POV'S FEDERICA
Quando quella mattina mi svegliai, sentii un peso sullo stomaco e stropicciandomi gli occhi, notai il braccio di Riccardo che mi avvolgeva per stringermi a sé. Stava ancora dormendo beatamente e ne approfittai per poterlo osservare bene. I suoi lineamenti erano rilassati, i capelli scompigliati e il petto nudo alla luce del sole sembrava quasi brillare. Ci passai un dito, sfiorando appena la sua pelle e notai quanta palestra aveva fatto negli ultimi mesi. Mi venne in mente il bacio della sera precedente e sentii le guance prendere fuoco. Sorrisi e chiusi gli occhi rivivendo per un attimo l'elettricità che si era creata fra noi. Poi mi avvicinai al suo viso e scostandogli i capelli gli lasciai un tenero bacio sulla guancia.
«Mmm... dovresti spostarti più verso il centro.» sussurrò con la voce roca dal sonno. Risi e feci come aveva detto però fermandomi a baciargli il mento. Riccardo sorrise senza però aprire gli occhi ed io appoggiai la testa sul suo petto sentendo battere il cuore ad un ritmo accelerato. Poco dopo, Riccardo mi sollevò il viso e inaspettatamente mi baciò. Sorrisi posando la mano sul suo stomaco e lo sentii sospirare forte.
«Potrei abituarmi a questi risvegli.» sussurrò aprendo le sue pozze azzurre. Sorrisi e gli diedi un bacio sul petto stupendolo. Riccardo rise e si morse il labbro, guardandomi con bramosia. Ma quel momento venne interrotto dalla suoneria del suo cellulare. Si sporse verso il comodino e appena lo prese la sua espressione cambiò. Mi sporsi per vedere chi fosse e sorrisi amaramente leggendo il nome di Emma.
«Rispondi.» sussurrai distanziandomi dal suo corpo. Riccardo mi guardò preoccupato e tentò di riavvicinarsi, ma gli posai una mano sul petto tenendolo a distanza.
«Pronto?» rispose alla chiamata e mi alzai dal letto per raccogliere i miei vestiti sparsi per terra. Mi tolsi la maglietta di Riccardo per indossare la mia e voltandomi notai lo sguardo di Riccardo mangiarmi.«Si... ehm si, ci sono.» disse scuotendo la testa. Sorrisi compiaciuta per quell'ultima prova che ancora avessi lo stesso effetto su di lui e indossando i jeans rimasi in ascolto.
«Come sei a Roma?» esclamò sollevandosi dal letto e spostando il ciuffo ribelle dalla fronte.
«Davvero? Non ne sapevo nulla. Ok, sto arrivando!» disse e attaccò la chiamata guardandomi confuso.«Sapevi che avremmo girato il videoclip con lei e altre persone?» chiese riferendosi alla sua presunta ragazza. Scossi la testa e misi ai piedi le scarpe, recuperando anche lo zaino da terra.
«Ci vediamo sul set.» esclamai pronta ad andare via, ma in un lampo Riccardo si alzò in piedi e mi raggiunse chiudendo la porta che avevo appena aperto.
«Fede, io...» iniziò a dire, ma non riuscii a capire quale era il punto. Ci stavamo comportando da immaturi e sapevamo che le cose fra noi non avrebbero più funzionato, ci avevamo già provato. Il nostro momento era passato.«Non importa, va bene così.» sussurrai con una nota dolente. E i suoi occhi si posizionarono sulle mie labbra e stanca di quel gioco spostai la testa verso il basso.
«Devo andare.» dissi posizionando la mano sulla maniglia della porta.
«Aspetta, non posso lasciarti andare di nuovo.»
«Non lo farai mai, perché io sono e sarò per sempre tua. Non mi allontanerai per nessuna ragione al mondo, anche odiandoti saresti comunque nei miei pensieri.» dissi sicura delle mie parole, perché purtroppo avevo provato tutte quelle sensazioni. Riccardo mi guardò sconfitto e approfittai di quel momento per aprire la porta e andare viaUna volta arrivata sul set, che comprendeva più luoghi, fra cui la terrazza su cui ci trovavamo, mi accorsi che eravamo circondati da un gruppo consistente di persone. Vidi Riccardo con la sua bellissima e stupenda Emma, e non potei fare a meno di distogliere lo sguardo disgustata.
«Perché non me ne avevi parlato?» chiesi a Federico durante il trucco. Lui spostò gli occhi dal cellulare e mi guardò triste.
«Non volevo rovinarti la vacanza.» disse sincero e lo apprezzai.
«Però, ieri avresti potuto dirmelo.» risposi con fare ovvio e chiusi gli occhi per farmi mettere l'ombretto.«Fede, eri così felice come non ti vedevo da tempo. Perché avrei dovuto sfasciare tutto?» chiese ed io aprii un occhio accarezzandogli il braccio. Sapevo quanto ci tenesse a me, era fondamentale nella mia vita e non solo artisticamente parlando.
