Siamo tutti seduti intorno al tavolo e tutto questo casino, perché diciamoci la verità, è un piacevole casino, non sapevo nemmeno potesse esistere.Quando Alessio mangiava con noi, non volava nemmeno una mosca, se Nora voleva raccontare qualcosa subito la richiamava dicendole di fare silenzio, c'era solo il telegiornale e il suo stupido sport.
Adesso mi sto godendo questo piacevole chiacchiericcio.
Mia mamma e mio papà parlano con Domenico, mi fratello che cerca di tenere fermo Angelo che sta spalmando la crema del cornetto su tutta la tavola, Milena che richiama mio fratello, Nora che cerca di attirare l'attenzione del cuginetto, senza riuscirci, e poi ci sono io, che guardo questa meraviglia che è la mia famiglia.
La verità è che Alessio non mi permetteva di scendere a Catania tutte le volte che volevo, rinfacciandomi sempre che loro, per me, non ci sono mai stati.
Ma io non ho mai provato a ricostruire un rapporto, in quel momento stavo bene solo con mia figlia e mio marito.Ma adesso, quello che credevo un castello, che avevo costruito con molta fatica, sta venendo giù, come se fosse stato fatto di sabbia.
E mi prenderei a schiaffi e a calcio in culo da sola, per non essere riuscita a vedere ciò che realmente era la mia vita.<Mi scriverò in palestra.> dico attirando l'attenzione di tutti.
<Perché?> chiede mio padre.
Guardo Nora e le facce buffe che fa ad Angelo.
<Voglio essere capace di difendermi da sola.
Voglio poter essere sicura di proteggere anche lei.> mi passo le mani sul viso e poi sposto i capelli di lato.<Sono sicura che Alessio non si fermerà davanti ad un divieto, niente e nessuno l'ha mai fatto.
Se lui decidesse di venire qui, io devo essere pronta e forte.><Tesoro ma noi non ti lasciamo sola.
Hai fatto la denuncia no?><Si l'ho fatta.
Ma parliamoci seriamente, quante donne sono finite in ospedale, gravemente ferite, bruciate dall'acido, o addirittura morte?
Non voglio permettere che mi succeda questo, non so nemmeno se mi succederà questo.
E poi mamma per quanto tempo restate? Due, tre giorni? Una settimana, e dopo?
Non posso permettere che succeda qualcosa a lei, ne morirei.><Senti Mia, ieri quando tuo fratello ci ha informati di quello che stava succedendo, siamo subito partiti insieme a lui, ma non ci siamo fatti vedere da te.
Abbiamo visto che stavi a casa e che stavi bene, per quanto bene potessi stare in quel momento, così abbiamo aspettato la chiamata di Giacomo per venire e mentre facevamo un giro, abbiamo visto una villetta bifamiliare.
L'abbiamo affittata...><Cosa? E perché? Voi avete la casa a Catania ed io non ho intenzione di rimanere quando tutto sarà finito.>
<Noi vogliamo stare con la nostra famiglia, e tu sei mia figlia.
Ti ho perso una volta, non permetterò che succeda di nuovo.
E poi Giacomo ha avuto il trasferimento qui, e abbiamo deciso di spostarci tutti.
Quindi se vuoi, puoi lasciare questa casa e venire da noi.
È abbastanza grande e un'ala della nostra villetta, sarebbe la tua.>Guardo mio fratello
<Brutto stronzo, non mi hai detto nulla.>
<Non era sicuro fino a prima della che mi chiamasse Francesca.
Così ho chiamato la sede dicendo che il posto qui mi serviva, e subito.
Ho dovuto spiegare cosa è successo, e senza esitazioni mi hanno accordato il trasferimento, anche se solo per un anno.><È una cosa bellissima...>
<Si, è bellissima ma...> dice la mamma interrompendomi
<Ma dovremmo tornare a Catania, il tempo di organizzare il trasloco, e non vogliamo lasciarti sola, non con quel pazzo e con sua madre in giro.>
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Nessuno può giudicarti! Completa🙈
Romantik© Copyright tutti i diritti riservati Quando capisci che hai vissuto un'intera vita solo per fare i dispetti a chi ti diceva che stavi sbagliando. Quando hai creduto davvero, con tutta te stessa, di essere più forte di tutti i dolori ed i dispiaceri...