Capitolo 30

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Era arrivato il compleanno di Charlie.

Alla festa sembravano divertirsi tutti, tranne Michael, che se ne stava seduto su una poltroncina in angolo della sala.

Aveva rifiutato le pretese dei suoi amici di andare a ballare e di 'divertirsi'.

Non aveva per niente voglia di festeggiare.

Fece ruotare lo sguardo sugli invitati e notò Ashley seduta ad un tavolo, poco distante da dove si trovava lui.

Come prima reazione si chinò, provando a nascondersi dietro ad un ragazzo, ma il suo scudo-umano continuava a muoversi facendo saltare la sua copertura.

Quando ebbe capito che il suo comportamento era solo ridico decise di prendere l'iniziativa e di andare da lei.

"Ciao Ashley."

Lei non disse niente. Lo prese per il polso e lo trascinò fuori dalla sala.

"Ma che hai fatto! Sembri un cadavere...ma mangi? Sembra che hai fatto la liposuzione."

"La smetti di fare la carina e inizi a trattarmi come merito ovvero come una merda."

"Ammetto di voler colpirti ripetutamente."

Non fece in tempo a registrare la frase che Ashely gli tirò un pugno facendolo cadere a terra.

Lei si prese la mano e la massaggiò per il dolore. Aveva le nocche leggermente sbucciate e arrossate.

Michael si portò il dito al labbro ed esso si tinse di rosso. Aveva il labbro spaccata che perdeva sangue.

"Ammeto di essermelo meritato."

"Tu dici? Mi hai messo incinta e non ti sei fatto sentire per settimane! Sei un coglioni, Michael."

"Lo so."

Prese la sua mano e le posò un delicato bacio sulle nocche arrossate, non curate del dolore al labbro.

"Mi sono comportato da stronzo e non merito il tuo perdono ma sono pronto a prendere le mie responsabilità."

"Potrei prendere in considerazione di perdonarti visto che ti amo troppo per lasciarti andare e poi adesso che sei dimagrito e con quel labbro spaccato sembri un di quei Bad boy che piacciono tanto alle ragazze..."

"Quindi mi perdoni?"

"Va bene."

"Ne sono contento perché mi è venuta un'idea sensazionale-"

"Se è maschio non chiameremo nostro figlio Michael Junior."

"Ma io la trovo un'idea fantastica."

"Non lo faremo. E non si discute."

"Sono già gli ormoni da donna incinta?"

"Ma sei cretino?! Adesso torniamo dentro e stai zitto."

"Va bene, mamma."

Ashley gli mollò una sberla sulla nuca e mano nella mano tornarono alla festa.

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