Siamo in macchina avvolti da un silenzio quasi surreale.
Domenico sfreccia tra le macchine seguendo mio fratello, mentre io stringo così forte le mani chiuse a pugno che non mi accorgo nemmeno di essermi conficcata le unghie nei palmi.Nella mia testa sento ancora il pianto disperato di Nora e le urla della gente, ma quello che sta nascendo dentro di me è una rabbia che non provavo da troppissimo tempo, alimentata dal fatto che non la farò passare liscia a nessuno, non dopo che hanno toccato mia figlia.
<Mia stai tranquilla.
Tua mamma ha detto che stanno tutti bene.> e prende la mia mano, ed è in quel momento che ci accorgiamo del sangue che macchia tutto.<Che cosa hai fatto? Mia stai bene?>
Tolgo subito la mano dalla sua.
<Guida, sto bene io!>
<Mia...>
<Ho detto guida e sbrigati che devo arrivare da mia figlia.>
Mi volto verso il finestrino e guardo la strada passare velocemente, e nonostante i 100km/h mi sembra di stare ferma ed io non voglio perdere tempo.
<Fermati per favore.>
<Cosa?> mi chiede Domi sconvolto.
<Accosta e prendi il mio posto.>
<No Mia, sei troppo sconvolta per guidare>
<Io devo arrivare da mia figlia, non conosci la strada mentre io si e posso prendere una scorciatoia per arrivare prima.Fammi guidare ti prego, devo andare da Nora cazzo, cazzo, cazzo.> comincio ad urlare, piangere e a prendere a pugni il cruscotto della della macchina, fino a quando Domenico mi tira tra le sue braccia cullandomi e cercando di tranquillizzarmi, ma sarò tranquilla solo quando avrò mia figlia stretta a me.
Ma non posso farmi vedere così impaurita e disperata, la farei spaventare ancora di più.E comincio a calmarmi, finché non ritorno in me.
<Scusami, sto bene adesso.>
E lui alza il mio viso lasciandomi un tenero bacio sulle labbra.
Poi scende dal suo posto e viene ad aprire la portiera dicendo<Andiamo da Nora.>
Non scendo nemmeno dalla macchina, con un salto passo dalla parte del guidatore e parto, dando solo il tempo necessario a Domenico di non volare giù dalla macchina.
Taglio per strade poco frequentate e non mi importa se rischio di rovinare la macchina, devo arrivare subito da Nora.
<Mamma mamma, ho paura.>
Mi dice la mia piccola piangendo.
<Tu non ci sei mamma.
C'è il fuoco che brucia, mi spavento mamma.
Vieni da me.>La mia bambina era disperata ed io non ero lì a dirle che non c'era nulla di cui avere paura.
Ma non l'ho fatto, non ho potuto, non ero con lei.Premo sull'acceleratore uscendo da un incrocio senza guardare se arriva qualcuno, e anche quando, non mi avrebbe fermata ugualmente.
Stiamo per arrivare, sono due strade prima della mia e si vede già gente in strada ed un fumo nero che viene proprio da casa mia.Ma non posso inoltrarmi oltre, la strada è bloccata da polizia e vigili del fuoco, quindi lascio la macchina come mi capita prima e comincio a correre verso casa.
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Nessuno può giudicarti! Completa🙈
Romance© Copyright tutti i diritti riservati Quando capisci che hai vissuto un'intera vita solo per fare i dispetti a chi ti diceva che stavi sbagliando. Quando hai creduto davvero, con tutta te stessa, di essere più forte di tutti i dolori ed i dispiaceri...