Capitolo 4

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Completò l'ennesimo passaggio per poi sdraiarsi a terra cercando di riprendere fiato.

Venne costretta a rialzarsi di subito dopo a causa delle grida del coach Diaz.

"Williams hai voluto la bicicletta ora pedali. Su vatti a sedere con i ragazzi. Cinque minuti di pausa per tutti, non un minuto di più."

I suoi piedi, come il resto del suo corpo, stavano chiedendo pietà. E scommetteva che valeva la stessa cosa per i ragazzi.

Cominciò a parlare con Ashton ma venne subito fermata dal coach.

"Williams non ti fa mai male la lingua?"

"Mai coach."

"Bene. Alzate le chiappe e mettetevi a lavoro. La palla non va a canestro da sola."
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"Ashton?"

"Che c'è?"

Charlie si sistemò meglio sul divano mentre Ashton arraffò una manciata di patatine al formaggio.

"Penso che dovrei trovarmi un'amica."

"Perché?"

"Sento la mancanza di una figura femminile. Ho bisogno di qualcuno con cui parlare di cose da ragazze."

"Hai me."

Ashton fece gli occhi da cucciolo e a quella scena Charlie non poté non provare tenerezza.

"Con cose da ragazza intendo andare a fare shopping, uscire, parlare di ragazzi."

"Ma puoi fare queste attività con me. Io e te siamo migliori amici da una vita, siamo inseparabili."

"Le ragazze parlano anche di altre cose da ragazze come la ceretta, i reggiseni, i trucchi e cose varie."

"Ne sei sicura? Molto meglio parlare di basket."

"Diciamo che ho perso molta femminilità a forza di stare con i ragazzi."

"Perché lo credi?"

"Basta guardarmi. Nel mio armadio ci sono solo magliette di vecchie band, maglie di famosi giocatori di basket, tute e jeans larghi. In poche parole l'abbigliamento di un ragazzo."

"No, i maschi hanno più stile."

Ashton si pappò un'altra manciata di patatine non curante dell'affermazione che aveva appena fatto.

"Grazie Ashton per l'appoggio."

"Di niente."

"Invece di ingurgitare patatine e l'altra schifezze come se non ci fosse un domani renditi utile e aiutami a trovare un'amica."

"Domani ti posso far conoscere la ragazza di Michael. Sembra simpatica."

"Michael ha una ragazza? Come è possibile?"

"Non lo so nemmeno io."

"Ma ora parliamo di cose serie...Cosa guardiamo?"

"È il tuo turno, purtroppo."

"È uscito da poco un film su Netflix e tutti ne vanno pazzi. Si chiama 'Tutte le volte che ho scritto ti amo'. Sembra carino."

"Sarà sicuramente uno di quei film sdolcinati da ragazze che fanno venire il volta stomaco."

"È il mio turno e si guarda questo."

Nonostante lo sbuffo di disapprovazione di Ashton fece partire il film.

Conoscendo Ashton sapeva che a fine film sarebbe ritrovato con una scatola di fazzoletti in mano a piangere come una ragazzina.

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