Capitolo 6

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Oltre ad essersi auto-invitata a casa sua , stava svaligiato il suo guardaroba, gettando a destra e manca i suoi poveri vestiti.

E Charlie non poteva fare a meno di guardare allibita lo scenario che le si stava presentando davanti.

"Nel tuo armadio non c'è una cosa decente. È tutto da buttare."

"Eih le mie maglie autografate non si toccano."

"Intendi queste?"

Afferrò una maglia blu con cui scritto il numero 32 e in basso un autografo ancora nitido.

"Ma cos'è questa puzza?"

Annusò la maglia per poi buttarla il più lontano possibile da lei, trattenendo a malapena i conati di vomito.

"Mi sento male."

Teneva una mano sulla bocca e Charlie cominciò a temere che lei potesse vomitare sul suo tappeto.

"Prima di tutto non vomitare sul mio tappeto e secondo questo ho l'odore della vittoria. Non senti?"

"Come minimo la devi bruciare e lo stesso le altre magliette."

"Queste maglie hanno un estremo valore. Non le brucio punto e basta."

"Basta chele tieni lontano da me. Per poco non ci ho rimesso la pelle."

"Non fare la melodrammatica. Ora qual è il prossimo passo."

"Shopping!"
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Dopo averla trascinata dentro l'ennesimo negozio si trovo in camerino a provare nuovi reggiseni in pizzo perché quelli sportivi erano considerati da lei bestie di satana.

Ed Ashley era scomparsa.

"Ashley che ne pensi di questo?"

Uscì dal camerino ma di lei non c'era nessuna traccia.

"Ti sta bene."

Un ragazzo biondo con il ciuffo all'insù la stava intensamente: dopo un paio di secondi realizzò di essere in reggiseno davanti ad un maschio.

"Oh cacchio."

Ritornò nel suo camerino e indossò la maglietta.

"Scusa non volevo essere invadente ma quando vedo una ragazza in reggiseno è sempre in altre circostanze. Sono Luke, comunque."

"Charlotte."

Questo ragazzo non le andava a genio.

"Charlotte eccomi. Stavo facendo una chiamata e mi sono persa a chiacchierare. Su fammi vedere questo reggiseno."

"Vieni in camerino."

"Due ragazze in camerino? Devo pensare male?"

"Va via delinquente."

Ashley cominciò a colpirlo con la borsa e Charlie scoppiò a ridere.

"Ciao Charlotte."

Dopo averla salutata Luke se la diede a gambe.

"Conosci quella bestia di satana?"

"No."

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