58•capitolo -vendetta-

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"Chris, no, non se ne parla, non puoi chiedermi una cosa del genere!"

Mi guarda sbigottita Gaia, mentre le sue labbra si sono socchiuse.

"Gaia, devi farlo. Io ho bisogno di trovarla, lei deve pagarla per ciò che ha fatto a Stefania..."

Scuote la testa Gaia, abbasso lo sguardo e si porta le mani tra i capelli.

Sbuffo tra i denti, mi avvicino a lei, le chiudo i polsi tra le mani e la faccio aderire al muro dietro di me. I suoi occhi che mi cercano e io mi sento una merda mentre sento che ho sempre effetto su di lei, perché so di star usando il mio ascendente per convincerla a darmi quello di cui ho bisogno.

"Cosa hai intenzione di farle una volta trovato? Chris, tu non sei la polizia, loro stanno già facendo ciò che è necessario per trovarla, e tu ti metterai nei guai..."

E lo sento che ci tiene a me, dopo Giulia non so più se credere alla gente, ma io lo percepisco che lei è diversa.

"Loro non riusciranno a trovarla. Giulia è scaltra, inoltre ha gli agganci giusti per non permettere che nessuno la scovi. La polizia la cerca da due mesi, ma lei non si fa viva. È una latitante, Gaia, e sa come muoversi. Però, lei è la persona che ha ucciso Stef, e non posso permettere che la passi liscia!"

"Chris, io non posso aiutarti, mi dispiace!"

"Di cosa ti preoccupi, Gaia, che la uccida?" Sorrido amaramente. In realtà le sue parole mi hanno fatto nascere ancora più rabbia repressa verso quella donna che mi è stata strappata via.

Tu non faresti male ad una mosca.

No, non lo avrei fatto. Ma ora una cosa la so: nessuno può riuscire a mettere in carcere Mario, troppo furbo per loro, nessuno prenderà Giulia, si è nascosta bene. Io però li prenderò entrambi, e non mi accontenterò di vederli finire in prigione, assolutamente no, io li farò fuori, entrambi. Ma per farlo, devo prima scoprire dove si nasconde e non posso farlo con Mario fuori dai giochi.

"Beh, si, la possibilità c'è e io non ti ci metto nei guai..." ammette, abbassando lo sguardo.
Quanto è dolce e sensibile Gaia, puoi far ciò che vuoi, ma se sei entrato dentro il suo cuore allora non esci più. Ha sempre bisogno d'affetto, ha sempre bisogno d'amore che le è stato strappato troppo presto. Per questo mi dispiace per lei, perché lei non si rende ancora conto di quanto schifo e marcio c'è intorno a lei. Lei che pensa sempre di essere una donna di mondo, e in un certo senso lo è, ma la vita reale, tutto lo schifo, lei non lo percepisce perché l'offusca con l'amore che sente lei.

"Gaia..." sospiro, le prendo le mani, gliele accarezzo, mentre i suoi occhi si chiudono e un sospiro fuoriesce dalle sue labbra che si infrange sul mio viso. "Io non farei del male ad una mosca, ricordi?" E lei apre gli occhi, incontra i miei e la sento tremare sotto il mio tocco. "Non voglio uccidere Giulia, ne tuo padre, voglio che paghino per ciò che hanno fatto. E, per quanto so che vuoi bene a tuo padre, so anche che non accetterai mai che abbia fatto una cosa del genere..."

La sua mano si posa sul mio viso e lo accarezza col pollice, la sua fronte sul mio mento e la sento ancora tremare. Mi dispiace non averla amata come si sarebbe meritata di essere amata.

"Chris... mio padre è uno stronzo, ma non voleva morta Stef. Nella sua mente malata pensa di amarla, tanto che lo sento piangere nel suo ufficio quando pensa che nessuno lo senta..."

"Non è meno colpevole di Giulia. Lui l'ha uccisa dentro, ha distrutto la sua vita e deve pagare anche lui per quello che ha fatto!"

"Perchè dovrei fare questo per te? Mettere nei guai mio padre dopo ciò che mi hai fatto?" La sua voce tremante, una lacrima tra gli occhi che, col pollice, tolgo piano.

Da soli, insieme! (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora