Capitolo 5

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Tirò fuori il libro di biologia e lo mise nello zaino.

L'anta del suo armadietto venne chiusa con violenza rischiando di spappolarle le dita.

Fortunatamente aveva i riflessi il pronti.

"Sei matta? Avresti potuto rompermi le dita."

Betty la osservò con un sopracciglio alzato, circondata dal suo piccolo gruppetto di schiavette, tra le cui presenti c'erano Cassie,la ragazza che aveva accidentalmente colpito l'altro giorno in mensa.

Aveva ancora un livido violaceo sul mento.

Ops.

"Senti razza di maschio mancato stai lontana da mia cugina."

"Ok. Tanto non era mia attenzione avere qualsiasi tipo di contatto con voi."

"Che cosa vuoi dire?"

"Non voglio a che fare con delle stronzette come voi che pensano solo a criticare gli altri e a fare le altezzose trattando le altre persone come spazzatura. Sto bene così, grazie."

Detto questo alzò i tacchi (letteralmente) e se ne andò.

"Charlotte non è finita qui."

"Per me si."

"Ma che è appena successo?"

"Non lo so nemmeno io."

Ashton le circondò le spalle con un braccio e insieme attraversarono la calca si studenti che si formava ogni mattina prima delle lezioni nei corridoi.

"Allora mi fai conoscere la mia futura amica?"

"Questa affermazione è parecchio inquietante ma faccio finta di non aver mai sentito niente."

"Allora me la presenti?"

"Aspetta tigre, la vedrai dopo a pranzo, ora andiamo a lezione. La cultura è importante."

"Stai zitto e cammina."
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"Non ci capisco niente. Che cosa è questa x?"

"La x rappresenta l'incognita. Tu devi eseguire la proporzione per sapere il suo valore."

"Io e la matematica non andremo mai d'accordo, mai."

Si guardò intorno per vedere se ci fosse qualche traccia di Michael e della sua ragazza ma di loro neanche l'ombra.

In tutto questo Betty le lanciava sguardi di fuoco.

Ma cosa le aveva mai fatto di male?

Ok...ripensandoci forse non avrebbe mai dovuto darle della stronzetta ma non era riuscita a trattenersi: dopotutto c'è libertà di opinione e di parola in questo mondo.

E poi non credeva di essere l'unica a pensare queste cose.

"Ciao ragazzi lei è Ashley."

Micheal finalmente si degnò di fare la sua presenza. Con lui c'era una ragazza bassa e mora. Sembrava simpatica.

"Ciao Charlie. Ashton e Michael mi hanno parlato di te. Posso chiamarti Charlie, vero?"

Aveva detto tutto così velocemente che a stento era riuscita a starle dietro.

"Certo."

"Ashton mi ha spiegato la gravità della situazione. Per tua fortuna ci sono io ad aiutarti."

"Ok..."

"Oggi pomeriggio verrò a casa tua e cominceremo il lavoro oggi pomeriggio. So già l'indirizzo. Ci vediamo dopo."

Le lasciò un bacio sulla guancia e scappò via.

"Cosa è appena successo?"

"Questa è Ashley. Iperattiva e imprevedibile."

"Ecco perché mi piace, non sai mai cosa aspettarti."
Era sicura di aver appena trovato una nuova otp.

Spazio autrice

Nel prossimo capitolo ci sarà l'arrivo di un personaggio importante.

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