-Perché?- esclama Ashton in tono leggermente più melodrammatico del dovuto nell'esatto momento in cui chiudo la porta di casa alle mie spalle.
-Perché ho fame- risponde ovvio Luke, mentre io mi dirigo in cucina dove i quattro stanno discutendo.
-E perché io ho voglia di soufflé al cioccolato- aggiunge Calum.
-Possiamo andarlo a comprare!- dice Clifford sul disperato.
-No, no, no, no- ripete Ashton, facendo avanti e indietro per la stanza e mettendosi le mani tra i suoi riccioli dello stesso colore del miele.
-Va tutto bene?- chiedo io, sedendomi sul bancone posizionato proprio al centro della sala.
-No, no, no, no.
-A quanto pare la situazione non è affatto cambiata rispetto all'anno scorso- commento, rivolgendomi a Calum che sbuffa continuando a scrivere la lista delle cose da comprare al supermarket, poggiandosi al bancone alla mia destra.
-Non può succedere di nuovo!- continua Ashton, che sembra stia per strapparsi i suoi capelli perfetti.
-Ash, va tutto bene, non perdere la calma- dice Michael, stravaccato su una sedia e intento a controllare il cellulare.
-Calma! Cos'è la calma? Non sono calmo da quando ho cinque anni come minimo e non ho nessuna intenzione di esserlo adesso!
-Perché è così agitato?- sussurro al mio amico, ma Calum non fa in tempo a rispondermi che Ashton inizia ad urlare.
-IO NON SONO AGITATO!
-Okay, allora io vado nella mia stanza a sistemare le mie cose, mentre voi... mentre voi continuate a fare quello che stavate facendo- annuncio scendendo dal bancone, mentre Luke, seduto sullo sgabello, mi guarda inarcando un sopracciglio.
-No, signorina!- esclama per la seconda volta nel giro di un'ora Hood, puntandomi contro un mestolo- Adesso prendi per mano questi due idioti- indica Michael ed Ashton- e vai a comprare ciò che è scritto sulla lista!
-Non sono sicura che ne abbiano voglia- dico guardando leggermente spaventata Ashton, che si è letteralmente buttato a terra e sta continuando a torturarsi i capelli urlando strani versi.
Nel frattempo Hood si è avvicinato a me e mi ha dato una banconota da venti dollari e la lista, Clifford si è gettato ai piedi dell'amico cercando invano di farlo alzare ed Hemmings... Hemmings è ancora seduto e sta guardando divertito la scena.
In realtà, indossa ancora il suo ambiguo costume e il suo gonfiabile è nello sgabello accanto a lui, perciò non dovrebbe essere lui a ridere.
Forse riderei io, se non fossi così sconcertata.
Nonostante debba essere abituata a questo genere di cose, mi stupisco ogni volta.
Infatti mi coglie di sorpresa -nonostante non sia la prima volta- il fatto che Ashton abbia appena gattonato verso di me e si sia gettato ai miei piedi.
-Ti prego, ti prego, almeno tu- mi supplica, fingendo un pianto disperato.
-Che c'è, Ash?- chiedo abbassandomi, con un tono inaspettatamente dolce.
-Non mi portare al supermarket.
-Posso anche andarci da sola- sussurro nello stesso momento in cui Luke e Calum urlano no all'unisono, probabilmente vogliono liberarsi di Ashton in questo suo momento poco virile.
-No Beth, non andare neanche tu- continua a piagnucolare, mentre Clifford, di nuovo stravaccato, continua a guardare il suo cellulare, con uno sguardo fin troppo emozionato.
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Drowned in the lake // Luke Hemmings
Fanfiction[COMPLETATA] -Regola numero 1: mai dare troppa confidenza a chi indossa gonfiabili a forma di papera per un viaggio in treno- dico dopo due sonori sbuffi da parte del biondo accanto a me. -E' per una scommessa, di solito non vado in giro conciato co...