34.

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Il ronzio del mio telefono disturba il mio pomeriggio al pianoforte.
Sono ore che Domenico prova a chiamarmi, ma non ho risposto, sono troppo arrabbiata con lui.

Ma adesso mi sente, perché mi sta rompendo le palle.

<Che cavolo vuoi?>

<Finalmente mi hai risposto.
Si può sapere perché stai facendo così?>

<Ma sei serio o cosa Domenico?>

<Serissimo Mia, ti sei davvero arrabbiata perché stavo al PC?>

<Ora so, tu non stai bene.
Senti non mi va di parlare, mi devo preparare.>

<No tu adesso stai qui a spiegarmi che cazzo succede.>

<Perché non me lo dici tu.>

<Ma cosa devo spiegarti.>

No ora basta, se a lui sembra che io sia una cretina, gli faccio capire che con me non si gioca, non così.

<Per te è normale dover rispondere a qualcuno su un blog, mentre io ti sto raccontando delle cose?
Per te è normale che ti dica che stasera esco con Alessio e tu mi rispondi "ok divertiti", dimmi se è normale.
Ora racconta pure tutte le balle che vuoi, ma c'è qualcosa che non mi quadra, e guarda caso, coincide con la scoperta di quel blog.>

<Ma stai parlando davvero Mia? Perché mi sta sembrando tutto troppo assurdo.>

<Assurdo sei tu e ti assicuro che sono serissima.>

<Capisco che la cosa ti ha dato fastidio, ma credimi che non hai motivo di dubitare.>

<Questo lo dici tu.>

<Si Mia, lo dico io.
Non faccio nulla su quel blog, qualcuno si racconta, qualcuno da consigli, ma nulla di più. Vieni pure tu, entra e vedi cosa ci diciamo.
Credimi, questa gelosia inutile ed insensata non serve proprio.>

<È una cosa che mi da fastidio, cosa c'è di così tragico?
Non ho detto che non dovevi più scrivere lì, ti avevo chiesto soltanto di lasciare per cinque fottuti minuti quella tastiera, ma nemmeno mi hai sentita.
Ora se non ti dispiace, tu continua pure a scrivere ai tuoi " amici", visto che tempo ne hai, e chissà che non ci sia qualcuno che attiri il tuo interesse.
Ma non venire da me, non venire mai a lamentati da me, le porte stanno chiuse.
Una buona serata.>

Chiudo la telefonata senza ascoltare quello che stava per dirmi e lancio un urlo che l'acuto di un soprano mi fa un baffo.

Riprendo il telefono, devo parlare con la mia amica, altrimenti rischio di diventare pazza, ma so che non lo sono.
Ho notato un leggero cambiamento in Domenico, so che questo non vuol dire niente, che possibilmente non c'entra nulla con quel blog, ma guarda caso tutto coincide.

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