove ero partita io. Oh.. ed ecco la metropolitana.
"Grazie.." Dico staccando il braccio dalla sua presa.
Lui si rigira e torna indietro.
"Hei aspetta!" Lo richiamo.
Si rigira, guardandomi spazientito.
"Mi.. hem potresti dare il tuo numero? Cosi hem.. beh evito di perdermi?" Gli chiedo speranzosa.. Lui puó essermi d'aiuto..
Non mi risponde e si rigira. Sto per seguirlo ma poi mi giro anche io. Cosa mi aspettavo?
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So close but so far away.
Teen Fiction"Anche se ti ho incontrata un mese fa' mi sembra di conoscerti da una vita.. E i tuoi difetti sono le cose che amo di piú di te." Mi dice baciandomi. Amo, Ha detto amo. "Mi piace tutto di te, anche se non te ne accorgi. Mi piace il modo in cui sorri...