È mattina e mi sono svegliata da un'oretta, quando mi arriva un suo messaggio.
Non so cosa rispondere.
E se ne volesse approfittare? Ma no, non mi sembra proprio il tipo, lui.
Chissà se mi presenta ai genitori come un'amica o come altro..
Spero come amica, non vorrei che i suoi genitori si facessero strane idee. Finirei sicuramente per deluderli.Alla fine decido di accettare, cosa può succedere di male?
Dopo pranzo, mi affretto a prepararmi. Devo apparire al meglio per i genitori.
Perché, se sono solo un'amica, mi faccio tutti questi problemi?
Bhe, perché comunque i genitori devono accettare che qualche volta ci vediamo. Altrimenti, se faccio cattiva impressione, lo scoraggeranno nel vedermi. E non voglio perdere un altro amico, ne ho già persi troppi...Ore 15.45
Mi incammino verso casa sua, mi ha detto l'indirizzo e spero vivamente di non sbagliare casa. Con il cuore a mille e l'ansia che si è impossessata di me già da un po', finalmente arrivo a destinazione, premo sul campanello e cerco di restare più calma possibile.
La porta si apre, e il fatto che ci sia lui sull'uscio ad aspettare che io entri mi incoraggia un sacco.
Se, ad esempio, ci fosse stata la madre o il padre non avrei saputo come dire, come iniziare una possibile conversazione e sarei finita per bloccarmi.«Buonasera», dico vedendo un uomo e una donna in cucina. Devono essere i suoi genitori.
«Mamma, papà, lei è Laura, una mia amica!»
I genitori si scambiano uno sguardo come a dire 'Ma a chi vuole prendere in giro' e mi salutano a loro volta.
Pensavo andasse peggio, sinceramente.
E sono felice che mi abbia presentato ai genitori come amica.
Tiro un respiro profondo e ringrazio Dio che ha fatto sì che andasse tutto bene (per ora).«Laura, possiamo stare in camera mia. Mio fratello non c'è adesso»
Annuisco e lo seguo per un lungo corridoio, al termine del quale vedo una stanza illuminata.
La sua è una stanza molto ampia, con mobili in legno e un balcone, e fuori da esso c'è un adorabile terrazzino dove si può scorgere una vista mozzafiato.
Resto a bocca aperta, anche io vorrei avere un terrazzino così fuori dalla mia camera, invece non vedo altro che l'asfalto.«Vedo che ti piace la mia stanza!»
Annuisco, dicendo:«Oh, si! È meravigliosa, davvero!»
«Adesso ti faccio fare un breve tour»
Mi mostra i modellini delle moto che colleziona, alcune fotografie del suo battesimo e della sua comunione e infine il suo computer, che descrive come la sua vita e la sua passione.
«...o meglio, la mia vita prima che incontrassi te»
Arrossisco. «Christian, sono felice che tu dica così, sai...anche io non pensavo di trovare un migliore amico»
Sembra rimanerci un po' male e, al suo «Ah, ma si...Certo, l'avevo capito» ho la conferma che non mi sbagliavo.
Guardo l'orologio. Sono le 18.20. Già sono passate due ore.
D'altronde abbiamo parlato tanto e abbiamo fatto tanti commenti accompagnati spesso da risate a vedere le sue fotografie.«Allora io vado, Christian...»
Insiste che posso restare anche per cena, ma lui lo sa...Quando decido una cosa, raramente cambio idea.
Quindi raggiungo la porta e, salutando i suoi genitori, afferro la maniglia.
La porta si apre. Ma sono sicura di non averla aperta io. Infatti, davanti a me vedo un ragazzo alto, somigliante a Christian ma non troppo. Questo ragazzo è più chiaro di pelle e più alto con gli occhi verdi, deve essere il fratello di cui mi ha tanto parlato.
«Tu devi essere Laura, Christian mi ha parlato di te. Io sono Luca, suo fratello»,e dicendo così tende la mano.
Io mi limito ad annuire e sorridere, per poi ricambiare la stretta di mano.•*¨*•.¸¸☆*・゚•*¨*•.¸¸☆*・゚
Spazio autrice
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Questo capitolo è molto importante, ve lo dico da ora!
Spero vi sia piaciuto, aspetto sempre più commenti da voi e mi fa piacere che alcuni di voi stiano seguendo questo libro con interesse. Non finirò mai di ringraziare i miei lettori attivi (ma, in qualche modo, anche quelli non attivi) per il conforto che mi state dando nel continuare la storia. A presto!
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Vuoi essere il mio migliore amico? [IN REVISIONE]
Teen FictionLaura, una diciannovenne che ha appena terminato le scuole superiori, è alla ricerca della libertà e della realizzazione personale: vuole continuare l'università e farsi una vita da sola. E se arrivasse un ragazzo a sconvolgerle i piani?