[N/A]
Scusate l'attesa!
Sto cercando di godermi il più possibile queste vacanze, e spero che voi stiate facendo lo stesso!
E soprattutto, grazie se siete ancora qui a leggere questa storia.
Detto questo, buona lettura. 😊
-lia***
Quando arriviamo a scuola, Luke non mi tiene più per mano.
È proprio infantile.
Avrei dovuto immaginare fin dall'inizio che avrebbe reagito in questo modo, ma per un attimo avevo pensato fosse cambiato.«Hai intenzione di tenermi il muso per tutto il resto della giornata??» lo stuzzico quando raggiungiamo il mio armadietto.
Nel frattempo, vedo Irene e Pete venire verso di noi con i loro due corrispondenti a seguito.
Luke li saluta ed usa quel maledetto tono: gentile e freddo.
Odioso.La mia migliore amica ci fissa con aria sospetta. Ha già capito che c'è qualcosa che non va.
C'è un silenzio imbarazzante e per la prima volta in tutta la mia vita non vedo l'ora di entrare in classe.
Sono così arrabbiata... Luke in pochi giorni se ne andrà e l'ultima cosa che voglio fare è litigare con lui.Durante la lezione di inglese non ricevo nemmeno uno sguardo da parte sua.
Beh, cosa mi aspettavo? Che la principessa Luke Hemmings si inginocchiasse e mi chiedesse scusa con un mazzo di fiori grande quanto le sue mastodontiche spalle?
Forse sì.Luke è un punto di domanda.
E io non sono da meno.A pranzo, fortunatamente, non ci ritroviamo nella stessa scomoda situazione di questa mattina perchè i nostri amici parlano. Tranne noi due. Restiamo in rigoroso silenzio.
«Allora Maddie?? Per domani sera?»
Non appena sento Irene pormi quella domanda smetto di giocare con il cibo nel mio piatto.
Mi è passata la fame.«Che cosa??»
«Riesci a farti dare un passaggio da Calum?» chiede sistemandosi gli occhiali che le stavano scivolando sul naso.
«Oh, non veniamo-»
«Io sì.»Ah ma quindi nessuno gli ha mangiato la lingua, buono a sapersi.
Il problema è che le poche volte in cui la usa è per darmi contro.
O per farmi venire, ma non è questo il momento di pensare a Luke che mi...«Ma perchè non vuoi venire?? Ti rilassi un po', bevi qualche birra...» domanda Pete posizionando un braccio attorno ad Irene che, come previsto, arrossisce e guarda il suo ragazzo con pura adorazione negli occhi.
Anche io sono così quando guardo Luke?
«Sai perfettamente il motivo.» rispondo digrignando i denti per il nervoso che mi sta facendo salire questa conversazione.
Voglio bene a Peter, ma certe volte è più stupido addirittura della sottoscritta.Il mio migliore amico sta per ribattere ma gli faccio cenno di chiudere la bocca.
Lui alza gli occhi al cielo e riporta l'attenzione su Irene; ed eccoli che cominciano con tutte quelle moine fin troppo sdolcinate per i miei gusti.«Dai Andromeda!» esclama, con mia grande e sorpresa, Michael Clifford.
Non appena il ragazzo coi capelli colorati parla ci voltiamo tutti quanti nella sua direzione, compresa la principessa sul pisello alta un metro e novanta al mio fianco.
«Vieni con noi.» mi prega Michael accompagnato dai suoi occhioni verdi pieni di speranza.
«Uhm... E va bene.» rispondo un po' dubbiosa sul comportamento insolito del ragazzo.
È così dannatamente strano che proprio lui mi stia chiedendo di venire, anzi, è ancora più strano che abbia aperto bocca per parlare, data la sua timidezza.
Mi pento immediatamente di aver accettato, ma d'altronde cosa può succedere?L'atmosfera attorno a noi ritorna alla normalità e gli occhi di Luke non mi abbandonano neppure per un secondo.
***
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American Love Story || Luke Hemmings
Fanfiction«Hai un accento strano, ragazza.» «Tu sei strano.» «No, sono australiano.» «Non sono sinonimi?» *** "Tutto questo mi ha fatto pensare che, semplicemente, due anime sono destinate a conoscersi, che lo vogliano o meno, ed ogni persona che incontriamo...