POV'S RICCARDO
«Ok, dobbiamo calmarci.» dissi avanzando verso il suo letto. Federica mi aveva colpito in pieno con quella domanda. Le avrei detto del tradimento, se non fosse uscita fuori la storia? Me lo ero chiesto per molto tempo e non ero stato capace di trovare una risposta. Forse avrei finto, per il bene di tutti. Forse con Emma non ci sarebbe mai stato nulla, oppure avrei tradito davvero Federica solo per una stupida scopata. Non potevo saperlo, ma ero certo che avrei fatto di tutto pur di non perderla ancora.
«Certo, perché il discorso non ti conviene. Riccardo, sii sincero!» urlò ad un tratto puntando le mani sui fianchi. Avevo paura che i suoi genitori ci sentissero, però dovevo affrontare la situazione, una volta per tutte.
«Non lo so, va bene? Non so cosa avrei fatto o se te lo avrei detto! Era stato un momento di debolezza.»«Debolezza? Riccardo, ci sei stato per mesi con quella ragazza! Era ovvio che la volevi...» disse con una punta di amarezza e si voltò verso la tastiera per darmi le spalle. Odiavo vederla stare così male.
«Fede...» sussurrai il suo nome pentendomene un attimo dopo. Infatti si voltò con le lacrime agli occhi e mi fermò alzando una mano.
«Non voglio sentirti... puoi andare via?» mi chiese indicando la porta ed una lacrima le scivolò sulla guancia.«No, adesso basta scappare e rimandare.» dissi dopo un attimo di esitazione. In pochi secondi mi ritrovai davanti al suo viso e le posai le mani suoi fianchi. Lei tentò di allontanarmi spingendomi per il petto, ma non glielo lasciai fare. Dovevo essere forte per entrambi.
«Che senso ha tutto questo?» chiese in preda alla rabbia e alle lacrime. Scrollai le spalle e incastrai i miei occhi azzurri nei suoi nocciola.«Fede, ti amo. Sono pazzamente, follemente, stupidamente innamorato di te. Farei di tutto per far nascere il sorriso sulle tue labbra, per non farti vivere quell'amore che hai sempre sognato. Ricordi quando in casetta avevamo litigato perché ti avevo chiamata 'amore' e tu eri andata su tutte le furie? Da quel giorno ho capito quanto pesassi ogni parola e ho imparato a stare in silenzio quando dovevo. Ma adesso, in questo momento, credimi se ti dico che ti amo.» le posai una mano sulla guancia per asciugare una lacrima che scendeva veloce sulla sua guancia. I suoi occhi mi scrutavano per capire se fossi sincero e quando si convinse, li chiuse e posò la sua mano sulla mia.
«Piccola... mi dispiace per tutto il male che ti ho causato.» dissi ancora sentendo i miei occhi riempirsi di lacrime. Non volevo finirla, non potevo lasciarla andare. Ero troppo egoista per farlo.
«Non cambieremo mai, vero?» chiese poco dopo. Rimasi per un attimo in silenzio e ciò la portò a puntare i suoi occhi penetrarti su di me.«Mai, ma adesso sarà diverso.»
«Pure settimane fa doveva essere diverso.» dissi sospirando. Le sollevai il viso all'altezza del mio ed osservai le sue labbra diventate di un rosso fuoco per averle torturate con i denti.«Federica, te lo prometto. Sarò un uomo migliore, sarò sincero e costantemente presente. Dimmi che lo vuoi anche tu... che vuoi stare con me.» dissi accarezzandole lo zigomo. Lei accennò un sorriso e tirò su con il naso.
«Ti amo, Riccardo. Voglio stare con te, sempre. Però non farmi più male.» disse posando le sue mani sul mio petto. La attirai immediatamente a me e la strinsi forte in un abbraccio che aspettavo da troppo tempo. E quel giorno, sarebbe stato il nostro nuovo inizio, senza problemi o segreti. Il nostro amore alla luce del sole pronto per essere vissuto come fosse il primo giorno.«Posso?» sentimmo bussare entrambi alla porta e ci staccammo immediatamente. Fede asciugò le ultime lacrime con la mano e sussurrò un 'avanti'. Maria, sua mamma, comparve sulla soglia con un sorriso sulle labbra sincero. Era così tanto simile a quello della mia Fede.
«Ho sentito che avete smesso di urlare, così ne approfitto per dirvi che in cucina ho tagliato la torta!» esclamò radiante. Sapevo quanto fosse felice per la figlia, ma ancora di più per aver capito che io l'amavo davvero.«Mamma, veniamo subito.» disse Fede anticipandomi. Mi voltai a guardarla e notai le sue guance arrossate, segno che era in imbarazzo. Il suo essere così timida e riservata, non sarebbe mai sparito.
«Fate presto, che il gelato si scioglie!» disse prima di farci un sorriso ed uscire dalla stanza. Federica portò una mano sul viso coprendo il sorriso comparso sulle sue bellissime labbra e scosse la testa imbarazzata.«Signor Marcuzzo, le andrebbe di andare a mangiare il gelato?» mi chiese mordendosi l'unghia dell'indice. I miei occhi si illuminarono e un sorriso spontaneo nacque sul mio viso.
«Preferirei mangiare lei, signorina Carta!» dissi ammiccando e lei mi diede uno spintone. Poi afferrò la mia mano per trascinarmi, ma poco prima di aprire la porta, la feci voltare e poggiare le sue spalle al legno.«C'è una cosa che aspetto di fare, da ormai troppo tempo.» dissi avvicinandomi lentamente al suo viso. Potevo percepire il suo respiro sul mio viso e il battito del suo cuore aumentare a contatto con il mio petto. Mi intrecciò le braccia attorno al collo e posò le sue manine calde fra le ciocche dei miei capelli. Era quella la sensazione che bramavo di più.
«Cosa vorresti?» chiese in un sussurro. Le spostai una ciocca di capelli dietro il suo orecchio e posai le labbra sulla guancia destra.«Lascia fare a me.» dissi e mi affrettai a pressare le mie labbra sulle sue. Quel calore... quanto mi era mancato. Le labbra si muovevano esperte, come se sapessero tutti i movimenti giusti da compiere per compiacersi a vicenda. Le nostre lingue si intrecciavano e nostre anime tornavano ad essere unite. E fui certo, al cento per cento, che quello sarebbe stato l'inizio di una meravigliosa avventura.
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Ed eccoci qui all'ultimo capitolo di questa lunga storia! So di essere stata un po' lenta ultimamente a pubblicare e ammetto di aver pensato di abbandonare, però poi ho pensato che era giusto portare a compimento anche questa storia, perciò mi sono rimboccata le maniche!♥
Occhio alle notifiche che fra poco posterò l'EPILOGO (è già pronto, non dovrete aspettare giuro ahaha)
Alla prossima,
elusivelook♥
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Quanta vita serve per innamorarmi || Rederica
FanfictionSEQUEL DI "DIMMI QUALCOSA CHE RESTA || REDERICA" La vita di Federica Carta dopo la fine di Amici16 è stata stravolta. Credeva nell'amore, aveva creduto ad ogni singola parola di Riccardo Marcuzzo, il bel cantate dagli occhi azzurri. Se mai qualcuno...