Capitolo 32

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POV'S FEDERICA

«Piano Riki! Ci sentiranno tutti!» sussurrai fra una risata e l'altra. Eravamo appena sbucati dall'ascensore per dirigerci in camera mia. I corridoi dell'hotel erano silenziosi a quell'ora ed invece noi stavamo scaricando l'adrenalina del palco fra baci e schiamazzi. Riki mi strinse la mano e prese a trascinarmi fermandosi ogni due secondi per baciarmi. Non riuscivo a smettere di ridere e non c'era sensazione più bella. Il mio cuore impazziva di gioia e quegli attimi erano quelli che preferivo di più.

«Colpa tua!» disse stringendomi per un fianco. Ci avvicinammo alla porta della stanza e mi spinse contro spalmando il suo corpo letteralmente sul mio. Non riuscii a trattenere un gemito e intrecciai le braccia intorno al suo collo, torturando i suoi morbidi capelli.
«E comunque mi piace sentirti urlare.» sussurrò in modo sensuale e sorrise maliziosamente. Gli diedi un colpetto sul collo e lo spinsi posando le mani sul suo petto.

«Che battuta squallida, Marcuzzo!» lo presi in giro ponendo il più possibile distanza fra noi. Riki sorrise, uno di quei sorrisi che ti entra dentro e ti fa sentire unica al mondo. Un sorriso tutto mio, sincero e pieno di amore. Mi afferrò la mano e la portò vicino alle sue labbra. Mi guardò intensamente tornando serio e lasciò un delicato bacio sul palmo. Sorrisi imbarazzata e mi morsi il labbro inferiore volendolo sentire molto di più.

«Le va di entrare in camera?» chiese leccandosi le labbra. Sentii uno strano formicolio al basso ventre e gli strinsi la mano, trascinandolo dentro la mia stanza. Chiusi la porta con un tonfo e mi voltai trovando Riccardo guardarmi con il mio stesso desiderio.
«Fede, sei bellissima.» sussurrò avvicinandosi lentamente a me. Mi posò una mano sulla guancia e prontamente chiusi gli occhi godendomi il suo tocco caldo. Quando li riaprii, notai che si era fatto più vicino a me.

«Non riesco più immaginare la mia vita senza te.» sussurrò con le sue pozze azzurre fisse nei miei occhi. Poggiai la mano sulla sua e accarezzai con i polpastrelli la sua pelle.
«Non farlo. Ci sarò sempre, per te.» dissi sorridendo appena. Ci credevo, avrei fatto di tutto per averlo al mio fianco per tutta la vita. Avevo paura delle conseguenze, avremmo litigato tanto e ci saremmo presi a brutte parole, ma ero certa che quello che si era creato fra noi poteva resistere ad ogni cosa.

«E' proprio questo che mi preoccupa...» sussurrò abbassando lo sguardo e non riuscii a capire il senso di quella frase. Cercai il suo sguardo, ma lui non mi diede il tempo di ribattere perché si fiondò sulle mie labbra. Mi strinse per i fianchi e aggredì la mia bocca con una forza tale da annientare ogni parola. Mi strinsi al suo corpo e dimenticai per un attimo quello che ci eravamo detti. Riccardo mi sollevò con facilità da terra e mi trascinò vicino al letto.

Mi tolse in un attimo tutti i vestiti di dosso e io impaziente feci lo stesso con i suoi. Restammo in intimo e ci guardammo a lungo, prima di accorciare ancora una volta le distanze e far combaciare le nostre labbra. Strinsi fra i denti il suo labbro inferiore e lo sentii gemere dal dolore, ma non mi importava. Volevo che capisse che era tutto quello che volevo e non avrei cambiato idea facilmente. Ci sarei stata per lui, sempre. Ad ogni costo.

«Fede...» sussurrò sulle mie labbra spostandoci velocemente sul letto freddo. L'aria condizionata aveva gelato completamente l'ambiente, ma noi eravamo due torce umane. Il calore che emanavamo compensava ogni tipo di brivido. Forse non del tutto ogni brivido, perché appena fece scorrere le dita sulla mia pelle per arrivare alle mie mutandine, sentii le gambe tremare. Riki non scollava gli occhi dal mio viso, come per dirmi qualcosa che aveva paura di pronunciare ad alta voce. Dimenticai anche quello appena i nostri corpi entrarono in collisione e divenni completamente sua. Ci muovevamo insieme, come se fossimo una cosa sola e tutti i cattivi pensieri e le paure sembrarono sparire.

