Capitolo 31

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POV'S RICCARDO

Una delle cose che odiavo di più al mondo era mentire. Lo facevo raramente o quando del tutto indispensabile. Solitamente tendevo ad essere diretto e dire le cose come stavano senza troppi giri di parole, infatti ad Amici Maria mi aveva pregato di contare fino a dieci prima di aprire bocca. Avevo imparato a farlo, ma non ero ancora del tutto pronto a tenere la lingua a freno quando si trattava del mio lavoro che veniva puntualmente criticato. Sapevo di non poter piacere a tutti, ma mi veniva difficile accettare critiche, che erano tutt'altro che costruttive.

Insulti e prese in giro non erano tollerate dal mio carattere. In ogni caso, con Federica avevo provato a trattenere ogni cattiveria che mi passava per la testa ogni volta che litigavamo, perché sapevo che nonostante capisse che si trattava di rabbia, ci restava male. Per lei ero cambiato, volevo migliorarmi. Poi avevo combinato quel disastro e avevo deciso di conquistarla nuovamente, promettendomi di non sbagliare più. Eppure lo stavo facendo ancora. Stavo mentendo alla persona più importante della mia vita. 

E se il destino aveva deciso di rimetterla sulla mia strada, al mio fianco, io stavo ancora una volta giocando a mosca cieca. Però era troppo rischioso parlarle di Emma, di quello che stava succedendo. Prima o poi sarebbe scoppiata la bomba, ma per il momento volevo essere egoista e tenere all'oscuro Fede dell'intera vicenda. La guardai, mentre stava seduta per il trucco davanti ad uno specchio, e pensai a quanto fossi fortunato ad averla nella mia vita. Era un sole splendente, a volte mi accecava e perdevo di vista cosa significasse davvero per me, ma nonostante ciò il suo calore mi attirava come un girasole alla ricerca della luce. 

Sollevai le maniche della mia giacca su per i gomiti e passai una mano fra i capelli, spostando l'attenzione sul mio manager che mi parlava di un nuovo progetto musicale. Quando poi tornai a posare gli occhi sulla mia Fede, mi accorsi che stava di nuovo parlando con Vito. Mi sentii ribollire il sangue nelle vene, soprattutto quando lui posizionò la sua mano sulla schiena di Federica.

«Secondo te, ci starebbe bene?» chiese Shade tirando sulle labbra un sorriso a trentadue denti. Federica scoppiò in una fragorosa risata e feci spontaneamente una smorfia non capendo il loro discorso.
«Vito, ti prego non farlo! È orribile!» strillò Fede toccandogli la spalla. Forse la mia gelosia stava diventando incontrollata, ma quel ragazzo non mi ispirava per niente fiducia. C'era una grande differenza rispetto al rapporto che aveva creato con Daniele Incicco, eppure anche con i La Rua aveva fatto un duetto. Shade le stava sempre attaccato al fianco e mi dava un fastidio assurdo.

«Riki, mi stai ascoltando?» mi chiese Facchinetti attirando la mia attenzione. Annuii senza capire e lui spostò lo sguardo su Federica.
«Riccardo, non deve essere una distrazione. Ne abbiamo già parlato!» disse stringendomi la spalla.
«E' la mia ragazza e le riservo tutta l'attenzione che merita.» risposi scontroso, anche se ero incazzato per Vito.

«Ti ricordo che agli occhi del mondo la tua ragazza è Emma ed è a Milano.» mi ricordò il mio manager scuotendo la testa combattuto.
«Noi due non stiamo più insieme. Questa falsa deve finire, Fra.» dissi stufo e mi allontanai senza aspettare una sua risposta. MI incamminai verso la mia vera ragazza, ma appena la vidi spostarsi per andare a sistemare i capelli, i miei occhi entrarono in collisione con quelli del suo amico Shade.

«Marcuzzo, ti va di scambiare due chiacchiere?» chiese stringendo le labbra in una linea sottile. Annuii e lo seguii in un punto più appartato, lontani dal palco e dalla folla di persone. Vito mise le mani in tasca e accennò un sorriso.
«Di cosa vuoi parlare?» chiesi distaccato guardandomi intorno.
«Mi sembra chiaro che il problema sia la mia amicizia con Federica.» disse di getto ed io alzai le spalle scuotendo la testa. Anche se era assurdo negare l'evidenza.
«Ascolta, non sono qui per dirti di stare tranquillo.» disse e strabuzzai gli occhi pronto a scagliarmi contro per prenderlo a cazzotti. Ma lui alzò le mani in aria come segno di resa e sorrise.

