Capitolo 1: un nuovo inizio

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New York

Mi ricordo esattamente quel giorno. Era il 14 settembre, e sono arrivata alla Stark Tower con le mie valigie, e non appena le le posai, mi tolsi gli occhiali da sole e scrutai la torre, che a mio parere era a dir poco gigantesca, cercando di capire in quale piano fosse mio padre.

Entrai, e chiesi sorridendo alla segretaria che era di ruolo "Mi scusi, sa per caso dov'è Tony Stark?"

Lei mi rispose gentilmente "Mi scusi, signorina, però il signor Stark può essere incontrato solo tramite prenotazione"

"Penso che ci sia un errore, sono sua figlia. Aspetti..." Le dissi, prendendo fra le mani la mia carta d'identità, e porgendola alla segretaria. Lei la lesse, facendo attenzione anche ai minimi e dettagli, e dopo qualche secondo mi disse "oh, scusi, colpa mia, non l'avevo riconosciuta. Suo padre è al ventiduesimo piano. Ha bisogno di qualcuno che le porti le val-"

"No, grazie, faccio da sola" sorrisi

"Se vuole andare agli appartamenti deve avere prima questa scheda magnetica. Sa, dopo l'ultimo attacco dell'Hydra abbiamo aumentato i parametri di sicurezza"

Sorrisi tenendo la valigia nella mia mano destra e mi diressi verso l'ascensore, dicendole "buona giornata"

Dopo 2 minuti arrivai al ventiduesimo piano, e quando le porte si aprirono, vidi una giovane donna, alta poco più di me, assieme ad un'altra più giovane, molto probabilmente la sua assistente

"C-chi sei?" la sua assistente chiese. Era una bella ragazza, bassina, curvy e con i capelli neri e ricci

"Mi chiamo Kyle"

"Devi sicuramente essere la nuova assistente, giusto?"

"No, non lo sono" dissi, però, non so come mai, ma solo il pensiero mi fece sorridere "sono qui per Tony, sapete per caso dove si trova?"

"Oddio" la donna più alta disse "sapevo avesse un fetish per le ragazzine, però non credevo potesse mai arrivare a questo livello. Quanti anni hai, cara? 15?"

"Oddio, ti prego no. Non sono la sua amante, sono sua figlia" dissi quasi ridendo dopo quella gaffe "e ho 17 anni" precisai, sempre ridendo

"Scusami, non lo..." Era chiaramente confusa... Beh, chi non lo era; il miliardario, playboy e filantropo Tony Stark aveva una figlia di diciassette anni. Chi lo avrebbe mai detto, eh? "È solo che non pensavo avesse una figlia..."

"Nulla di cui preoccuparsi. Dove si trova?"

"È l'appartamento abitato numero 538. Vai sempre dritta e gira sulla destra. Ha una camicia sul pomello della porta, sono sicura che non ti potrai sbagliare" wow, la gente nella torre era di una gentilezza impressionante

"Certo, grazie" dissi, dirigendomi all'appartamento di mio padre

"Sembra molto magra, pensi che mangi ogni tanto?" Darcy disse con un tono ironico

"Darcy! Come sei rude!" Jane la rimproverò

"Cosaaaa?"

~~~~~~

Arrivai davanti alla porta e bussai più volte sulla porta, ma nessuno aprii, quindi iniziai a pensare che non ci fosse nessuno nell'appartamento

Fermai un ragazzo che passava di lì per sbaglio. Era biondo con gli occhi azzurri, un bocconcino, direi

"Scusami" lo richiamai "sa dov'è Tony?"

"Credo che molto probabilmente sia lì dentro" il biondino rispose "TONY! ALZATI, VECCHIO BASTARDO!"

Mio padre aprì la porta e scrutò "l'orizzonte",com'era solito fare il mattino presto e si mise a gridare "STEVE, MA CHE CAZZ-"

"Modera il linguaggio, Stark" ordinò, e papà stette zitto "questa ragazzina è venuta a trovarti"

Quando mi vide, mi guardò prima con il suo sguardo, che sembrava dire abbiamo per caso fatto sesso e dopo non bere così tanta vodka, ragazzina, fa male

Quando pensavo stesse avendo un'amnesia momentanea a causa dell'alcol, mi saltò al collo, abbracciandomi, e mi disse "KYLE! FIGLIA MIA! DA QUANTO TEMPO, GUARDATI, HAI VENT'ANNI"

"Papà, ne ho diciassette"

"Aspetta, hai appena detto papà?"

"Steve Rogers, ti presento mia figlia, Skylar. Skylar lui è Steve, un ragazzo in tutina"

"Molto divertente, Stark"

"Ora, Capitan Costumino, perché non mostri a Kyle la torre?" Propose

"Sarebbe un piacere"

Tony si avvicinò pericolosamente a Steve e gli sussurrò "ascolta, lei è mia figlia, sì guarda ma non si tocca" e dopo continuò a parlare normalmente "presentale anche il resto del team, molto probabilmente entrerà a far parte uffi-offi-uff..., Offic-"

"Ufficialmente, papà, è ufficialmente" lo corressi, e lui si girò verso di me come un bambino "sisi, zitta adesso. E tu, maialino biondo, ricorda ciò che ti ho detto, sì guarda ma non si tocca. È mia figlia, non provare neanche a pensare di fare cosacce con lei, hai capito porcellino?"

"Ascolta, mi dispiace per come si è comportato mio padre, spero che sia un caso isolato, ecco"

"Questo significa che non lo hai mai visto il sabato mattina"

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