Capitolo 15: PARTY HARD

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Era la mia prima notte dopo il mio rilascio dall'ospedale, e mi avevano, in poche parole, costretta a stare lontana dallo Shield finché non mi fossi sentita meglio. Quindi papà decise di ospitarmi nella Stark Tower, dandomi anche una stanza personale, wow. Direi anche finalmente.

Fitz, Jemma e mio padre si offrirono di aiutarmi con il trasloco, aiutando a portare tutta la mia roba all'interno del nuovo appartamento

Appena arrivati mio padre mi ordinò i vestiti in maniera più accurata: per colore, lunghezza e uso

Jemma e Fitz invece si offrirono di mostrarmi tutte le funzionalità che avevano installato all'interno della camera, come un sensore intelligente per l'accensione delle luci

"Grazie, ragazzi, mi mancherete"

"Non ce ne siamo neanche andati" Fitz scherzò come sentì il mio tono malinconico

"Ma mi mancherete lo stesso, amo stare con voi"

"È solo per un po'" Jemma mi rassicurò "almeno finché non starai meglio"

"Vuoi andare a fare un giro? A bere qualcosa?" Fitz mi chiese prendendomi la mano

"Sono un po' stanca, non cr-"

"Ok, quindi andiamo" mio padre disse, costringendomi a camminare

"Ma ho detto ch-"

"È fantastico che la pensa così, vero Jemma" mio padre chiese alla giovane scienziata

"Penso sarebbe davvero adorabile"

~~~

Mi portarono, con la forza, al salone principale della Stark Tower, con Jemma che mi aveva presa per mano, come una bambina

"Jemma, non Sono una bambina, ho diciotto anni"

"Oh, la torre è davvero grande, potresti perderti"

"Ah, va bene..." Sospirai

Mio padre mise la mano sul pomello e disse "mia cara"

"Cosa?"

"Benvenuta di nuovo alla normalità" e aprì la porta

Al suo interno c'era minimo un centinaio di ospiti, tra Avengers e agenti dello Shield, non riuscivo neanche a vedere le pareti

Vidi una faccia familiare avvicinarsi, era Steve. Però aveva qualcosa di particolare: i capelli castani e la barba che stava crescendo "oh, Hey, Kyle"

"Hey, Steve" sorrisi "bella barba! E che hai fatto ai capelli?"

"Ti piace? Ho deciso di dare una svolta alla mia vita. È da un po' che volevo farmi crescere la barba"

"Sì, ha il suo fascino"

"Grazie" rispose timidamente "anche tu non sei niente male" scherzò. Beh, indossavo un cardigan e un paio di jeans, una festa era l'ultima cosa che mi aspettavo "ti va di andare a bere qualcosa?"

"Certo, perché no?" Accettai sorridendo

Steve mi portò in un lounge bar, e ordinò due Martini "da quanto tempo. Ho saputo del coma, mi è dispiaciuto tanto"

"Hey, sono qui e sono viva, non ti deprimere" scherzai, poggiando la mano sul suo avambraccio

"Come va con la squadra?"

"Va benissimo, tranne per May, credo mi odi"

"È solo severa, non ti odia. Come fa una persona ad odiarti?"

"A te come va con gli Avengers, invece?"

"Va tutto alla grande. Thor è appena tornato da Asgard e Tony è sempre felice sapendo che sei viva. Dovevi vedere com'era felice quando sei arrivata"

"Ti piace qualcuno?" Chiesi senza pensarci due volte

"Scusami?"

"Intendevo, come hai passato la giornata?" Cazzo.

"Non mi piace nessuno, a te invece?" Mi chiese curioso, prendendo un sorso del suo Martini

"Io-" cercai di scappare in qualsiasi modo, avevo rovinato la conversazione, ne ero sicura "penso di aver visto Grant"

"Dov'è?"

"Vado a cercarlo, cazzo è scappato! Grazie per il martini, Cap!"

~~~

Uscì dal salone per scappare da quella conversazione che avevo ormai mandato a monte. Speravo solo non se la fosse presa

Provai a cercare Grant, ma era introvabile, quindi decisi di uscire fuori fuori, sul balcone, nel freddo di dicembre

Ma purtroppo nel cercare il mio amico finì nell'essere partecipe di un fatto a dir poco sconvolgente

Grant stava baciando Fitz, che era seduto a cavalcioni sulle sue gambe

"Oh, che cazzo succ-"

"Kyle!" Leo urlò, inaspettatamente.

~~~

10 minuti prima

"Ward" Fitz chiamò il suo amico in cerca di un po' di attenzioni "Kylie è qui, perché non vai da lei?"

"Fitz, che hai?"

"Niente, tranquillo... Vai, se vuoi"

"Sai che non m'interessa più, giusto?"

"Sai che invece io non ti credo, giusto? Hai pianto letteralmente come un bambino quando hai saputo che era sana e salva, e sveglia, all'ospedale

"È solo una compagna di squadra. Ho avuto una cotta per lei, ma è passato tutto, giuro, credimi Fitz"

"Quindi hai ammesso che l'hai amata" Fitz disse tirando su col naso per trattenere le lacrine "so che la ami ancora, non sono uno stupido,ne lo sai"

"Non è vero, e lo sai"

"Hai fatto sesso con me per mesi, Grant. E con mesi intendo non meno di due volte al giorno. Non sono la tua bambola gonfiabile,

"Alcune volte sei proprio infantile, Fitz"

"Ho vent'anni, tu ne hai trentuno, sembro un bambino in confronto a te"

"Oh, Fitz"

"Oh, cosa, Grant? OH, COSA?"

"Oh, taci" l'agente più vecchio gli ordinò come lo baciò con tutta la passione che aveva in corpo "sei la mia scimmietta, e sei bellissimo"

"Mi hai appena chiamato scimmietta?"

"Sono dolci"

"Le scimmie si infilano le dita nel sedere e dopo le leccano, Grant"

"Vuoi davvero che t'infili un dito in culo adesso?"

"Ward, abbiamo chiuso. Mai più sesso, anche se è stato bello cavalcare il tuo... Amico là sotto, mentre mi stragolavi"

"Love hai chiesto te!"

"Pensavo fosse eccitante. Comunque fai finta che tra noi non sia mai successo niente"

"Dillo al tuo buco de-"

"Sei solo un porco" disse a Ward, determinato ad andare via da lui, ma l'agente più vecchio lo fermò e gli disse "non ignorarmi, questo pomeriggio me lo hai succhiato" e dopo lo spinse in un bacio, questa volta dedelicato

Ma evidentemente era il loro sfortunato, perché una Kyle attonita era appena uscita e voltandosi aveva notato uno scenario devastante per chiunque "oh, che cazzo succ-"

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