Mio padre, Tony, era un uomo molto pretenzioso, per tutta la mia infanzia ho visto di cosa era capace di fare la sua megalomania.
Voleva creare a tutti i costi qualcosa di indimenticabile e iconico a livelli molto superiori rispetto a quelli a cui ero abituata. Voleva dare vita ad un Tony Stark Jr. sotto forma di festività. Beh, la sua festività preferita, ovvero il Natale
Non avevo ben presente quanto gli costò creare qualcosa di così... Enorme. Basti solo dire che ha decorato COMPLETAMENTE la Stark Tower, con addobbi natalizi, e almeno un albero di 3 metri per ogni appartamento. Nel salone principale fece costruire un palco per un concerto di musica dal vivo, un bar con i migliori alcolici sul mercato, un albero più alto di due Thor, una tavolata che non sembrava finire mai e oltre duecento inviti scritti a mano. E indovinate a chi toccò scriverli tutti? Esatto, a me. Diede a ognuno di noi degli incarichi, ma, personalmente, sembravano tutti abbastanza sbilanciati.
Comunque, quella sera, aprendo la porta del mio appartamento trovai tre scatole, due scatole grandi e una molto più piccola. In cima ad esse vi era un bigliettino, scritto a mano. Le presi e le portai nel mio appartamento. Una volta entrata nel salone mi sedetti sul divano e aprì la lettera
Cara Skylar,
Voglio augurarti buone feste, e farti sapere quanto tu sia speciale per me. Questi sono dei piccoli pensieri che ho commissionato apposta per te.
Tanti saluti,
tuo padre
P.S: mi dispiace di non esserci per Natale.
La sua firma era alla fine della lettera, era di mio padre. Del mio vero padre, Alexander. Non avevo idea di cosa ci fosse, e sicuramente non mi aspettavo nulla di tutto ciò, era decisamente una sorpresa.
Decisi di aprire la scatola più grande. Aprì la confezione, che era di forma rettangolare, e bassa. Vidi un foglio traslucido, e togliendolo di mezzo rimasi a dir poco sbalordita. Portai le mani alla bocca quando vidi che erano un paio di tacchi. Ma non tacchi qualsiasi. Su un bigliettino c'era scritto Pleaser Flamingo 1020.
Erano di lattice, con i tacchi in legno laccato, lucido e nero. Erano alte 17 centimetri e mi arrivavano poco sopra la caviglia
Misi da parte i tacchi e aprì l'altra scatola, che era leggermente più piccola. Scartandola notai un'altra cosa incredibile. Era una scatola di Chanel. L'aprì di fretta e in furia, non avendo mai posseduto uno Chanel ero fomentata all'idea di vedere cosa diavolo c'era al suo interno.
Vidi della stoffa nera. La presi e realizzai che era un vestito, lungo fino al ginocchio, di cotone nero, accompagnato da una giacchetta del medesimo colore, ma con una trama leggermente diverso
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Stone Cold ❆ || Marvel Universe ||
Romance-Odio tutto questo- la povera ragazza gridò camminando all'infuori della ringhiera, sentendo il vuoto sotto i suoi piedi, aprendo le braccia, mostrando gli avambracci martoriati da anni e anni di sofferenze. Pensava fosse finita, ma si sbagliava. U...