II.

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Nel grande palazzo, il re e la regina stavano parlando con le guardie, tramite l'informazione dalle schiere dell' esercito di Fiore, riguardo la situazione del famoso confine che collegava i due regni.

"Mia signora, per il momento non abbiamo invasione di intrusi" disse la guardia con un inchino

"Perfetto, voglio che procediate con massima attenzione, nessuno deve mettere piede nel nostro regno"

"Agli ordini mia signora!" e con un altro inchino le guardie andarono fuori al palazzo per sorvegliarlo, in realtà era controllato giorno e notte, anche se per il momento la situazione era stabile, ma sapevano che prima o poi sarebbero entrati in guerra. Non volevano che la cosa coinvolgesse anche Lucy.

Lucy era nel giardino, un giardino immenso dove amava passare i pomeriggi pieni di sole, sentirne i suoni della natura, il vento che le faceva volare quei bellissimi capelli. Sdraiata sul verde prato, guardava immensamente il cielo allungando una mano verso di esso, coprendo quegli occhi color cioccolato dai raggi del sole.

Voleva per una volta andare fuori la sua città, vedere altro, conoscere nuove culture, conoscere nuove persone, ma le era severamente vietato, la sorvegliavano in continuazione. Lei era stanca di tutto questo, amava la sua famiglia più di ogni altra cosa, la loro protezione, amava il suo regno che un giorno sarebbe stato nelle sue mani. Ancora distratta dai suoi pensieri, il maggiordomo le si avvicinò.

"Principessa Heartfilia" la chiamò

"Gray, cosa ci fai qui?"

"La stavano cercando, ho girato tutto il palazzo ma alla fine l'ho vista stesa qui"

"Ti ringrazio"

Si sedette anche lui. Non gli piaceva vederla così.

"Ah e comunque smettila di chiamarmi Principessa Heartfilia, ci conosciamo da una vita Gray"

"Lo so, ma siamo all'interno del palazzo"

"E allora? Non ti sparano mica sai?"

Iniziarono a ridere insieme, come facevano tempo fa.

"Sai Gray.... voglio poter uscire da queste mura"

"Che vuoi dire Lucy?"

Voleva dirglielo, voleva dirgli che sarebbe voluta scappare dal palazzo.

"Aiutami a scappare"

"C-cosa? Sei impazzita spero" disse alzandosi di scatto

"Siediti, o verranno a sentire cosa ci stiamo dicendo, qui anche i muri e le piante hanno le orecchie"

"S-scusa"

Lui era completamente sconvolto della richiesta della ragazza, in un certo senso voleva aiutarla, ma la regina credeva in lui nella protezione verso Lucy.

"Non posso aiutarti, mi spiace"

"Dai Gray, immagina una vita fuori da qui, ho solo 15 anni e voglio scoprire nuove cose"

"E' troppo pericoloso, non posso permetterglielo"

Gray si alzò, questa volta con fare serio la sua espressione era cambiata, e iniziò a parlarle in modo formale.

"Ora perchè hai ripreso a darmi del lei?"

"Principessa la prego di andare nella sala dei vostri genitori" e con un inchino andò via.

Lucy rimase a fissarlo, lei lo capiva, ma per una volta voleva sentirsi una ragazza libera. In fondo...cosa sarebbe potuto succederle? Non era ancora una vera principessa, avrebbe dovuto aspettare i suoi 18 anni per l'incoronazione, quindi voleva crescere anche al di fuori di questo enorme regno.

***

All'interno il re e la regina stavano avendo una discussione delicata.

"Non possiamo ancora dirle che il regno sarà in futuro pericolo, capisci caro?"

"Non possiamo aspettare, se lo saprà troppo tardi....."

"Cosa?"

"Voglio proteggerla Layla"

"Anche io, ma per il momento dovremmo proteggerla così, non dicendole nulla, ha solo 15 anni"

Ma in quel momento, la porta si aprì, era Lucy.

"Cosa dovrei sapere?" chiese confusa ferma davanti ai suoi genitori.

I due si guardarono spaventati, non sapevano cosa dirle.

"N-nulla tesoro, stiamo parlando di affari del regno" disse la madre

"Ma voi avete detto chiaramente che non devo sapere nulla, ma di cosa?"

"Ecco..." era ormai in panico, così Jude intervenne per risolvere la situazione

"Vedi tesoro...." iniziò, poi fece un enorme sospiro "Forse faremo un giro di città, anche quelle vicino Fiore per controllare che al nostro popolo sia tutto apposto"

Scusa. Era solo una scusa. Lei non sapeva se credere o meno alle parole del padre.

"Capisco...padre" disse per poi uscire alla stanza e recarsi nella sua camera

Entrambi tirarono un sospiro di sollievo.

"Partire eh?"

"Era l'unica scusa cara"

"Stai imparando" e con fare affettuoso gli diede un bacio e uno schiaffetto scherzoso sulla spalla.

La Principessa e il DragoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora