37•capitolo -il momento della verità-

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Stef:

E lo so che non avrei dovuto, ma non è stato possibile sottrarmi alla forza del suo sguardo su di me, delle sue braccia che mi attiravano a se, del suo calore. E lo so che l'ho appena messo in pericolo, ma il mio cuore ha battuto la razionalità, ancora una volta.

Chris mi sta accarezzando la schiena, mentre io tengo la mano sul petto. Non lo guardo e sto riflettendo su come fare per dirgli che, nonostante tutto ciò che è successo tra noi, ancora una volta, devo rinunciare a lui. Non so come dirglielo semplicemente perché adesso non posso fingere che sia stato un desiderio dettato da un momento, perché entrambi sappiamo che le cose non stanno così. È la seconda volta che accade tra noi, e tra l'altro, quando ero ubriaca, l'unica persona che ho pensato di chiamare è proprio lui.

Chris, sale con delicatezza la mano sulle mie spalle, che mi procura un brivido, il solito che solo lui riesce a farmi avvertire anche attraverso un tocco. Poi sfiora i miei capelli e ci gioca, attorcigliando una ciocca di capelli tra le dita.

Poi alzo la testa, anche se ho tentennato fino ad ora perché ho paura di incontrare i suoi occhi e spiegargli che le cose, tra noi, non muteranno. Non possono, purtroppo...

"Che stai pensando?" Ed ecco che mi fa la domanda tanto temuta.

Un sospiro rimbombante, gli occhi incatenati alle sue iridi verdi, in cui noto un po' di paura. Sicuramente si aspetta un mio retrofront.

"A tutta questa situazione!"

"E cosa pensi di questa situazione?"

"Che...". La mia voce si incrina. Com'è difficile dire alla persona che vorresti al tuo fianco sempre, che devi rinunciare a lui per il suo bene. "Chris, io devo tornare a casa!"

I suoi occhi mi guardano, la sua bocca serrata. Nessun fiato emesso, nessun segnale che mi faccia capire cosa stia pensando esattamente.

"Questa volta no, Stef. Te lo impedirò di mandare all'aria ciò che c'è tra noi, perché si, c'è qualcosa tra noi e tu lo sai bene. Mi hai detto che non te ne importava nulla dopo la nostra prima notte insieme, mi hai detto che te ne volevi andare solamente ieri, ma poi ti ho baciato ancora e abbiamo fatto l'amore. Lo abbiamo fatto ancora e non è stato motivato da un desiderio momentaneo, perché io ti ho guardato mentre lo facevamo e sentivo che mi volevi anche tu, esattamente come ti voglio io. Perciò, Stef, se vuoi andartene, mi devi dare una spiegazione. Ma questa volta pretendo che tu sia sincera con me! Non mi bastano più le tue bugie! Non ti lascio scappare ancora, perché ti voglio, ti voglio così tanto, ti voglio esattamente come anche tu vuoi me!"

Non posso mentire, io lo so bene... ma come posso dirgli la verità senza metterlo in pericolo?

Io non posso rischiare la sua vita come ho fatto con Alfredo. Stavolta Mario non mi perdonerà, non passerà sopra alla mia mancanza, ma se convincessi Chris a lasciare la città e io tornassi da lui, anche se poi mi farebbe ancora del male, so che almeno starei bene nel saperlo al sicuro.

Quindi, senza rispondere alla domanda, mi accoccolo ancora un po' nel suo petto, che tanto so che dovrò affrontare l'argomento ma non sono ancora pronta. Voglio stare ancora un po' tra le sue braccia.

"Non mi rispondi?" Ovviamente lui non è dello stesso avviso, vuole sapere cosa penso. Vuole una risposta da tempo e lo capisco. Continuo a rimandare questo momento dal nostro primo incontro, ho pensato di rinnegare questo Amore troppe volte, ma forse non ne sono più in grado. Non sono capace di stargli lontano. "Non ti perderò per la seconda volta, Stef..." Sussurra tra i miei capelli, mentre ispira forte l'aria.

Vedo le sue mani stringersi in due pugni, talmente tanto da vedere le sue nocche divenire bianche. E, non aspetta più una risposta da me, ne mi lascia stare tra le sue braccia, mi scosta di malo modo per allontanarmi da lui, come se la mia sola vicinanza non facesse altro che farlo stare male.
Ma io, questa volta, non ce la faccio a vederlo andare via, per questo motivo mi aggrappo alla sua mano e lo faccio ritornare nella stessa posizione, come se lui avesse perso le forze e mi posiziono sopra di lui, poggiando la mia fronte nel suo petto e baciandolo. Lui non si muove e rimane pietrificato, sento il suo sguardo su di me, che accolgo nel momento in cui alzo lo sguardo e lo incontro, con quel l'espressione dura ma soprattutto di chi ha paura. Lui ha paura di perdermi.

Da soli, insieme! (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora