3 *Sarò cenerentola quando tu sarai Josh Hutcherson*

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"Hai gli occhi più verdi della sensimilla
girati e guarda me
lasci una scia di peccato e vaniglia
come da un narghilè"

(Bandita, Jake La Furia)

Qualcuno bussa alla mia porta.

«Scarlett, sei pronta?» mi chiede Aiden.

Mi guardo allo specchio. Ho messo solo un paio di Jeans neri a vita alta e una camicetta bianca. Non so come dovrei vestirmi perché non so dove andremo fuori a mangiare. Un ristorante normale o uno che solo i ricchi possono permettersi? In qualunque caso non mi importa. Non voglio certo rovinarmi la vita solo per piacere agli altri. Non piacerò mai agli altri. Non piacerò mai a nessuno, in fondo non piacevo neanche a lui. Nick perché l'hai fatto? Mi salgono le lacrime agli occhi. Ma non piango. È da quando è morta mamma che non piango e non ne capisco il motivo. Prima ero una frignona, piangevo per motivi patetici mentre adesso che ho un motivo vero per piangere non riesco.

«Scarlett, ci sei o ti sei addormentata?» ridacchia Aiden.

«Ora scendo»

«Okay, ti aspettiamo in macchina»

Sbatto velocemente le ciglia per far scomparire gli occhi lucidi e mi fermo ad osservare il colore dei miei occhi. È un blu mare. È il blu dei suoi occhi, ecco perché da quando è morta mamma non sopporto guardarmi. Almeno ho i capelli castano di mamma, non ce l'avrei mai fatta a guardarmi allo specchio se avessi avuto anche i suoi capelli biondi.

Prendo il telefono e lo infilo in tasca per poi scendere giù. È da un po' che non ricevo più chiamate da amici e li capisco. Ormai si saranno stufati di me. Li ho ignorati e mi dispiace, ma non voglio più avere niente a che fare con il passato. Sono proprio un disastro di amica, lo so.

Appena esco di casa non so dove andare. Mi sento spaesata, ma poi un clacson attira la mia attenzione. Un macchinone nero si trova a qualche metro dalla casa. Non mi muovo di un millimetro. Non conosco quella macchina.
Un finestrino si abbassa mostrandomi la testa di Megan.

« Scarlett, sali su» dopo queste parole le mie gambe si muovono da sole verso la macchina.

«Non sapevo fosse vostra... prima siete venuti con un'altra macchina» affermo.

«Prima non eravamo in sei persone» afferma Tom ovvio facendo l'occhiolino.

Aiden avrà preso da lui? Appena apro la portiera mi accorgo che la macchina ha sette posti: il posto di chi guida, il passeggero, tre dietro e altri due più dietro. Gli unici liberi sono questi due.

Aly si alza subito trascinando il suo sedile in avanti permettendomi di sedermi in uno dei due posti e quasi penso mi lasci lì dietro da sola, quando in realtà si affianca a me e la macchina parte.

Ci mettiamo poco per arrivare al ristorante. Durante tutto il tragitto parlano tutti felicemente come ci si aspetta da una famiglia perfetta. Tutto ciò mi fa capire la cruda realtà. Loro non sono la mia famiglia. Io non ho una famiglia. Quella che definivo la mia famiglia è svanita nel nulla.

Scendiamo tutti e solo adesso mi accorgo di quanto siano eleganti. Megan e Aly hanno persino un vestito. Io, invece, vicino a loro sembro una barbona.

«Non sapevo di dover vestirmi in modo elegante» sussurro ad Aly.

Lei di rimando mi lancia un'occhiata «Non volevo metterti a disagio... so che non ami molto i vestiti»

Mentre lo dice entriamo nel ristorante. Superiamo una porta di vetro che ci porta ad un bancone in cui incontriamo un cameriere, il quale ci porta verso il nostro tavolo.

FIDATI DI ME ✯Completa✯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora