Capitolo 27: I Know You Like (Pretty) Little Girls

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Erano passati due mesi ed era cambiato completamente tutto.

Io e Steve eravamo diventati inseparabili, e quasi non mi ricordavo neanche più di Bucky. Steve aveva un modo di fare molto particolare, era un gentiluomo sì, un vecchietto d'altri tempi si potrebbe definire... Ma quando era eccitato arrivava a dire e fare cose che nessuno potrebbe immaginare.

La sua voce era calda e sensuale, e ogni volta che voleva farlo iniziava a toccarmi dappertutto, specialmente il fondoschiena e le cosce. Era molto più perverso di quello che credevo, era comunque un soldato, però, e non scherzava quando spingeva, rischiava di farmi veramente del male. Ma non lo faceva. Negli ultimi due giorni eravamo soliti farlo lentamente, anche se bollenti come due vulcani.

~~~

Era tutto passato. Dopo due mesi era finalmente tutto passato. Il mio recupero delle attività fisiche era finito, mangiavo come una persona normale... Ma, c'era ancora un piccolo problema, gli psicofarmaci. Non che non li volessi prendere o altro, ma mi ero resa conto che potevo continuare la mia vita normalmente anche senza psicofarmaci. E riguardo a tutte le cazzate che avevo fatto in passato, ormai ci ridevo su, l'autoironia era la base del mio star bene. Ormai scherzavo anche sui miei problemi. Ero una persona completamente diversa.

Fui assunta di nuovo a lavorare per lo Shield, dopo i miei due mesi di pausa ero pronta a partire in giro per il mondo, di nuovo, tra nuove missioni e momenti di svago, con i miei vecchi e nuovi compagni di viaggio.

Steve sapeva che ero determinata a continuare il mio arruolamento allo Shield, e che ero determinata come non mai, e apprezzava ciò. Però mi disse anche che voleva passare molto più tempo con me.

Addirittura, un pomeriggio, quello prima di partire di nuovo, mi fermò di punto in bianco e mi abbracciò forte, come se non mi volesse lasciar andare "oh, Steve" mormorai, ricambiando l'abbraccio

"Fai attenzione" mi disse, staccandosi e asciugandosi una mini lacrima che stava scendendo dal suo occhio "non ti voglio perdere"

"Steve, non mi stai perdendo affatto. Starò via solo per un po'. Appena prenderò le ferie, giuro che le passerò con te"

"Kyle, non è questo il punto. Ti ho detto di fare attenzione, c'è gente molto più pericolosa di Quinn, qua fuori"

"Sarò con la mia squadra, non ti preoccupare" gli sorrisi, baciandolo delicatamente "adesso mi aiuti a fare le valigie?"

"Certo" sorrise dolcemente

~~~

Quel giorno passò velocemente con la compagnia di Steve. Mi svegliai con lui nel mio letto il mattino successivo, mi teneva stretta a lui, impedendomi di muovermi "Steve" mormorai, accarezzandogli la faccia "è ora"

"No" fu la sua risposta, seppellendo in volto nel mio seno "non fare il bambino, Stevie, o sarò costretta a tagliarti la barba"

La verità? Non lo avrei mai fatto, la sua barba era diventata leggermente più lunga in due mesi, e i suoi capelli erano cresciuti un bel po'. Il perchè? Io siero che lo aveva reso un super soldato. Sapevo che sarebbero ritornati in poco meno di due mesi, però il ragazzone con la barba, o meglio, il bambinone, lo adoravo molto più con che senza.

"Dai Stevie" dissi, scuotendolo, e cercando di staccarmi dalla sua morsa "sono le cinque, devo essere lì tra mezz'ora"

"Ci metti cinque minuti con l'ascensore, voglio stare con te un altro po'"

Riuscì a staccarmi dalla sua morsa e a mettere i piedi a terra "vorrei rimanere anche io con te un altro po', ma mi hanno arruolata di nuovo, non posso farmela sfuggire di nuovo"

Aprì l'armadio e presi la mia uniforme, poggiandola sul letto "mi vuoi accompagnare al Bus?"

"Detto così sembra che ti debba accompagnare a scuola. Mi fai sentire vecchio"

"Andiamo, so che ti piacciono le regazzine" scherzai, e lui arrossì "comunque, mi accompagni?"

"Certo"

~~~

Dopo venti minuti eravamo entrambi pronti, io nella mia divisa dello Shield e Steve vestito da Capitan America, e cazzo se era eccitante nella sua nuova divisa.

Aveva in mano il mio trolley, e io portavo sulle spalle uno zainetto. Entrammo nel Bus, che aveva la passerella ancora aperta, e fui accolta da Skye, che corse subito ad abbracciarmi "Kyle!" Urlò di felicità non appena mi vide "è da così tanto tempo che non ti vedo. Come va?"

" Me va tutto bene, a te invece?" Chiesi sorridendo

"Bene... Ti devo presentare una persona" mi disse con un sorriso a 32 denti "Lincoln!" Chiamò ad alta voce.

Vidi arrivare dalla porta che collegava da hall e il salone un ragazzo abbastanza alto, con capelli e barba bionda, occhi verdi e dal fisico slanciato "lui è Lincoln, il mio ragazzo"

Mi porse la mano e io la strinsi "piacere, Skylar. Fai parte del nuovo team?"

"Sì, Coulson mi ha arruolato da poco"

"Chi altro fa parte della nuova squadra?" chiesi curiosa a Skye

"Tanta gente nuova"

"Kyle" sentì la voce di Coulson in lontananza "che gradevole sorpresa, non pensavo accettassi. Sai, dopo Quinn avevo paura non volessi avere nulla a che fare con lo Shield"

"Come potrei? Siete come una seconda famiglia"

Mi abbracciò e poi si rivolse a Steve "Capitano, è sempre un piacere rivederla. Bella barba" scherzò

"Bella mano" disse rivolgendosi alla mano mozzata e sostituita con una meccanica "questo gioiellino sostituirà la mia mano" disse, sorridendo

Sentendo la mia voce arrivò anche Jemma, accompagnata da Leo, che per qualche motivo sembrava parecchio diverso rispetto a tre mesi prima. Lei corse subito ad abbracciarmi e a dirmi quanto le fossi mancata, mentre Fitz rimase alla porta, quasi non guardandomi affatto "che bello, sei ritornata!"

"Che ha Fitz?" chiesi subito, preoccupata dal suo atteggiamento

"Niente, perché?"

"No, niente. Curiosità" la rassicurai, poggiandole una mano sulla spalla "aspetta, ma lui è-" balbettò, puntando il dito verso Steve "lui è-"

 Curiosità" la rassicurai, poggiandole una mano sulla spalla "aspetta, ma lui è-" balbettò, puntando il dito verso Steve "lui è-"

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"Capitan America? Sì, lo sono" rispose lui, dopo un momento di distrazione

"Non ci posso credere, che ci fa qua?"

"Mi ha accompagnata" lui arrivò da dietro e mi poggiò le mani in vita, e approfittando della sua altezza poggiò la sua testa sui miei capelli, come per dire che ero solo sua e di nessun altro

"Beh, se siete tutti pronti io direi di partire" annunciò

Steve mi strinse ancora di più e mi girò verso di lui, immergendomi in un bacio d'addio appassionato. Tutti guardavano sbalorditi "mi mancherai da morire" mi sussurrò "ti amo"

"Ti amo anche io" dissi abbracciandolo più forte di prima.

Dopo di che lui si girò, uscendo dal ponte del Bus e facendo un saluto militare a tutti come si chiuse l'entrata

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