Capitolo 39: Jealousy pt.2

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"Si può sapere che sta succedendo?" Nella stanza si poteva solo udire l'eco della voce di Steve, che era rimasto sconcertato dal vedere una vera e propria rissa tra me e Sharon Carter

"Chiedilo alla tua ragazza" disse, sistemandosi la giacca, notando che per sbaglio, o anche no, avevo bucato con le unghie "mi è saltata addosso come una pantera. Mi ha aggredita"

"È vero?" Chiese Steve, deluso

"Oh, per favore non fare la vittima, non funziona questa volta" la avvertì, come la vidi avvicinarsi a Steve "se qualcuno avesse sentito ciò che mi hai detto penso che darebbe a me la ragione"

Dopo si rivolse a Pietro e a Leo "voi sapete niente?"

"Siamo arrivati qui dopo aver sentito Sharon e Kyle discutere, ho sentito Sharon chiamare Kyle troietta e dopo non ci ho capito niente" Pietro ammise, facendo arrossire Sharon di vergogna "Sharon, ti sembra un atteggiamento adeguato?" Intervenne Coulson, il nuovo capo dello Shield "era un comportamento prevedibile da Kyle in quanto è più giovane, ma da te mi sorprende"

"Cosa riguardava la discussione?" Chiese Steve curioso

"Non ne voglio parlare" replicò Sharon, uscendo dalla stanza

Io corsi ad abbracciare Steve "Hey, cara, stai bene"

"Sì, tranquillo, solo... Stringimi"

~~~

Pietro stava quasi per partire con gli Avengers, però prima non poteva andarsene senza salutare il giovane scienziato "Leo" chiamò Pietro, abbracciandolo "è quasi ora"

"Fai a-attenzione, va bene?"

"Tranquillo, non mi accadrà nulla" cercò di tranquillizzarlo "comunque per fortuna che siamo intervenuti tra Carter e Kyle, si sarebbero uccise altrimenti"

"Kyle sembrava parecchio... A..."

"Arrabbiata. Anzi, era inferocita, forse ci si sente così quando si ama una persona"

"Perché dici forse?"

"Chissà, forse potrei avere anche io la stessa reazione se qualcuno ci provasse..."

"Con chi?" Sorrise, era curioso ma allo stesso tempo sapeva la risposta

"Con te, Leo" Pietro disse. Fitz non esitò a spingerlo a sè in un bacio, provando una sensazione che non provava da quando era insieme a Ward

"Pietro! Sbrigati stiamo partendo!" Wanda gridò dall'altra parte del terrazzo, ignorando tutto ciò che era appena successo

"Devo andare" disse, aggiustandosi lo zaino sulla spalla "ricorda che per me sei la persona che conta più di tutte adesso, e ti penserò anche in questi giorni, anche quando le cose si faranno difficili"

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"Devo andare" disse, aggiustandosi lo zaino sulla spalla "ricorda che per me sei la persona che conta più di tutte adesso, e ti penserò anche in questi giorni, anche quando le cose si faranno difficili"

La reazione di Fitz fu inaspettata, alcune lacrime iniziarono a scendergli giù dal viso, irrigandogli le guance, evidentemente non era abituato a ricevere dell'amore, delineato soprattutto dal fatto stesso che stava insieme a Grant, che non era risaputo per la sua dolcezza o il suo romanticismo "mi fai rimanere sempre senza parole" disse tra un singhiozzo e l'altro, abbracciandolo e respirando ancora un po' il suo odore

"Pensami anche te" scherzò Pietro

"Non ho mai smesso" Leo disse, voltandogli le spalle ma lasciandolo con un sorriso che si portò fin sul Quinjet e per tutto il viaggio

~~~

Nel mentre Kyle era davanti allo sportello del Quinjet, presa per mano con Steve, mentre si salutavano per l'ultima volta "fai attenzione, tesoro, mi raccomando"

"Kyle, lo sai che ho quasi 100 anni" scherzò il soldato

"Lo so, ma la prudenza non è mai troppa. Mi hanno avvertita della pericolosità della missione, se ti perdessi io..."

"Hey" disse, sollevandola il volto "non accadrà, non pensarlo neanche. Sei tu che mi mantieni in vita, finché ci sarai te io sarò vivo"

"Steve, non potevo chiedere niente di meglio. Sei il meglio"

"Al massimo se muoio potrai trovarti qualcuno più bello e più giovane"

"Non dirlo neanche per scherzo, Rogers, piuttosto che trovare qualcuno che non sia te mi farei squartare, sventrare ed impiccare" scherzò, ma in fondo sapeva che era così "io non saprei neanche se sarei più in grado di amare"

Lui scosse la testa "non ci pensiamo, okay? Pensa solo che tra due giorni io sarò qui, con te, a riempirti di baci e dell'amore che meriti, pensando solo a te"

"E Sharon?"

"Che si fotta!"

"Linguaggio!" Suggerì Pietro mentre stava arrivando con una faccia soddisfatta "felice di partire?"

"Felice di ritornare" rispose "Tony sta aspettando solo noi due"

Io capì che era il momento di lasciarlo andare, salutandola da lontano mentre le porte del Quinjet si chiudevano. Mi raggiunse Leo, anche lui come Pietro aveva una faccia soddisfatta "come mai tu e Pietro siete così felici?" chiesi curiosa

"Credo che la risposta si trovi da sola"

"No! Non dirmi che-"

"Lui mi ha detto che se qualcuno ci prova con me lui lo ammazza, e che non ha mai smesso di pensarmi, io ho pianto e... Niente, ci siamo baciati"

Abbracciai il giovane scienziato come segno di approvazione "sono contenta che tu sia felice, te lo meriti. Specialmente dopo quello che è successo nell'ultimo anno"

"Ward per me non esiste neanche, con Pietro ho capito che quello che provavo per lui era più come una sindrome di Stoccolma modificata, non era amore"

"Che ne dici di un drink per festeggiare?"

Lui sorrise e mi strinse il braccio intorno alla mia spalla, entrando all'interno della torre

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