«Voglio solo chiarire la mia posizione in tutta questa storia. Poi potrai giudicare tu se stare tranquillo o meno.» disse tornando serio.
«Cosa mi fa credere che tu sia sincero?» chiesi dubbioso, non mi fidavo per niente.
«Federica mi parla continuamente di te. Non ho mai visto una persona più innamorata di lei. Non potrebbe mai tradirti, né con me né con altri ragazzi.» disse passando la lingua sul labbro inferiore, prima di riprendere il discorso.

«Il fatto è che lei vorrebbe avere più sicurezza da parte tua. Prima mi parlava della vostra vacanza, di quanto siate stati bene, e del tuo cambiamento d'umore repentino.»
«Questi non sono affari che ti riguardano.» risposi tenendomi sulla difensiva.
«A me non importa niente di te, Marcuzzo. Voglio solo che Fede sia felice. Ha sofferto troppo per te e ricordo bene quelle notti in cui mi chiamava in lacrime cercando conforto. Lei è un'amica speciale, come se fosse una sorella minore, per cui ho bisogno che stia bene.» concluse e sentii un peso in meno sulle spalle. Perciò non si era approfittato della situazione per prendersi Federica, né aveva intenzioni diverse dall'amicizia. Nonostante ciò, continuai a mantenere un atteggiamento distaccato. Forse non era un cattivo ragazzo. Lui c'era quando Federica stava male, l'aveva consolata e si era preso cura di lei in mia assenza.

«Non mi aspetto che diventeremo amici, almeno non subito.» disse ancora notando il mio silenzio.
«Però vorrei che davanti a lei non ci sia rancore fra noi.» concluse porgendomi la mano. La guardai dubbioso, ma deciso che lui non era una minaccia. Emma lo era, così come le mie bugie.
«Ti tengo d'occhio!» esclami afferrandogli la mano con un sorriso. Lui fece scontrare le nostre spalle e rise forte.
«Piuttosto guarda la tua ragazza, che ti sta mangiando con gli occhi!» disse Vito guardando alle mie spalle. Mi voltai velocemente e vidi Federica con un sorrisetto furbo mentre ci guardava.
«Cosa mi sono persa?» chiese avvicinandosi velocemente. Le posai un braccio intorno alle spalle e l'attirai al mio fianco.

«Questo dovrebbe essere lui a raccontartelo!» esclamò Vito indicandomi. Risi e scossi la testa facendo finta di non sapere nulla.
«Comunque, mentre voi vi fate i vostri discorsetti, io vado a cantare e Vito devi venire anche tu!» disse Fede stringendomi la mano sul fianco. Lui annuì e si allontanò facendomi l'occhiolino. Forse iniziava a starmi più simpatico.

«Riki, tutto bene? Ti vedo troppo euforico!» disse la mia ragazza sorridendo. Le presi il viso fra le mani e posai immediatamente le mie labbra sulle sue. Lei ricambiò il bacio con trasporto e posò le sue braccia intorno al mio collo. Approfondii il bacio cercando di sentirla il più possibile attaccata a me e la sentii sospirare forte. Mi staccai posando la fronte sulla sua.

«Ti amo, Federica.» dissi guardandola negli occhi. Accennò un timido sorriso e si staccò immediatamente da me appena sentii il suo nome pronunciato dalla presentatrice. Iniziò a scappare, ma prima di fare il suo ingresso sul palco, si voltò e guardandomi mimò un "ti amo". Poi la vidi scomparire e il suono della sua voce amplificato dal microfono. Sorrisi e mi avvicinai per poterla guardare di nascosto, esattamente come avevo fatto negli ultimi mesi.

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Ma quindi... questo Marcuzzo geloso?? Ne vogliamo parlare??!! Comunque a prescindere dal capitolo, non posso fare a meno di adorare il rapporto che si è creato davvero fra Fede e Shade.

E cosa ne pensate voi del capitolo? Vorrei tanti commentiniii così mi faccio un'idea!♥ 

Alla prossima,
elusivelook♥ 

Quanta vita serve per innamorarmi || RedericaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora