Capitolo 21

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Michael aspirò la bibita con la cannoccia facendo rumore e tutti si voltarono a guardarlo.

Alzò le mani in segno di resa e continuò a bere.

Che causa persa.

Ashton si portò una patatina alla bocca guardando Charlie e Tyler che amoreggiavano.

Avevano il sorriso da ebete ed erano così dolci da far venire le carie.

Ashton sperò di non avere quel sorrisetto da fesso ogni volta che era con Luke.

Ash finí di bere e si alzò. Aveva voglia di sgranchirsi le gambe.

"Ash dove vai?"

"Vado a fare un giro."

Senza sentire repliche uscì dalla mensa scolastica. Aveva bisogno di prendere un po' d'aria e schiarirsi le idee.

Il corridoio era stranamente vuoto.

L'unico rumore presente erano le scarpe di Ashton che sbattevano per terra ad ogni passo.

Teneva lo sguardo basso e si guardava le punte dei piedi. Si fermò quando nella sua visuale entrano un paio di nike.

Di fronte a lui tre ragazzi gli sbaravvano la strada.

Si girò e si trovò altri cinque ragazzi alle spalle. Era circondato.

Sulle loro giacche campeggiava lo stemma dei Bulldogs.

Cazzo.

"Buon pomeriggio ragazzi, c'è qualcosa che non va?"

I ragazzi si limitarono a guardarlo.

Dalla massa emerse Luke e lo guardava: aveva uno sguardo glaciale.

"Luke che sta succedendo?"

"Mitchell conosci questo pivello?"

"No. D'altronde chi non mi conosce? Io sono Luke Mitchell.

I suoi compagni risero.

Ed Ashton era estremamente confuso.

"Che sta succedendo?"

Un ragazzo tirò fuori un bicchierone e lo passò a Luke.

"Ti diamo l'onore Mitchell. Dimostra di essere un Bulldog."

Luke prese in mano il bicchiere.

Mimò un 'scusa' con le labbra e lanciò il contenuto nel bicchiere in faccia ad Ashton.

La sostanza viscida gli finì nei capelli e dentro la maglia.

Si piegò in due, urlando.

Gli occhi gli bruciavano, sembrava stessero andando a fuoco.

I suoi amici accorsero ad aiutarlo, richiamati dalle urla.

"Ashton chi è stato?!"

"I Bulldogs...mi hanno accerchiato e..."

Non riuscì a continuare. Il pensierio di quello che Luke gli aveva fatto lo faceva a pezzi.

"Ti fa molto male?"

"Non vedo niente."

"Come?!"

Grazie all'aiuto dri suoi compagni riuscì a raggiungere l'infermeria.

Di una cosa era certo: si sarebbe vendicato.

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