«Federica Carta! Da quanto tempo!» esclamò la voce fastidiosa di Emma, la truccatrice smise di fare il suo lavoro e aprii gli occhi osservandola nel suo abbigliamento perfetto. Si poteva dire di tutto su quella ragazza, ma il suo aspetto era da invidiare. Non riuscivo a capire come a Riccardo potessi ancora piacere.«Emma, non mi eri mancata per niente.» risposi con un sorriso tirato. Riccardo si avvicinò a noi e la prese per mano trascinandola lontana da me. Lo odiavo in quel momento. Odiavo i suoi baci, odiavo i suoi sguardi, odiavo il suo sorriso.
«Shady, che faccio?» chiesi alla mia amica al telefono. Dovevo parlare con qualcuno altrimenti sarei scoppiata.
«Hai detto che un ragazzo ti ballerà intorno?» chiese con voce maliziosa. Io sorrisi appena e vidi Riccardo sussurrare qualcosa all'orecchio di Emma. Smisi di sorridere e decisi di fare quello che mi aveva suggerito indirettamente Shady.
«Ho capito! Devo staccare, dopo ti racconto tutto.» chiusi la chiamata e mi avvicinai allo specchio per osservare il mio aspetto. Indossavo un vestito simile a quello che avevo usato per il servizio fotografico e il mio aspetto non era poi così male. Mi presi di coraggio e mi avvicinai al gruppo di ballerini.«Lorenzo?» chiesi spaesata ricordando il nome del ragazzo che mi aveva detto Federico. Uno di loro alzò la mano e avanzò verso me con un sorriso enorme sulla bocca.
«Piacere, Federica.» mi presentai porgendogli la mano che lui prontamente prese fra le sue lasciando un bacio sul palmo. Mi venne in mente la foto che avevo scattato con Riki ad Amici e sorrisi tristemente.
«Piacere mio, già ti conoscevo. Bella voce!» esclamò guardandomi negli occhi. I suoi capelli biondi erano sollevati dall'eccessivo gel e mettevano in risalto gli occhi azzurri. Il suo fisico era asciutto e muscolo, e potevo notarlo dalla maglietta nera aderente.«Grazie mille... senti, sai cosa dobbiamo fare?» chiesi fingendo di essere all'oscuro di tutto. Lorenzo iniziò a spiegare, ma i miei occhi caddero sulla figura di Riccardo, che da lontano mi guardava con rabbia o forse fastidio.
«Forza, giriamo!» urlò il produttore indicandoci le nostre posizioni. Riccardo si mise su uno dei quattro angoli della terrazza guardando il cielo, mentre io seduta sul muretto ad osservare il pavimento. La base della canzone partì e lentamente a Riccardo si avvicinò Emma con tutta la sicurezza del mondo. Guardai la sua mano accarezzare il petto, che qualche ora prima avevo toccato, e non potei fare a meno di distogliere lo sguardo. Poi presi a cantare io e Lorenzo che era seduto poco distante da me, iniziò a compiere lenti movimenti avvicinandosi al mio viso per poi sfiorarlo con la mano. Ma a quel punto sentii la voce di qualcuno e la musica fu interrotta.
«Che succede?» chiesi confusa a Lorenzo, lui sollevò le spalle scocciato e si allontanò per bere dalla sua bottiglietta.«Dobbiamo cambiare la sceneggiatura. Non mi piace!» sentii Riccardo lamentarsi con il produttore. Mi avvicinai titubante e aspettai che notasse la mia presenza prima di parlare.
«Stava andando alla grande!» esclamai furiosa, ma lui scosse la testa amareggiato e riprese ad urlare, dichiarando che non avevano rispettato i suoi dettagli, eccetera. Alla fine si decise di interrompere tutto e stanca mi avviai verso l'uscita per allontanarmi il più possibile.«Federica, aspetta!» urlò Riccardo raggiungendomi, ma ero stufa delle sue lamentele perciò continuai per la mia strada. Fino a quando mi afferrò per un polso e mi costrinse a voltarmi.
«Che vuoi?»
«Non potevo continuare quella messa in scena.» disse stremato.
«E' il nostro lavoro, Riccardo.»
«Non se qualcuno ti sfiora esattamente come lo faccio io.» disse e sentii il mio cuore perdere un battito.«Non ti sei fatto problemi quando hai girato il primo videoclip con Emma, mentre stavamo insieme.» dissi delusa e notai la sua espressione cambiare.
«Riki, lasciami sola. Ne ho bisogno.» e così fece, mollò la presa e senza voltarmi me ne andai triste e affranta._____________________________
Ve l'ho detto che non può sempre andare tutto bene!! Ma prometto che si riappacificheranno, dai!♥
Quanto è geloso il nostro Marcuzzo? Sono sicura che anche voi non sopportate Emma ahahah
Lasciate qualche commento, voglio dei vostri pareri!
Alla prossima,
elusivelook♥
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Quanta vita serve per innamorarmi || Rederica
FanfictionSEQUEL DI "DIMMI QUALCOSA CHE RESTA || REDERICA" La vita di Federica Carta dopo la fine di Amici16 è stata stravolta. Credeva nell'amore, aveva creduto ad ogni singola parola di Riccardo Marcuzzo, il bel cantate dagli occhi azzurri. Se mai qualcuno...