Non ce la faccio.
Io non ce la faccio a sopportare tutto questo dolore che sento dentro di me al punto da bloccarmi il cuore.
Non lo sento più ormai quell'organo, è morto insieme a lei, la mia Stef!
"Ci dispiace!" Percepisco ancora delle voci ovattate dei dottori, io però non riesco più neppure a distinguere da dove vengano quelle voci, perché è troppo è tutto troppo. Troppo da sopportare.
E io tutto questo dolore nella mia vita non l'avevo mai sentito, neppure quando l'ho persa era così forte il rumore del cuore che si spezza, insieme a tutte le mie ossa, a tutti i miei organi. Nulla ha più un funzionamento corretto.
Spacco tutto, le mani che sanguinano, insieme ai miei occhi dove non escono più lacrime salate, ma di sangue.
"Perché la vita è così crudele con me?" Lo riesco solo a mormorare però, non lo sente nessuno le parole che sono state pronunciate all'ultimo fiato.
"Voglio vederla!" E mi volto cercando dei volti conosciti, mi volto per trovare qualche benedetto medico che mi dia la possibilità di vederla con i miei occhi la mia Stef senza vita. I suoi occhi ormai velati dalle sue palpebre chiuse, il suo cuore che non batte più in mia presenza, le sue labbra che non hanno più lo stesso colore. E il suo odore. L'odore che riempiva le mie giornate, che mi faceva sentire vivo.
Stefania, ritorna da me. Ritorna da me, ti supplico!
Mi lascio andare ad un corpo ormai stanco di lottare tra la vita e la morte, due gambe che non ce la fanno più a tenere in piedi un corpo che ormai è diventato troppo pesante senza di lei. Delle mani che ricadono a penzoloni per la troppa frustazione, dolore che provo nel non averla più al mio fianco.
Stef è morta! Come lo accetto?
"Signor Barberi, ci dispiace, ma il signor Barone non ha concesso che la moglie venisse vista!"
"Quello è un assassino!" Urlo affranto. "Non potete dargli retta, non potete non farmela vedere! Vi prego, aiutatemi! Io devo vederla" le mani che tremano e l'ennesima batosta, questa, quella di non poterla nemmeno salutare per un'ultima volta. Non posso baciarla più, ne stringerla, non posso più darle calore col mio corpo, consolarla, promettere, amarla e farle capire che niente e nessuno la potrà portare via da me.
Ma lei è già stata portata via da me, me l'hanno portata via queste persone. Hanno vinto loro e io non ho potuto fare alcunché per impedirlo. Me la sono lasciata scivolare dalle dita ancora Stef, l'ho persa mentre mi guardava negli occhi, quegli azzurri che me l'hanno gridato in silenzio quanto mi amavano. E io invece, sono qui a vederla andare via da me. A vedere la sua morte sotto i miei occhi, incapace di salvarla come le avevo promesso. E non riesco a far nulla per impedirlo, la morte ha la capacità di metterti con le spalle al muro. Nulla puoi contro la malattia della morte, che non solo uccide chi ami, uccide anche te, lentamente, passo dopo passo. E non sei più lo stesso, non puoi semplicemente rimediare e riprenderti con gesti ciò che ti appartiene, non hai più il tempo di fare qualsiasi cosa, devi accettare che tutto cambierà da quel momento in poi. E io lo sento che sono morto, io sono morto con lei. Io amo per lei, vivo per lei, respiro per lei.
E se non posso più fare queste cose, a cosa mi serve vivere se so di non poter far nulla per rimediare.
Ma che vita è una in cui sai che devi morire o che devi perdere le persone che ami? Ma cosa me ne posso fare di una vita tranquilla, se la felicità mi è stata strappata di dosso."Me la dovete far vedere!" Ribadisco. Questa volta, però, mi alzo. Le mani che si stringono in due pugni, le nocche divenute bianche, il fuoco di rabbia che divampa in me tanto da offuscarmi la vista e da sentire le guance andarmi in fiamma. "Me la dovete far vedere!" E lo dico ancora, più sicuro della volta precedente. E prendo per il colletto di nuovo un dottore, e lo spintono verso il muro talmente forte da fargli sbattere la schiena. E i suoi occhi ora mi stanno implorando di lasciarlo andare, talmente la paura che emettono.
STAI LEGGENDO
Da soli, insieme! (COMPLETA)
RomanceSono cresciuti, cambiati, portano addosso cicatrici che non si sono mai rimarginate. Una guerra la loro contro un destino che li tiene distanti, ma allo stesso tempo troppo vicini. Questa è una storia dove non ci sono nè vincitori, nè vinti e dove n...