32•capitolo -legami sinceri-

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Stef:

Sono rinchiusa nella mia stanza da giorni ormai, non sono più uscita perché se lo facessi, tutti si accorgerebbero dei chiari segni sul mio viso fatti da mio marito. Ed è questo il motivo per la quale lui mi permette di stare rinchiusa, non vuole far capire agli altri cosa mi ha fatto. Dovrei dire che l'essere chiusa in queste quattro mura mi fa soffocare, ma purtroppo non posso dirlo perché quello che mi provoca la mancanza di fiato sono sempre gli occhi di Chris che so che mi guarderebbero ancora con delusione e rammarico.

Porto la testa in aria, guadando il vuoto che ormai non faccio altro che guardare. Che poi esprime esattamente come mi sento: 'vuota'.

Non mi importa delle botte che ho preso, non mi interessa di niente, solo che sono ancora una volta incatenata e non posso fare ciò che davvero vorrei: amarlo.

E mentre ci sto pensando, dei rintocchi alla porta mi prendono alla sprovvista e mi fanno sobbalzare. Giro di scatto la testa verso la porta e sbuffo perché non ho voglia di vedere nessuno. Spero solo che non sia Mario, perché ora non ho proprio voglia di vederlo. In realtà non voglio mai vederlo, ma oggi mi sento ancora più stremata.

"Signora!"

Tiro un sospiro di sollievo nel capire che si tratta di Penny, anche se in questi giorni, non ho permesso di entrare nemmeno a lei. Questo perché non voglio farle vedere cosa mi ha fatto Mario, si sarebbe preoccupata e io non ho bisogno di persone che si preoccupano per me. Voglio solo gente che mi lascia in pace, perché io sono stanca di avere gli occhi degli altri puntati addosso. L'unica cosa che vorrei è smettere di respirare e non sentire più questo peso addosso logorante.

"Penny, lascia tutto dietro la porta!", le dico come ormai faccio ogni giorno, anche se poi di quello che mi porta da mangiare, ho mangiato così poco da non sapere nemmeno più com'è il gusto del cibo di Penny.

"No, signora, mi faccia entrare!" Il suo tono di voce è perentorio questa volta. Anche se non posso vederla, percepisco il tuo tono di voce tremare, cosa che mi fa preoccupare.

"È successo qualcosa?"
Chiedo allarmata, dato che immediatamente nella mia testa passa il pensiero di Chris.

Mi alzo di scatto dal letto, sento il cuore che comincia a scalpitare per tutte le scene che mi passano per la testa e con passo svelto, mi dirigo verso la porta senza aspettare una risposta da parte di Penny, e la apro. Dall'espressione del suo viso, quando me la trovo davanti, capisco che non si aspettava che sarebbe stato così facile farmi aprire la porta.
E in quel momento, vedo i suoi occhi soffermarsi sul mio viso, per poi abbassarsi sul mio collo dove la sua espressione si indurisce e le sue labbra si schiudono per la sorpresa.

Ma non m'importa di come sto io, di mostrarmi in questo stato davanti a lei; no, adesso è l'ultimo dei miei pensieri. L'unico è sempre lui.

"È successo qualcosa?" Le chiedo ancora allarmata, esortandola a parlare.

Lei però rimane in silenzio; i suoi occhi color cioccolato, guardano in silenzio il mio viso conciato male. Ascolto il rumore dei suoi sospiri frustrati, e il suo colore già scuro, diventa se si può, ancora più cupo.

"Signora!", Sussurra, non riuscendo a mascherare il suo rammarico.

"Penny, è successo qualcosa?" Chiedo per la terza volta consecutiva, alzando il tono di voce per farle recepire bene la paura che sento oltrepassarmi le ossa.

Scuote la testa a quel punto a destra e a sinistra, e ancora una volta sbuffa.
"Non è successo niente...", Sussurra così piano che faccio fatica a sentirla nonostante le sia a pochi passi. "...ma è come pensavo!" Abbassa lo sguardo e capisco in quel momento il motivo della sua visita, così, abbasso anche io la testa esattamente come ha appena fatto lei.

Da soli, insieme! (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora