CAPITOLO 10

612 34 2
                                    

"Io non ho nessun problema, smettila." Mi dice Michael.

"Allora perché ti comporti così?" Gli chiedo sedendomi e incrociando le gambe.

"Perché.." Geme frustrato. "É il mio carattere, ok?"

"Allora perché non provi a cambiare atteggiamento?"

"Ma che ti importa? Non é mai fregato a nessuno di come mi comportassi e adesso arrivi tu dal nulla che mi fai da psicanalista." Ribatte lui seccato.

"Se ti comporti così perché pensi che a nessuno importi di te.. ti sbagli." Gli dico sorridendo.

"Smettila di fare la gentile con me. Mi innervosisci." Dice sbuffando.

"Pensavo ti facesse piacere." Rispondo triste.

"Ma perfavore. Non mi merito niente da nessuno. Non sono Luke."

"Cosa c'entra Luke? Perché ti paragoni a lui?"

"Non mi sto paragonando a lui.. É ovvio che lui sia migliore di me.." Ammette abbassando lo sguardo.

Ora capisco cosa c'é che non va in Michael, é insicuro.

"Nessuno é migliore di nessun altro." Lo rassicuro.

"Oh ma perché sto perdendo tempo con te." Dice muovendosi a disagio.

"Io sto cercando ti aiutarti e tu mi tratti così, ecco qual é il tuo problema! Ti lamenti del fatto che nessuno si preoccupi per te quando invece molti cercano di parlarti, sei tu che non vuoi ascoltare nessuno!" Ribatto esasperata.

"Non ti permetto di giudicarmi! Tu.. tu non mi conosci!" Risponde lui scaldandosi.

"Oh certo, nessuno ti conosce! Forse hai ragione, almeno Luke le ricambia le gentilezze, non ripaga gli altri facendoli sentire uno schifo!" Esclamo io ad alta voce.

"Ecco visto? Tu sei la prima che mi dice: 'Non paragonarti a Luke' e subito dopo lo fai. Come sei coerente!"

Ecco. Forse ha ragione. Il problema é che questo ragazzo ritiene che essere aiutati sia da deboli, ma lui ha bisogno d'aiuto.

"Mi dispiace.. non intendevo dire che lui é migliore di te.. Vorrei solo capire cosa c'é che non va." Ammetto ed incontro i suoi occhi.

Non li avevo mai notati. Non hanno un colore con cui essere definiti. Sono... come il ghiaccio, trasparenti, ma non fanno trapelare nessuna emozione. Non riesco ancora a capire quello che pensa Michael, é difficile riuscire ad impersonarsi in lui, non lo permette a nessuno.

"Mi conosci da due giorni. Come fa ad importarti di me?" Mi chiede lui inespressivo.

"Vorrei solo capire cosa passa in quella tua mente malata."

"Non lo so nemmeno io. Mi.. mi comporto come un idiota con tutti e poi me ne pento, ma é troppo tardi per scusarsi. Ed é strano anche parlarne con qualcuno.. non.. non mi sono mai aperto così." Dice abbassando lo sguardo.

Quella che porta é una maschera. In realtà dietro il Michael scontroso e antipatico si nasconde un ragazzo dolce e pieno di risorse, devo solo capire come arrivare alla sua indole.

So close but so far away.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora