32.

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Le giornate passano velocemente tra incontri con l'avvocato, pomeriggi con Nora, in palestra e il mio nuovo lavoro.
Ebbene sì, il giorno che Domenico è partito, io e Franci ci siamo fermate al panificio di una sua cliente e lì, venni a sapere che cercava del personale per la mattina ed io mi sono subito proposta.
Abbiamo parlato un po e la paga era ottima per le ore di lavoro chieste e poi avrei dovuto fare la mattina e quindi avrei avuto tutto il tempo per occuparmi di Nora il pomeriggio.
Le spiegai a grandi linee la mia situazione e non mi ha negato il lavoro, anzi, mi ha anche detto che se mi servivano le giornate, avrei potuto chiedere senza problemi.
Ma so perfettamente che ho potuto farlo solo perché Fra ha messo una buona parola, altrimenti non credo proprio che oggi avrei ricevuto la mia prima paga.
Sono riuscita ad inserire anche la musica e la palestra e ciò mi serve a non pensare costantemente a Domenico, che mi manca tanto.

Ma quello che mi fa isolare, nei rari momenti liberi, è il fatto che Alessio rimanda da un bel po l'incontro che avremmo dovuto avere prima di finire davanti ad un giudice.

< Che pensi?> chiede mia madre vedendo che la chitarra, che tengo in mano, non produce alcun suono.

<Pensi a Domenico?> continua, vedendo che non ho risposto alla sua domanda.

< No no, assolutamente!
Ci siamo sentiti prima e mi ha detto che sarebbe stato impegnato col suo avvocato.
Stavo pensando ad Alessio, al fatto che ha rimandato già tre volte, il nostro incontro.>

< E pensi sia una cosa positiva?>

<Non lo so, spero che stia valutando il fatto di non portare Nora davanti ad un giudice per la tutela dei minori.>

<Ma non credo proprio, anzi penso che stia studiando un piano per toglierti Nora.>

<Ma dai mamma.
Invece credo che sia proprio come dico io, che abbia capito a cosa potremmo andare incontro se solo volesse continuare questa lotta senza fine.>

<Tu forse non hai capito che devi lottare con le unghie e con i denti...>

< Ma credi non lo sappia?
Credi che stia prendendo alla leggera tutta questa situazione?
Se è così ti sbagli.
Mi sono trovata un lavoro per non fare mancare nulla a mia figlia, mi sono inscritta in palestra per essere capace di difendere lei e me in caso di necessità.
Non sono così stupida mamma, so di cosa è capace Alessio, ma non posso sottovalutare il fatto che Nora è sua figlia e con lei si è sempre comportato bene.
Mettiti in testa che non voglio togliere il padre a mia figlia.>

<Ti pentirai di questi pensieri Mia, perché Alessio non fa niente per niente.>

<Va bene, pensala come vuoi, io so cosa devo fare per mia figlia> dico alzandomi dal divano per andare verso il giardino, lontana da lei.

In quel momento arriva mio fratello con i bambini, che erano nel suo giardino a giocare, e Francesca.
Coccolo per un po mia figlia e poi la mando da mia madre per la merenda.

<Perché sei qui fuori? Hai discusso con la mamma?>

<Già, crede che sia una sprovveduta, che Alessio starà tramando qualcosa e che io sono la solita ingenua.>

<Mia sai perfettamente che tua madre ha ragione.> dice Francesca
<Conosciamo Alessio e questo suo rimandare l'incontro, non è certo qualcosa di positivo.> dice trovando sostegno anche in mio fratello.

<Sentite io lo so che vi preoccupate e ve ne sono grata, ma perché non pensate pure che Alessio, forse, stia pensando solo al bene di sua figlia?>

<Perché Alessio pensa solo per lui, nonostante non abbia mai fatto mancare niente alla bambina.>

<E quindi mi dai ragione che forse stia pensando ad una soluzione alternativa.
Comunque...>
Sono costretta a fermarmi perché squilla il mio telefono, ed è proprio la chiamata che aspettavo.

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