nine.

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Non sento Irene per l'intero sabato, ed io sono troppo vigliacca per scriverle anche solo un misero messaggio.
Mi faccio schifo.
È la mia migliore amica, che diavolo, come minimo mi sarei dovuta presentare sotto casa sua con una scatola di cioccolatini.
Perchè queste idee mi vengono solamente di domenica mattina mentre sono sotto la doccia? Non potevo pensarci prima?
A quanto pare no.

Quando esco dal bagno della mia camera, sento il cuore fermarsi.
Trovo l'australiano merda, come il solito cliché che è questo ragazzo, seduto sul bordo del mio letto ancora sfatto.
«Sei qui perchè pensavi che uscissi dalla doccia con addosso solamente un mini asciugamano? Mi spiace ma qui sono a casa mia e indosso l'accappatoio, se permetti.» affermo dandogli le spalle per afferrare un paio di mutandine nere in pizzo e un reggiseno nero del medesimo colore.
Sento una risata leggera provenire da Luke e, senza rendermene conto, sorrido anche io.
«Diciamo che era una mia fantasia...» ammette per poi mordersi il labbro inferiore mentre fissa l'intimo che ho tra le mani.
«Hai un po' di bava proprio qui, Hemmings.» gli indico un punto all'angolo della bocca sogghignando.
«Oh 'fanculo.» risponde, senza smettere di sorridere.
Mi piace questa atmosfera: Luke ed io siamo a nostro agio tra noi e la malizia nell'aria è ad un livello che corrisponde alla norma.
Beh, diciamo che se la principessa sul pisello decidesse di denundarsi in questo preciso istante, io non mi tirerei indietro di certo.
«Ci guardiamo un film oggi...?» chiede il biondo casualmente mentre studia il pavimento della mia camera.
Luke che arrossisce sarà sempre il mio Luke preferito.
«Sei sicuro di voler passare del tempo con me?» alzo un sopracciglio divertita.
«Sì, penso di essere abbastanza preparato.» ribatte gonfiando il petto con espressione buffa facendomi scoppiare a ridere.
Cosa mi sta succedendo?
Cosa gli sta succedendo?
Cosa ci sta succedendo?
«Va bene, vai di sotto, io mi asciugo e ti raggiungo.» dico tornando verso il bagno.
Non appena sento la sua risposta affermativa, accendo il phon.

Ad un tratto mi ritrovo a pensare ad Irene. Dovrei fare la cosa giusta e parlarle.
Quindi, dopo essermi asciugata e vestita con una tuta comoda, prendo il cellulare dal comodino affianco al mio letto.
Mi butto di schiena sul materasso sbuffando e mi perdo a guardare i ricami sulla mia coperta rossa.
Nel frattempo mi mordicchio le unghie per il nervosismo.
Ora o mai più Andromeda; mi dico aprendo la chat della mia migliore amica. Le scrivo solamente che dobbiamo parlare. Ho il cuore a mille, ma ho fatto la cosa giusta, spero solamente che Irene non l'abbia presa davvero tanto male.
Altrimenti è la fine.

«Andromeda?»

Sobbalzo non appena sento la voce di mia madre fuori dalla porta di camera mia.
«Entra pure.» dico semplicemente.
«Ascolta Maddie, io sto andando al lavoro e avrò da fare tutto il giorno, ci vediamo a cena d'accordo?»
Non mi sorprendo nemmeno. «Certo.» scrollo le spalle.
«E tuo padre-»
«Sì, immagino che anche lui tornerà tardi.» la interrompo malamente.
«Già.» risponde mamma a bassa voce. «A dopo.»
«A dopo.» ripeto un po' innervosita perchè non vedo l'ora che se ne vada dalla mia stanza.
Quando finalmente sono sicura che mia madre se ne sia andata al lavoro, scendo da Luke.
«Oh, eccoti, ormai ti davo per dispersa.»
«Impossibile, mi trovi sempre nei tuoi sogni Raperonzolo.» asserisco mandando un bacio volante al biondo.
E stranamente Luke non si arrabbia, non fa scenate, non mi risponde a tono.
Ride, ride e basta.
Potrei ascoltare la sua risata per ore e ore.
«Cosa ti va di guardare??» gli chiedo mentre se ne sta seduto sul divano al mio fianco.
Luke alza le spalle prima di rispondere. «Fai tu.»
Ci penso un attimo e poi sorrido fra me e me. «High School Musical.»
«Sei seria?» domanda Luke divertito con un sopracciglio inarcato.
«Mai stata più seria.» ribatto annuendo. «Forza, vado ad accendere il computer e intanto tu prendi qualcosa da sgranocchiare, d'accordo?»
«Affare fatto.» ghigna Raperonzolo balzando in piedi e correndo in cucina.
Io mi metto a ridere per il suo modo di fare e salgo le scale verso la mia camera.

American Love Story || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora