Capitolo 2

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"Eih dolcezza, gli allenamenti delle cheerleaders sono nell'altra palestra."

Osservò il biondino che le aveva appena rivolto la parola. Ma che voleva quello?

"Non mi sono sbagliata. Allora quando si comincia?"

"Quindi tu vorresti giocare con noi?"

La banda di trogloditi si mise a ridere facendola imbestialire.

Ashton la prese per un braccio e la trascinò lontano dai trogloditi prima che lei potesse commettere un omicidio.

"Charlie te l'ho detto che questa è una pessima idea. Non ti prenderanno mai sul serio."

"Questo lo vedremo."

"Cos'è questo trambusto."

Tutto diventò improvvisamente silenzioso quando entrò in palestra un uomo di mezza età con i capelli brizzolati e un fischietto appeso al collo.

Sicuramente il coach.

"Charlie lui è il coach."-mi sussurrò Ashton confermando la mia teoria.

"Ragazza ti sei persa? Gli allenamenti delle cheerleaders sono qui affianco."

"Coach voglio fare il provino per entrare nella squadra."

Il coach cominciò a ridere e la sua risata echeggiò per tutta la palestra.

Sentì che quella sera qualcuno sarebbe tornato con un braccio rotto.

"Guarda che noi prendiamo sul serio il basket. Odio quando le persone prendono in giro questo sport. Per me e i ragazzi il basket è come una bibbia."

"Quest'ultima cosa che ha detto è parecchio strana ma io sono qui per giocare quindi mi fa fare questo provino o no?"

"Mi piaci. Queste mezze calzette non si azzarderebbero mai a rispondermi. Fammi vedere cosa sai fare."

Prese un pallone e tirò , segnando un canestro da tre punti.

"Niente male ma devi riuscire a farne altri."

E fece la stessa cosa con i nove palloni consecutivi lasciando sorpresi i ragazzi e soprattutto il coach.

"Questa può essere solo fortuna."

Il biondino la stava facendo facendo incazzare.

"Dieci canestri di fila non possono essere un caso."

"Facciamo che ti faccio fare questa priva e a fine allenamento ti dirò se sei dentro o fuori."

"Ok Coach non la deluderò."
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A fine allenamento si sdraiarono per terra sfiniti.

Gli allenamenti erano più duri di quanto pensasse, ammise.

Ma sicuramente se la cavava meglio di quei ragazzi che erano morti dopo aver fatto solo 100 addominali. E io lei ne aveva fatti ben 300.

"Bel allenamento ragazzi ma dobbiamo fare più allenamento fisico siete fuori forma."

In risposta ricevette dei grugniti.

"Williams."

"Si?"

Il suo cuore cominciò a battere a mille.

"Sei dentro."

Cacciò un urlo e abbracciò Ashton non curandomi del fatto che lui fosse sudato marcio.

"Ma non può, è una ragazza!"

Il biondino di prima, che scoprì chiamarsi Ryan la guardò male.

"Ciao nuovo compagno di squadra, ci vediamo domani."

E detto quello si diresse verso le docce con un sorrisetto compiaciuto stampato in faccia.

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