68•capitolo -Sempre più forte-

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Chris:

Ho sempre sognato di girare il mondo, la mia metà era l'America. Volevo andare a vivere lì fin da quando ero solo un ragazzino, per questo motivo, ricoprivo la mia stanza di poster di New York. Mi richiudevo lì e tutto il mondo lo lasciavo fuori. Quel mondo che mi faceva un po' paura, perché niente mi dava un po' di spensieratezza di quell'eta. Sono dovuto crescere troppo in fretta, non ho mai avuto persone che mi volessero davvero bene, a parte mio nonno e Stef dal primo anno del liceo in cui abbiamo legato subito.

E ora, non posso dire di star girando il mondo, nonostante io sia in una barca, perché non ci arriverei mai con questo mezzo, però posso affermare con certezza, che il mio mondo l'ho trovato. L'ho trovato negli occhi di Stef, che sembra New York di notte. Nei suoi lineamenti, nelle curve del suo corpo, soprattutto nel sorriso genuino che mi fa ogni volta che si sveglia. Il suo calore, scalda molto di più di quel sole che mi darebbe la california. È stato di sicuro un lungo viaggio per arrivare fino a qui, abbiamo rischiato tante volte di non arrivare al traguardo insieme, ci siamo fermati, siamo inciampati, ma poi ci siamo rialzati e abbiamo ricominciato a camminare e poi a correre.
Ora sono in pace con me stesso, adesso non dobbiamo più correre, scappare dal male, adesso stiamo bene. Ora so che, nonostante il peso di ogni cosa vissuta è dentro di lei, Stef ce la farà a superare tutto insieme a me.

Mi volto verso di lei, i suoi occhi ora sembrano diventati più chiari a causa dei raggi solari che filtrano fino ad arrivare al suo azzurro che, mischiato con il colore del mare sotto di noi, sono ancora più chiari e lucenti. Si erano scuriti i suoi occhi, portavano il dolore, un rimpianto di una vita che non aveva scelto, e li aveva quasi spenti ormai, ma adesso dopo mesi di tensione siamo noi, io e lei e finalmente nessuno può più dividerci e nessuno può più spegnere la sua luce. O almeno è quello che spero...

Improvvisamente i miei pensieri si fermano, perché noto qualcosa di strano in lei. È bella, bella come sempre, come lo è sempre stata, eppure sento che sta succedendo qualcosa dentro di lei. Ha le mani conserte e regge il suo corpo con la barriera della barca, mentre guarda il nulla. Avverto l'inquietudine nel suo sguardo e allora mi manca il respiro, succede sempre quando mi accorgo che ha questi momenti. So che è normale, che è difficile superare tutto in poche settimane, che non è stato facile per lei, ma ogni volta mi fa sentire inutile sapere di non poter entrare dentro i suoi pensieri e distruggerli.

Mi avvicino a lei, lentamente e guardandola continuamente per vedere qualche mutamento che però, non avviene. Le mie mani scivolano sui suoi fianchi e avverto dei brividi formarsi sul suo corpo, mentre mi appoggio con la testa alla sua spalla e giro di poco la testa per guardarla in viso. Lei rimane ferma, però noto che il suo viso si distende e non capisco se lo faccia per non farmi accorgere di ciò che succede dentro di lei, o perché davvero sono io che le do quella tranquillità che le serve. Mi avvicino lentamente al suo viso e do piccoli baci al suo mento, fino ad arrivare alla sua mascella e stringerla più forte da dietro per farla aderire al mio petto quasi fosse una seconda pelle.

"Stef..." sussurro, voglio chiederle se sta bene, ma non so se una domanda è ciò di cui ha bisogno. Ho paura di pressarla.

Lei solo a quel punto si gira in mia direzione e mi guarda da sotto le ciglia bionde e con quell'azzurro in cui annego ogni volta come se non l'avessi mai guardata.

"Tutto.... tutto apposto?" Le domando preoccupato, non solo per lei, ma anche della reazione che potrebbe avere alla mia richiesta.

Annuisce lievemente, ma lo leggo dentro le sue chiare iridi che qualcosa la turba e che non è convinta di quello che sta affermando.

"Chris..." sussurra il mio nome e si sposta dalla sbarra in cui era appoggiata per voltarsi nella mia direzione completamente. Mi guarda così intensamente da farmi sentire l'aria mancare, poi mi prende le mani tra le sue e le tira a se per farmi avvicinare. Per questo motivo, mi ritrovo davanti a lei, davanti ai suoi occhi che mi guardano come se avesse l'ansia di dirmi qualcosa che potrebbe farmi male.

Da soli, insieme! (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora