Pensavo che amare avrebbe fatto più male... Invece confessare a Luke i miei sentimenti mi ha fatta sentire dannatamente bene.
Lo rifarei altre mille volte."Ti amo" suona cosa si strano detto da me, mentre "Ti amo, Luke" è tutta un'altra storia. Lui è diventato la mia normalità ed il mio cuore batte fortissimo al solo pensiero.
E quando è lui a dire di amarmi le sensazioni che provo sono inspiegabili: lo stomaco mi si contorce, le labbra si piegano in un enorme sorriso e mi sento come se mi trovassi finalmente nel posto giusto al momento giusto.
Non potrebbe andare meglio di così e ne sono così felice.Attualmente, il biondo ed io stiamo ancora camminando accompagnati dal buio che ci circonda. La pioggia violenta di poco fa ha smesso, ora c'è una pioggerellina leggera. Una di quelle che non senti nemmeno. Una di quelle che accompagna i pensieri più profondi e contorti.
«Che c'è?» chiedo a Luke dopo aver notato i suoi occhi puntati su di me.
«Non ti rendi nemmeno conto di quanto sei bella, è disarmante.»
Sento il mio cuore galoppare pronto ad uscirmi dal petto.
«Sono letteralmente in tuta, Luke.» rispondo ridendo e ruotando gli occhi verso al cielo.
«E allora?» ride anche lui fermandosi di scatto. Io mi giro e scuoto la testa.
«Pensi che diventeremo una di quelle coppiette sdolcinate??»
In un attimo, Luke torreggia su di me con entrambe le braccia ai lati dei miei fianchi. «Anche se fosse?» soffia sulle mie labbra.
Il mio sguardo cade inevitabilmente sulla sua bocca e, come se Luke mi avesse letto nel pensiero, mi bacia con trasporto.
È sempre come tornare a respirare.«Torniamo a casa.» dice il biondo con tono autoritario, la sus fronte è premuta contro la mia ed io acconsento prendendolo per mano.
Non penso più ai miei genitori.
Tutto ciò che ho per la testa è il colore degli occhi di Luke ogni volta che dice di amarmi: è come se brillassero.
Ed io amo quel luccichio.«Oh Maddie, un'ultima cosa...» mi richiama di nuovo.
«Mhmh??»
«Smettila di far finta di non aver bisogno di nessuno.» La sua voce è dolce e non mi sento attaccata.
Annuisco appena e abbasso lo sguardo sulle mie scarpe.Riprendiamo a camminare lasciandoci dietro tutto il nostro orgoglio.
***
«Grazie di tutto Luke.» dico al ragazzo al mio fianco rivolgendogli un sorriso.
Incontrarlo è stata la cosa più bella che potesse capitarmi, al contrario di come pensavo all'inizio.
«Shh...» sussurra Luke stringendo ancora la mia mano. «Non devi ringraziarmi, piccola.»
Quel nomignolo mi provoca una scossa allo stomaco ma faccio finta di nulla e tiro fuori le chiavi di casa.Luke ed io siamo costretti a fare le scale in punta di piedi per evitare di fare alcun tipo di rumore.
Senza pensarci due volte, lo seguo nella camera degli ospiti, e mi tolgo i vestiti.
«Oh Maddie...» parla Luke mordendosi il labbro inferiore. «Come faccio a dormire con te mezza nuda al mio fianco?»
Mi metto a ridere e faccio spallucce, afferro una semplice maglietta nera dalla sua valigia.
«Sei comunque in mutande.» ribatte Luke con il broncio.
«Allora spogliati anche tu...» rispondo languidamente. Lo vedo deglutire a fatica e annuire in seguito.
Sta per abbassarsi i pantaloni ma all'improvviso sembra riacquistare la strafottenza di sempre.
«Perchè non mi aiuti tu?» domanda facendo finta di nulla.
Ed io faccio ciò che mi dice ignorando l'effetto che hanno su di me la sua voce roca e i suoi occhi ghiaccio.Poi ci troviamo entrambi sul letto indossando solo la biancheria intima, sdraiati uno affianco all'altra.
La maglietta di Luke che avevo indossato è sparita da un bel po' assieme al reggiseno e i nostri baci sono dolci e pieni di promesse.
Le sue mani mi toccano dappertutto come se non si volesse perdere neanche un centimetro del mio corpo. Mi fa sentire importante.
E quando i suoi polpastrelli raggiungono l'orlo delle mie mutandine, come scossa, mi allontano.
«Cosa c'è?» fa Luke con le sopracciglia corrugate in un'espressione preoccupata.
«Voglio fare qualcosa per te...» sorrido dolcemente e noto la comprensione nei suoi occhi non appena mi sistemo sulle sue gambe pronta ad abbassargli i boxer.
«No.» mi ferma prendendomi per i polsi. «Mi è venuta un'idea.» aggiunge con un ghigno malefico.
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American Love Story || Luke Hemmings
Fanfiction«Hai un accento strano, ragazza.» «Tu sei strano.» «No, sono australiano.» «Non sono sinonimi?» *** "Tutto questo mi ha fatto pensare che, semplicemente, due anime sono destinate a conoscersi, che lo vogliano o meno, ed ogni persona che incontriamo...