Passo la notte senza chiudere occhio, persa nei miei pensieri.
Niente da fare.
Devo parlare con Luke.
Mi giro e mi rigiro nel letto, guardo la sveglia: segna le quattro in punto.
Sembro una di quelle patetiche ragazzine che hanno a che fare con la prima cotta... Ma che dico, io non ho una cotta per Luke, a malapena tollero la sua presenza.
Ed il fatto che io voglia baciarlo non significa nulla, o almeno credo.Mi alzo e comincio a camminare su e giù per la mia stanza, in questo momento mi sento come Calum quella volta in cui prese una cotta per un ragazzo etero più grande di lui, e allora ogni notte mi chiamava piangendo mentre girava a zonzo per la sua casa.
Dovrei andare da Luke adesso?
E se stesse dormendo? Se lo svegliassi potrebbe urlarmi dietro le peggiori bestemmie probabilmente.
Però, il jet lag dovrebbe ancora avere effeto su di lui, quindi, se le mie supposizioni sono esatte... Dovrei trovarlo seduto sul suo letto con il computer sulle gambe.Raggiungo la stanza del biono ed entro senza nemmeno bussare.
«Ho indovinato.» borbotto vedendolo nella esatta posizione in cui l'avevo immaginato.
«Andromeda?» Luke mi fissa con un sopracciglio alzato. «Che diavolo ci fai qui a quest'ora?»
«Volevo darti fastidio e-»
Ma Luke mi interrompe con un sorrisetto strafottente stampato sulle labbra. «Mi dà fastidio anche solo il fatto che la tua camera sia davanti alla mia, ma perdonami, continua pure.»
«Stronzo.»
«Non hai peli sulla lingua, principessa.»
«E tu invece ne hai troppi in testa, Raperonzolo.»
C'è un secondo di silenzio nel quale Luke ed io ci guardiamo negli occhi con odio. «Avanti.» dice ad un tratto lui. «Dimmi che cosa vuoi.»
«Voglio parlare del bacio di oggi pomeriggio.» affermo un po' riluttante.
«Ancora?!» sbuffa spazientito il ragazzo difronte a me e, solo in quel momento, mi rendo conto che è senza maglietta.
Ora questo idiota mi spiega come dovrei riuscire a concentrarmi se è mezzo nudo ogni volta che discutiamo.
«C'è qualcosa che non va, Andromeda?» mi domanda Luke con un ghigno. Non deve essergli passata inosservata la mia reazione alla vista del suo petto nudo.
Non riesco a respirare.
«No, va tutto bene.» sforzo un sorriso.«So cosa stai pensando.» afferma Luke ad un tratto abbassando gli occhi verso il pavimento.
Corrugo le sopracciglia. «Illuminami, allora.»
«Vuoi baciarmi di nuovo.»
Scoppio a ridere; ma è serio?
Devo darmi un contegno, il bacio non mi è nemmeno piaciuto. Eppure, una piccola voce nella mia testa mi dice di lasciarmi andare e buttarmi fra le braccia di Luke.
Ma non così facilmente.
«È l'ultima cosa che voglio fare, credimi.» rispondo passandomi una mano fra i capelli scompigliati. «È solo che... Non è stato giusto.»
«Solitamente ciò che è divertente non è mai giusto.» dice il biondo scrollando le spalle.
«Divertente??»
«Sì, divertente.» ripete guardandomi con interesse. «Andromeda?»
«Cosa c'è?» sospiro pesantemente.
«Se vuoi puoi baciarmi di nuovo.»Sento la salivazione mancare alle sue parole.
Voglio farlo, ma allo stesso tempo so che sarebbe uno sbaglio di dimensioni titaniche.
Non capisco Luke, non riesco a decifrarlo. Non so a che cosa stia pensando in questo momento e in realtà non so mai cosa gli passi per la testa.
Non so dove voglia arrivare o quale sia il suo diabolico piano, sicuramente è quello di farmi letteralmente impazzire.
Penso proprio che lo rispedirò in Australia a calci in culo.
Basta, spengo il cervello, non che ne abbia mai avuto uno funzionante negli ultimi tempi comunque.
Mi avvicino a Luke, che ora è in piedi, e gli circondo il collo con le braccia per baciarlo. Mi arrampico praticamente sul suo corpo per arrivare alla sua altezza.
Lui non ci pensa due volte prima di ricambiare; ed è un bacio diverso. È un bacio che mi fa tremare le gambe.
E mi piace, cavolo se mi piace.
Sono un'idiota ma non posso fare a meno che rimanere attaccata alle sue labbra.
Mi sembra quasi di baciarlo per ore e, quando ci stacchiamo, i nostri occhi si incontrano.
E per la prima volta Luke non fa lo stronzo, non mi tratta male, semplicemente mi afferra i fianchi e torna a baciarmi.
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American Love Story || Luke Hemmings
Fanfiction«Hai un accento strano, ragazza.» «Tu sei strano.» «No, sono australiano.» «Non sono sinonimi?» *** "Tutto questo mi ha fatto pensare che, semplicemente, due anime sono destinate a conoscersi, che lo vogliano o meno, ed ogni persona che incontriamo...