«Ti amo. Così tanto.» disse fra un gemito e l'altro e notai una strana tristezza in quelle parole. Gli accarezzai il viso e spostai i suoi capelli sudati dalla fronte. Chiuse gli occhi e continuò a muoversi su di me, sollevandomi una gamba per essere più agile. Lo percepii fin dentro le viscere, completamente mio. C'era qualcosa di strano rispetto alle altre volte in cui facevamo l'amore. Sembrava che ogni gesto fosse studiato per farmi capire qualcosa, ma non riuscivo a coglierne il significato. Riccardo mi posò gli occhi addosso, dopo avermi baciata come solo lui sapeva fare, e mi sentii invadere dal piacere. Poco dopo si scostò dal mio corpo e appoggiò la guancia sul mio seno scoperto. Respirammo a fondo, cercando di regolarizzare i battiti e poi portai una mano fra i suoi capelli massaggiandoli lentamente.

«Ti amo, anche io.» sussurrai spostando le labbra sulla sua testa per coccolarlo con un po' di baci. Lo sentii sospirare e mi strinse lo stomaco con il braccio nudo. Le nostre gambe erano intrecciate e iniziavo a sentire freddo. Sembrava che il tempo si fosse fermato, che niente e nessuno potesse scoppiare la nostra bolla. Come se quel momento fosse stato scritto su un pezzo di carta e restasse lì per sempre.

«Riki... tutto ok?» chiesi godendomi la sensazione del calore della sua pelle contro la mia.
«Io sto bene, se tu stai bene.» sussurrò accarezzandomi lo stomaco. Chiusi gli occhi e sospirai lentamente.
«Io sto alla grande.» risposi cercando di interpretare le sue parole e magari a spronarlo a parlare. Sapevo che qualche problema stava occupando la sua mente e riuscivo a percepire il peso dei suoi pensieri.
«Allora, anche io.» disse sollevando il viso e mi regalò un sorriso sincero. Abbassai il viso e feci sfiorare le nostre labbra in un casto bacio. Poi Riccardo si alzò dal letto e indossò i suoi boxer per poi sparire in bagno. Sollevai addosso al mio corpo nudo il lenzuolo e afferrai il mio cellulare notando una chiamata persa.

«Federico?» chiamai il mio manager non capendo cosa volesse considerando che eravamo stati insieme fino a qualche ora prima.
«Volevo solo avvertirti che domani partiamo alle cinque, perciò tieni d'occhio la sveglia!» disse con la voce assonnata, forse stava dormendo... ops!
«Va bene, capo! Buonanotte e grazie!»
«Come sempre! Notte, Carta.» disse attaccando immediatamente. Guardai l'ora e notando che Riccardo non usciva dal bagno, mi alzai con l'intento di raggiungerlo, ma sentii il suo cellulare squillare. Mi avvicinai al comodino e vidi sul display un numero sconosciuto. Chi poteva essere alle due del mattino? Lo lasciai squillare e Riccardo fece immediatamente irruzione in stanza per afferrare il suo Iphone. Non fece in tempo a rispondere, ma notai il cambiamento della sua espressione da agitazione a calma.

«Aspettavi una chiamata?» indagai trascinando il lenzuolo con me in bagno. Riki mi raggiunse e allacciò le sue braccia attorno al mio stomaco poggiando il mento sulla mia spalla. Guardai il nostro riflesso allo specchio e assottigliai gli occhi sorridendo.
«In realtà aspettavo la chiamata di Facchinetti, ma non importa.» disse baciando il mio collo. Chiusi gli occhi e lasciai andare la testa indietro.
«Così mi distrai...» sussurrai stringendo forte il lenzuolo sul mio petto.
«Forse il mio intento è proprio quello.» disse fra un bacio e l'altro. Mi morsi il labbro e risi piano staccandomi dal suo tocco.

«Ho la sveglia fra qualche ora, andiamo a dormire?» chiesi spostando i capelli dal viso. Vidi il suo viso incupirsi, ma subito dopo si riprese con un sorriso.
«Tu a che ora parti?» chiesi trascinandolo sul letto, iniziavo davvero a sentire la stanchezza impossessarsi del mio corpo.
«Ho l'aereo alle dieci per Milano.» disse sbadigliando e si coricò sul letto trascinandomi con lui. Quella sera era di poche parole ed io continuavo ad avere mille pensieri per la testa. Fu il primo ad addormentarsi e mentre lo guardavo respirare regolarmente con gli occhi chiusi, ebbi una brutta sensazione. Sembrava davvero tutto estremamente strano quella sera.

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Buonasera belle bimbe! Quindiiii questo capitolo è un mix di emozioni e sentimenti. In effetti mi sento anche io così, forse per questo mi è venuto semplice scrivere senza pensare.

Ad ogni modo, Federica sospetta che Riki le stia nascondendo qualcosa... secondo voi capirà che sta succedendo?

Lasciate qualche commento e stellineee! ♥

Alla prossima,
elusivelook♥

Quanta vita serve per innamorarmi || RedericaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora