10 *Sto testando il pavimento, dici che cede facilmente?*

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Ovviamente, Aly mi ha fatto il terzo grado, ha voluto sapere ogni dettaglio e non appena sono arrivata a raccontargli della vernice ho notato che ci è rimasta male. A quanto pare pensava che arredandomi la stanza in quel modo avesse avuto l'idea più geniale del mondo. Mi sento quasi in colpa. Quasi.

Lei non ha passato quello che ho passato io. Lei non ha visto quello che ho visto io tra quelle quattro mura.

Alla fine mi sono scusata dicendo che avevo voglia di cambiamento e che non mi sarebbe dispiaciuto per niente ridipingere la stanza. Sarà davvero divertente, già lo so. Infondo, mi serve un po' di svago,no?

Poi, ognuna è andata nella sua stanza a studiare. Dato che ho iniziato l'anno in ritardo devo recuperare tutto ciò che mi sono persa, ma questo non mi preoccupa, sono alquanto brava a scuola e molte cose le avevo già fatte nell'altra, perciò mi tocca solo ripassarle.

Qualcuno bussa nella mia porta, distraendomi dai miei studi.

«Scarlett, è pronto da mangiare» mi avvisa Alex da dietro la porta.

Al suono della parola "mangiare" il mio stomaco brontola. Ormai ha vita propria.

«Okay, arrivo subito» ribatto scendendo dal letto.

Appena apro la porta, non trovo nessuno ad aspettarmi. Che strano Alex! È il membro della famiglia con cui parlo di meno, non so se sia timido o se semplicemente non mi voglia qui.

Scendo le scale per trovare tutti già seduti a tavola. Non avevo neanche sentito arrivare i miei zii da lavoro. Dovevo essere proprio concentrata.

Mentre mi siedo di fianco ad Aly, il mio sguardo si sofferma sull'ora. Sono le nove di sera. Non mi sono neanche accorta che fosse così tardi.

Saluto gli zii per poi concentrarmi sul cibo. C'è una teglia di lasagne al centro del tavolo, intorno ad essa ci sono diversi contorni di verdure: un po' di lattuga, insalata gentile, un' insalata con pomodorini e mozzarella. Sembra tutto molto buono.

Loro mi salutano di rimando.

«Avete visto com'è educata, ragazzi? Prendete esempio da lei. Voi non mi salutate mai la sera» gli rimprovera lei.

Oh No. Non va proprio bene. Non voglio diventare argomento di litigio.

«Ne basta una di persona educata in casa» afferma Aiden facendo l'occhiolino alla zia.

«È solo il primo giorno, vedremo se ti saluterà tutti i giorni. Noi ormai siamo così abituati a vederti che è sottinteso il saluto» dice Alex indifferente.

In realtà continuerò a salutarli tutti i giorni. Non per ripicca al suo commento, ma perché mio papà era molto severo e certe cose le esigeva senza dirle apertamente. Mi ricordo ancora quando appena ritornata da scuola mi sgridava perché mi fiondavo a cambiarmi senza salutarlo o se la mattina essendo troppo assonnata non gli davo il buongiorno, dicendomi sempre "Non è da signorine fare la maleducata!". Non dimenticherò mai le sue parole, sono incise con un pennarello indelebile nella mia mente.

«Com'è andata la prima giornata? Ti sei trovata bene? Hai già conosciuto qualcuno?» Parte a raffica Megan cambiando discorso.

"Non hanno litigato" è l'unica cosa a cui penso. A casa qualsiasi cosa dava origine a un litigio.

«Bene» mi limito a rispondere dopo aver mandato giù il primo boccone.

Ma che delizia! Emetto un gemito di apprezzamento.

«Ti piace, Scarlett? L'ha cucinato Alex» mi informa Tom.

«Esatto, dato che noi torniamo da lavoro sempre tardissimo, lui ha imparato a cucinare per tutti. Infatti, se ci hai fatto caso siamo appena tornati e non potevamo cucinare noi.» continua Megan con ammirazione verso il figlio maggiore.

FIDATI DI ME ✯Completa✯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora