Inspiro profondamente. Adoro il profumo del muschio e del sottobosco. Davanti a me si stagliano le cime innevate. Il senso di pace e tranquillità che pervade questo luogo mi tranquillizza e allontana tutto lo stress accumulato negli ultimi mesi. Questo è il mio viaggio per la maturità. Non potevo chiedere di meglio. Io, Michela, Paola e i ragazzi. Abbiamo programmato tutto nei minimi dettagli. Ma, forse perché siamo un po' matti, abbiamo cambiato destinazione all'ultimo momento e abbiamo deciso che doveva esserci anche Alessandro. Ci avrebbe raggiunti nel fine settimana.
"Dopo tutto quello che ha fatto per noi, direi che non è più solo il tuo fidanzato, Marta" aveva detto Paola prima del viaggio. "Quindi nessun problema per voi? Veramente?" avevo chiesto ai ragazzi. "No, Marta. A noi non dà fastidio. E poi, diciamocelo, qualcuno che ti tenga a bada ci vuole!" disse Davide, scoppiando in una fragorosa risata. È stato il giorno in cui abbiamo finito gli esami. Il giorno in cui sono uscita da scuola con il viso bagnato di lacrime di gioia perché, finalmente, tutto era finito. Poi ci siamo ritrovati per metterci d'accordo.
"Marta, che aspetti a venire?" la voce squillante di Mattia interrompe i miei pensieri, scuotendomi. "Arrivo! Avete le birre, ragazzi?" grido, mentre tutti sono già a metà strada con lo zaino in spalla. "Sì, le ho prese io!" fa cenno Davide con le mani. "Andiamo! Il picnic ci aspetta!" . Michael non è venuto con noi. È in Germania, con sua madre. Il mio rapporto con lui, dopo il test del DNA, è cambiato. Ora abbiamo la certezza che è realmente figlio di Alessandro. Stare con lui è diventato sempre più strano. Finché, nelle ultime settimane, non mi ha più cercata. Forse rimanere distanti potrebbe aiutarci. Sembra però aver messo da parte quel fare arrogante che lo ha caratterizzato ultimamente. Anche Alessandro è rimasto sconcertato dalla conferma del test. Senza contare che ora tutti sanno del vincolo che li lega. Due giorni dopo, Anna, la mamma di Michael, ha deciso di ripartire per la Germania, senza specificare se sarebbero tornati. Michael mi ha scritto un solo messaggio in cui mi avverte della sua partenza. "Dov'è questa cascata? Inizio ad avere i crampi alle gambe". Michela inizia a lamentarsi e a sbuffare. "Ci siamo! Eccola laggiù!". Davide e Riccardo guidano il gruppo e non posso fare a meno di ridere quando Mattia imita goffamente i lamenti di Michela.
Davanti a noi iniziano ad apparire enormi distese d'erba, contornate da abeti che formano un fitto bosco. Al centro, una parete maestosa di roccia da cui scende una cascata limpida e fragorosa. "Adesso si che si ragiona!". Paola e Michela stendono delle coperte sull'erba, mentre Riccardo, Davide e Mattia si tolgono le magliette, sbuffando per il caldo. "No ragazze, io non ce la posso fare. Fa già un caldo bestiale. Io tra un po' mi sciolgo". Davide come sempre ha delle reazioni esagerate. "Ma dai! Spogliati e goditi questa meraviglia di posto!" gli rispondo, tirandogli una pallonata. Ci siamo concessi un'escursione per godere di questo luogo meraviglioso. Qui in Trentino è pieno di posti spettacolari. Adoro la montagna, soprattutto in estate. Metto i miei occhiali da sole e raggiungo Mattia e Michela nel campo da gioco, dove è già iniziata una divertente partita di pallavolo.
Decidiamo di rientrare al tramonto, quando il sole scompare dietro all'imponente montagna, colorandola di sfumature arancioni. La temperatura inizia a scendere. Meglio rientrare in hotel. Grazie ai risparmi messi da parte, ci possiamo permettere di soggiornare qualche settimana in un hotel discreto, con tanto di piscina e SPA. Durante la cena, ricordiamo tra le risate e qualche nota di nostalgia, gli anni passati a scuola e soprattutto i giorni degli esami. "Ci vediamo più tardi. Ora vado a farmi un doccia" dico, prendendo la tessera della stanza delle ragazze. Siamo stati anche fortunati, poiché siamo riusciti ad avere due camere vicine e comunicanti attraverso una porta seminascosta. Perciò è come se occupassimo tutti una sola stanza. Entro nella camera e chiudo la porta alle mie spalle. Mi godo questi attimi di silenzio. Si sentono solo i miei passi sul pavimento e il ticchettio dell'orologio a pendolo appeso alla parete. Mi dirigo verso il bagno, prendo gli asciugamani ed inizio a togliermi la maglia. Un rumore che proviene dalla finestra mi fa sobbalzare. Mi avvicino ma non vedo nulla. La finestra è rimasta aperta per far passare un po' d'aria. Ritorno in bagno e quasi muoio d'infarto. Alessandro è di fronte a me, a petto nudo. "Mio Dio, Ale! Vuoi farmi morire?" dico, ansimando e portandomi la mano sul petto. "Scusa, ma non dovevo raggiungerti?" ride. "Sì, ma ci sono altri modi di entrare in una stanza. Di certo non così" dico, ancora spaventata. "Se non mi vuoi, me ne vado...". Si volta e fa per andarsene. Lo blocco. "Eh, no! Adesso col cavolo che scappi!". Lo bacio. Facciamo la doccia insieme e quando usciamo dal bagno, mi accorgo dei suoi bagagli ai piedi del letto. Non li avevo notati quando sono entrata. Lo guardo. È sempre bellissimo, nonostante il tempo che passa. I suoi baffi e le sue basette sono neri e folti come sempre. "Che programmi ci sono per stasera?" mi chiede, mentre ci rivestiamo. "Giro per vari locali del paese" dico, saltellando sui piedi mentre indosso i jeans "Ah, questo significa serata alcolica? Fantastico!". Lo guardo come se avesse appena annunciato qualcosa di catastrofico. "Che c'è?" dice, allargando le braccia. "Niente...solo che...". Non so come finire la frase. "Credi che sia troppo vecchio per sopportare cocktail e shortini vari?".
Inarca un sopracciglio. "No, ma sei sicuro di volerti unire a noi?" rido. "Devo tenerti d'occhio. Diventi alquanto irrequieta quando bevi".
Le sue labbra si increspano in un bel sorriso e il suo sguardo si fa malizioso.
Eccomi con il seguito di Aspettami. Che ne pensate come inizio?
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ASPETTAMI 2
Romance---Completa--- ⚠️⚠️ attenzione.. modifiche consistenti ⚠️ Sequel di Aspettami. Ritroveremo Marta alle prese con due occhi neri che la faranno sprofondare nel pozzo della passione, mettendo in discussione la sua relazione ormai affermata con Alessand...