"Ora che facciamo?". La voce mi esce a malapena. Il mio sguardo si sposta da quello di Alessandro a quello di mio padre, di fronte a me. Alessandro sospira, anche se so che avrebbe voluto esprimere i suoi pensieri usando qualche parolaccia. Mio padre continua a fissarmi immobile. "Stai tranquilla. So dove potrebbe essere. Ma tu devi tornare a casa". Si rivolge a me con un tono morbido, che tradisce la sua espressione seria. "Ma..." provo a ribattere inutilmente. "Marta, se tuo padre ti ha detto di andare a casa, tu devi andare a casa. Lo so che ci sei dentro pure tu, ma è meglio che ora continuiamo io e tuo padre. Stai tranquilla. Non accadrà nulla".
Camminiamo in silenzio fino all'auto di Alessandro, parcheggiata non molto lontano dalla zona residenziale dove si trova l'appartamento di Francesco. Durante il viaggio verso casa, il silenzio è assordante. Dai sedili posteriori, arriva di tanto in tanto qualche sospiro di mio padre. Guardo Alessandro. La sua fronte corrugata fa apparire qualche ruga qua e là, dandogli un tocco di bellezza unica. L'auto si ferma davanti al cancello di Alessandro. "Ora vai. Torneremo con in mano la verità. Te lo prometto".
Richiudo lo sportello e mi dirigo all'entrata. Non posso fare a meno di voltarmi un'ultima volta per guardare l'auto che sparisce oltre il vialetto. Il senso di impotenza mi sta letteralmente facendo impazzire. Ma solo loro possono mettere fine a tutta questa faccenda.
Io mi ci sono solo ritrovata coinvolta. Il campanello che suona mi fa sobbalzare. Avevo completamente dimenticato di non essere a casa mia, ma sul divano di Alessandro.
I capelli corvini di Michael sbucano dal videocitofono, facendomi spuntare un sorriso. Premo il bottone vicino alla porta e il maestoso cancello in ghisa si apre silenziosamente. Michael avanza a passo deciso verso la porta d'entrata. Osservandolo da lontano, non posso fare altro che naufragare di nuovo nel mare dei miei pensieri. Ancora non ho capito che ruolo ha lui nella mia vita. È chiaro solo che me l'ha sconvolta. Dentro di me, un mare in tempesta si abbatte con tutta la sua forza. Amo da morire Alessandro, ma lui... beh, è qualcosa di unico. "Credo che tu abbia bisogno di compagnia, bionda" mi dice appena mi raggiunge sulla porta. Sbuffo divertita. A questo punto credo sia inutile chiedergli se ha sentito Alessandro. Direi di sì. "Tuo padre ti ha detto che sono qui" sottolineo. Annuisce ridendo. "Come se da sola non me la cavassi! Direi che è stato molto premuroso". Ribatto con una punta di ironia. Chissà perché ha chiesto proprio a lui di tenermi compagnia. Tutto sommato, però, non mi dispiace che sia qui. "Lo sai. Tra me e mio padre è tutto a posto. Credo che sia bastato tutto quello che è successo. E credo mi stia passando anche quello che provo per te. Sai, non esisti solo tu, a quanto pare!". "Ma sentilo!". Il suo solito fare da sbruffone. A quanto pare, in questo non è affatto cambiato. "Quindi, abbiamo una nuova fiamma?" gli chiedo a braccia conserte. Fa il giro del banco in cucina, servendosi un bicchiere di succo fresco dal frigo. "Calma! Ho detto che non esisti solo tu. Non che ci sia qualcun'altra. Sono due cose diverse!".
Abbozzo un sorriso. "Beh, è già una buona cosa!". Appoggia il bicchiere vuoto nel lavello, mentre lo osservo ancora accigliata. "Marta, sappi che il fatto che tu stia con mio padre non mi piace. Non mi è mai piaciuta. Ma non perché lui sia mio padre. Per il fatto della differenza di età. Non sopporto la cosa". Sto per ribattere, ma non dico nulla. "Lo accetto solo perché tu sei tu e lui è mio padre. Stop. Ancora non capisco che ci trovi in uno di quell'età!". Non ne vale la pena continuare questo discorso con lui. Mi limito ad alzare le spalle come risposta. "Spiegami... ora saresti il mio babysitter?". Rido, ma non sono mai stata più seria di così. "Mio padre e il tuo sono impegnati a risolvere quel casino che hanno combinato, quindi sì: diciamo che sono il tuo babysitter. Ma non sarò solo. Il resto della banda sta per arrivare!". Alza lo sguardo puntando i suoi occhi marroni nei miei e sorride. Il suo telefono emette un trillo. "I ragazzi sono arrivati" dice, avvicinandosi a me per darmi una pacca amichevole sul sedere ed andando ad aprire. Qualche minuto dopo, siamo tutti riuniti nell'enorme salotto di casa Conti. Paola e Davide bisticciano per aggiudicarsi il posto più fresco, sotto al clima acceso.
Michela e Riccardo si scambiano qualche tenero bacio. Mattia si è un po' isolato in un angolo per giocare ad un gioco di corse d'auto sul cellulare, ma rimanendo comunque presente. Io e Michael ci guardiamo per qualche secondo. Ho un deja-vù. Mi ricorda una serata trascorsa in questa casa, sempre tutti assieme. Per qualche ora mi aiuta a dimenticare ciò che sta facendo Alessandro. Non ho ancora sue notizie. Spero stia andando tutto bene. Il telefono che suona mi fa sobbalzare e tornare di colpo alla realtà. "Marta, sto tornando a casa. Abbiamo Francesco. Ed è disposto a confessare!". Chiudo la telefonata, tirando un enorme sospiro di sollievo. È finita. Questa storia è finita. Paola incrocia il mio sguardo e capisce immediatamente. Si alza di scatto e viene ad abbracciarmi, facendomi quasi cadere. "Allora? Presumo siano buone notizie!". Annuisco con una lacrima che scorre sulla guancia. Esultano tutti, mentre Michael rimane in silenzio. Ma anche lui appare visibilmente sollevato. "Stanno tornando con Francesco, che è disposto a confessare" annuncio ai ragazzi, sedendomi sul divano. "Quindi ci siamo" esclama Davide. A loro avevo spiegato tutto. Come potevo non dirlo ai miei amici?
Francesco aveva chiesto ad Elisa di raggiungerlo all'attico dell'hotel, per parlare della sua relazione con Alessandro. Voleva chiederle di lasciarlo e di aprire gli occhi. Di accorgersi che Simone, il suo migliore amico, era innamorato pazzo di lei. Finalmente la ricambiava. Sì, perché lei è sempre stata segretamente innamorata di Simone. Ma aveva paura dei sentimenti. Ed aveva paura di ferire Alessandro. Amicizia e amore. Tutto così confuso. L'ha spinta di sotto. Ma non volontariamente. Nella discussione sono volate parole pesanti. Qualche schiaffo e quella spinta di troppo. Non voleva. Ma è successo. I colpevoli devono pagare. Non sempre accade. Ma questa non è una di quelle volte.
Il nostro amore ora è libero dalle ombre e dagli spettri del passato.
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ASPETTAMI 2
Romance---Completa--- ⚠️⚠️ attenzione.. modifiche consistenti ⚠️ Sequel di Aspettami. Ritroveremo Marta alle prese con due occhi neri che la faranno sprofondare nel pozzo della passione, mettendo in discussione la sua relazione ormai affermata con Alessand...