Capitolo 22

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Il mattino seguente

È un bel mattino soleggiato, così decido di andare in spiaggia.

Dopo una ventina di minuti, incontro i due fratelli che stanno facendo una passeggiata sul bagnasciuga.
Christian mi saluta con un abbraccio, mentre Luca mi dà un bacio a stampo.

«Te l'ho detto come la penso sui baci in pubblico», dico turbata.

Luca si scusa, ma Christian fa una smorfia come di disapprovo. Forse anche lui la pensa come me sui baci in pubblico.
Propongo di farci un bagno tutti e tre, ma Luca immediatamente nega, dicendo:«Io volevo fare una passeggiata solo con te, Laura».

Guardo Christian, in attesa di un suo commento. Anche Luca dopo un po' inizia a guardarlo.
«Allora, andate, non preoccupatevi per me. Io torno al nostro ombrellone, Luca, ci vediamo dopo.»

Luca si incammina verso la direzione opposta, io mi avvicino a Christian e gli sussurro un ''Grazie''.
Lui sorride e, dopo un abbraccio, andiamo nelle direzioni opposte.

Dopo aver superato due stabilimenti balneari camminando e parlando del più e del meno, Luca si ferma.
Ci troviamo di fronte ad un'immensa distesa di scogli.
Dopo questa distesa, il mare si può ammirare in tutta la sua immensità.

Ci sediamo su uno scoglio abbastanza ampio per entrambi e ci avviciniamo sempre di più l'uno all'altra.
Già so che sta per succedere, conosco questa situazione.
Infatti, dopo esserci guardato per  una manciata di minuti, iniziamo a baciarci, sempre più velocemente.
Ogni bacio diventa più passionale del precedente.

Ad un tratto, lui inizia a toccarmi la coscia. Gli sposto la mano sulla vita, perché non voglio ancora che succeda tutto questo, ma lui, non so come, arriva a toccare il sedere.
Come risposta, mi stacco improvvisamente irritata.

«Ma che ti prende?!»

«Laura, non volevo fare niente. Scusami se hai pensato che volessi fare altro...»

«Mi hai toccato il sedere!»

«Toccato? L'ho sfiorato semmai», dice facendo un gesto di noncuranza.

Rimango impietrita da quel comportamento infantile e da quelle parole. 
Lui deve averlo notato perché, dopo poco, mi chiede come sto. 
Rispondo che è meglio lasciar perdere, a quel punto.

«Però devi dirmi la verità: stai meglio con me o con mio fratello?»

È incredibile che tutti e due mi facciano le stesse domande.

«Con voi sto bene in due modi diversi, anche se dopo questo gesto che hai fatto non ti direi sicuramente che sto meglio con te.»

Si scusa nuovamente e chiede di potermi accompagnare al mio ombrellone.
Il tratto dalla nostra posizione allo stabilimento balneare dove ho l'ombrellone è stato più lungo del previsto, perché l'abbiamo percorso in un religioso silenzio.

Quando arrivo al mio ombrellone, vuole che ci salutiamo con un bacio («Almeno sulla guancia, dai» mi dice), ma io nego. Così, con un semplice ''Ciao'', ritorno ad abbronzarmi sul lettino.

Penso a ciò che ha fatto. Non so se si rende conto della gravità di quel gesto.
Cioè, qual'è il suo modo di ragionare? Si sente con una ragazza, le confessa che le piace e le tocca il sedere appena si crea un momento di intimità? 
Questo non lo dirò per nessun motivo a Christian, rischierei di essere offesa da lui oppure di rovinare una famiglia se metto in contrasto i due fratelli.

Fatto sta che forse Luca mi considera 'una delle tante', ma deve sapere che io 'una delle tante' per un ragazzo non lo sono mai stata e mai lo sarò.

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Spazio autrice
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Come vi avevo già detto, sto aggiornando a rilento e penso ve ne siate accorti anche voi! Che dire, spero vi sia piaciuto il capitolo e, se volete, potrete commentate anche le frasi che vi hanno più colpito e perché, baci!⭐💬

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