Finalmente. Oggi è il grande giorno. Ho preso tutto. Tutto quanto. Si sembra strano che siano le 7.00 del mattino ma non mi importa. Devo obbligatoriamente essere in transenna. I Måneskin sono i miei idoli e devo assolutamente vederli bene e da vicino. Considerando che sarò alta all'incirca quanto Victoria...
Esco di casa cercando di non fare troppo rumore.
Non vedo l'ora di compiere 18 anni e di andarmene da qui. Infondo non manca poco. Solo qualche mese.
Comincio a correre verso La Casa Della Musica. A pochi isolati da casa mia. Arrivo lì col fiatone ma, per fortuna, non c'è ancora nessuno. Noto il mio riflesso sul vetro della porta e decido di specchiarmi un attimo, per potermi sistemare. Le calze a rete a maglia larga mi stanno davvero bene.
Non pensate che io le indossi solo perché le indossa Victoria. All'inizio le portavo solo a maglia stretta, ma grazie a lei ho capito che così sono più raffinate. Insomma puoi indossare le calze a rete senza sembrare una puttana, mettiamola così.
Le calze a rete sono perfettamente abbinate a dei pantaloncini color verde militare e a una maglia dei Guns N' Roses nera, con una stupenda rosa rossa disegnata sopra.
Adoro le rose. Mi rappresentano. Sono belle e graziose, ma hanno le spine. E non è mai facile andare oltre le spine. Io sono un po' così. Sono bella (sì, mi considero bella) e gentile, ma sono sempre molto sulla difensiva. È difficile entrarmi dentro.
La maglia ha anche una scollatura non troppo profonda con dei lacci, che la accompagnano da un lato all'altro. Il tutto accompagnato da un paio di stivaletti neri.
Ecco come ho passato il tempo. Specchiandomi in quella porta, non potendo usare il telefono che ho preferito tenere carico, essendomi dimenticata il caricabatterie portatile a casa. Non intendo muovermi da quella fila così mando un messaggio a mia madre.
"Ma non ti voglio disturbare. Appena ti alzi mi puoi portare il caricabatterie? Comunque fai con calma".
Mi sono seduta per terra e ho aspettato
Le ragazze del fan club hanno cominciato ad arrivare verso le 11.00 del mattino. Che bello allora sono davvero la prima. Mi sento soddisfatta.
Subito dopo è arrivata mia madre che mi ha passato dal finestrino della macchina un sacchetto con il caricabatterie portatile.
<Tieni smemorata> dice mia mamma con un sorriso che gli arriva da un lato all'altro del volto.
<Grazie> dico un po' imbarazzata. Mi vado a rimettere al mio posto e, fiera di averlo conquistato, mi siedo a terra.
Verso le 12.00 abbiamo cominciato a sentire un rumore incredibile. Rumore? Ma che dico. Facciamo una musica fortissima. Erano loro. Erano arrivati e avevano cominciato a fare il soundcheck. Sinceramente non so perché lo abbiano cominciato cosi presto ma meglio per me. Prima o poi sarebbero usciti di lì no?
Si sono fatte le 14.00 e la fila è davvero aumentata. Mezza Napoli è già lì. Mi è cominciata a venire una fame incredibile, ma non potevo abbandonare così il mio posto. Ho parlato con una ragazza del fan club, la stessa che mi aveva disegnato il mio agognato numero 1 sulla mano, e le ho chiesto di tenermi il posto. Lei, gentilissima, mi ha detto di stare tranquilla.
Così mi sono girata per andare alla paninoteca lì di fronte. In quel momento, esattamente in quel momento, mi si sono illuminanti gli occhi.
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Una pelliccia leopardata
FanficSe vi va provate a leggerla. Secondo me è carina. "Ti amo sono le parole più belle del mondo. Ma sono ancora più belle se dette da lui."