Stef:
4 anni prima:
Chris mi guardava, i suoi occhi non lasciavano i miei quel giorno nemmeno per un istante. Quel giorno di quattro anni fa, era una giornata estiva, o che precede l'estate. Due occhi verdi, quelli che avevo sempre desiderato, erano posati su di me in uno sguardo che non mi lasciava indifferente. Mi davano calore, provocavano un tumulto dentro di me che avevo sempre sentito, ma che nonostante questo, mi ero rassegnata all'idea che Chris volesse solo la mia amicizia. Ma io, quello sguardo, non me lo lasciai sfuggire. Sentivo miriadi di sensazioni avvolgermi, il calore del suo corpo su di me e avvertivo le famose farfalle nello stomaco.
Chris era questo: quegli amori adolescenziali che ti fanno sentire tutto. Che ti prendono in contro piede, che brillano di luce propria, che ti fanno esplodere il cuore. Lui era un esplosione interna. Non era mai un calare ciò che sentivo per lui, era sempre un crescendo che non riuscivo a scacciare da dentro di me anche se ci avevo provato tante di quelle volte da perderci il conto.
Io non smettevo di desiderare la mia occasione con lui, mentre lui non faceva che farmi capire che, probabilmente, non ci sarebbe mai stata. E mi andava bene così, mi andava bene semplicemente perché, sapevo, che non volevo perdere ciò che si era costruito tra noi.Ma quel giorno, era diverso e lo percepivo. Forse perché eravamo agli sgoccioli, eravamo quasi dei maturandi e forse lui stava crescendo davvero, lasciando indietro quelle paure di cui era succube e lasciandosi andare a quello che in fondo sapevo che lui provava per me. Non l'aveva mai detto chiaramente, non avevamo mai affrontato la discussione a cuore aperto, ma era come se entrambi sapessimo quello che ci legava, ma a cui lui non era pronto a farci i conti. O forse me lo ero solo immaginata. In quel momento pensavo che probabilmente non lo avrei mai saputo con certezza.
"Ma hai visto come ti guarda Chris?" Mi chiese, infatti, dopo poco Giulia.
La guardai leggermente interdetta, morsicai il mio labbro inferiore dove fuoriuscii un sospiro esasperato. Esattamente come mi sentivo io in quei giorni in cui il suo sguardo indecifrabile era su di me, e lui non faceva nulla per chiarire la sua posizione.
Stavo cercando di negare a me stessa ciò che, dentro di me, era chiaro da un pezzo. Lo stavo facendo perché, troppo spesso, mi ero fatta false illusioni su me e lui. Avevo fantastico le sue labbra sulle mie in un bacio lento e pieno di significato, che mi avrebbe fatto sentire come se non avesse mai baciato prima di me; i suoi occhi che mi avrebbero guardato con bramosia e le nostre pelli che si sarebbero finalmente mischiate per la prima volta. Non mi ero mai concessa a nessuno per tutti gli anni di scuola, non avevo lasciato a nessuno avvicinarsi, varcare quella linea imposta, perché dentro di me avevo continuato a sperare che lui sarebbe stato il mio primo amore ma anche la prima volta.
E Giulia, la mia migliore amica, lo sapeva benissimo."Come... come mi guarda?" Allora ero solo una ragazzina ingenua. Le solite ragazze che si sentono padrone del mondo, che pensano che nulla li possa scalfire, che vivono per uno squillo fatto dal ragazzo che le piace. Questa ero, perché allora non sapevo cosa era il dolore, soprattutto non sapevo che lo avrei scoperto poco dopo.
"Dai... sul serio non te ne sei accorta?" Chiese con la consapevolezza che anche io mi fossi accorta di quel cambio improvviso da parte di Chris. "A lezione non fa che fissarti da una settimana e non è per farsi passare il compito di matematica. Quando usciamo, praticamente lo fa solo se vieni anche tu. E si, anche prima eravate tanto legati, ma non è mai stato così!"
A quel punto cercai invano dentro di me una spiegazione a tutto questo, perché non volevo starci ancora male per lui. Stavo abituando me stessa alla dura verità: lui non voleva stare con me e non lo avrebbe voluto mai.
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Da soli, insieme! (COMPLETA)
RomanceSono cresciuti, cambiati, portano addosso cicatrici che non si sono mai rimarginate. Una guerra la loro contro un destino che li tiene distanti, ma allo stesso tempo troppo vicini. Questa è una storia dove non ci sono nè vincitori, nè vinti e dove n...