"L-lasciatemi s-sola" singhiozzai, cercando di asciugarmi le lacrime dalle guance, ma continuavano a scendere, sempre più spesse e sempre di più, fino a quando non riuscì neanche ad aprire gli occhi "ditemi che non..."
"Non ancora" disse Natasha "stiamo tutti sperando che accada qualcosa, un miracolo"
"Non può essere vero. M-mi ha detto che non sarebbe successo niente"
"Non poteva saperlo, Skylar. Una recluta lo ha colto di sorpresa, stava andando tutto alla perfezione. Ha colto di sorpresa anche me" disse, mostrandomi la gamba, aveva una fasciatura "a Steve non è andata altrettanto bene"
"Non può m-mo-morire. Dimmi che non morirà"
"Non ti posso promettere niente, Kyle. Quando il medico uscirà di lì potremo saperlo"
~~~
Aspettai seduta fuori dalla stanza di Steve per oltre cinque ore, sperando che uscisse quel dottore a dirmi che non era in pericolo. In effetti uscì, ma le notizie non erano buone "lei è?"
"Skylar Quinn, sono la sua ragazza. Come sta?"
"Il suo sterno è letteralmente inesistente e ha una clavicola fratturata a causa del proiettile. Abbiamo rimosso i proiettili e cercato di ricostruire lo sterno, ma..."
"Ma? Vada avanti"
"Ma non siamo riusciti a salvarlo. Il paziente è deceduto pochi minuti fa"
Sentì tutte le mie ossa sciogliersi, mi sedetti sulla sedia dietro di me incapace di rimanere in piedi. Era come se fosse morta anche una parte di me. Comprimendomi l'addome iniziai a gridare con tutto il dolore e la rabbia che avevo in corpo "STEVE"
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"STEVE" urlai, come sentì qualcuno aggrapparsi alle mie spalle per tenermi stretta "KYLE!" era la voce di mio padre, non Tony, Alexander
"Papà" lo abbracciai più forte che potevo
"Ho sentito di Steve, ho mollato tutto e sono arrivato qui. Ho incontrato Tony, mi ha detto che stai aspettando notizie da sette ore adesso"
"Io..."
"Ti ho trovata mentre stavi dormendo, non ti volevo disturbare, poi hai..."
"Stavo dormendo?"
"Hai avuto un incubo davvero brutto, hai iniziato a gridare"
Tirai un sospiro di sollievo come sentì che era solo un incubo, che Steve non era davvero morto, ma fatto sta che stavo ancora aspettando sue notizie
Il chirurgo uscì poco dopo dalla sala operatoria, togliendosi la mascherina dal viso "voi siete?"
"Sono Skylar Quinn, la sua ragazza e lui è il suocero"
"L'operazione è stata difficile, gli abbiamo dovuto ricostruire la clavicola e parte della scapola, e ricostruire interamente lo sterno e parte della trachea. Possiamo annunciare che il paziente non è più in pericolo di vita"
Sentì le mie ossa come gelatina, e tutto il mio corpo era come investito da un senso di calore "io... Grazie"
"È il nostro lavoro, non potevamo lasciar Captain America morire. Se vuole può entrare a visitarlo, solo una persona alla volta"
Annuì ed entrai nella stanza dov'era ricoverato "Steve, amore" dissi, come lo vidi collegato ad un respiratore e a delle flebo che lo mantenevano in vita
"Sono davvero tanto, tanto, tanto felice che tu sia vivo. Io non so veramente come avrei fatto senza di te al mio fianco. Anche se molto probabilmente non mi senti, voglio solo farti sapere che sei l'uomo più forte che io abbia mai conosciuto. Sono grata per tutto quello che fai e che hai fatto per me, ti amo, però... Non mollare, non ora, non posso perderti"
Mi avvicinai e poggia la testa sul cuscino, sentendo il suo respiro, canticchiando
If I knew it would be the last time
I would have broke my heart in two
Trying to save a part of youDon't wanna feel another touch
Don't wanna start another fire
Don't wanna know another kiss
No other name falling off my lipsI won't give my heart away
To another stranger
Or let another day begin
Won't even let the sunlight inI'll never love again
I don't wanna know this feeling, unless it's you and me
I don't wanna waste a momentAnd I don't wanna give somebody else the better part of me
I would rather wait for you"So già che se per caso ti perdessi io non amerò mai nessuno, Steve" lo baciai ancora, e ancora e ancora "non andare via" dissi, stringendogli la mano, che sembrava enorme paragonata alla mia
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Stone Cold ❆ || Marvel Universe ||
Romance-Odio tutto questo- la povera ragazza gridò camminando all'infuori della ringhiera, sentendo il vuoto sotto i suoi piedi, aprendo le braccia, mostrando gli avambracci martoriati da anni e anni di sofferenze. Pensava fosse finita, ma si sbagliava. U...