Is it easier to stay? Is it easier to go?
(Easier, 5sos)
N.B. ve la consiglio, io sono in fissa *o*
«Scarlett, vieni qui, c'è un'emergenza!» sento gridare Aly dallo stipite della porta della cucina. E in tutto ciò sta muovendo le braccia a destra e a sinistra quasi fosse un naufrago che sta cercando di attirare l'attenzione di una nave o un aereo in lontananza.
Questa volta cosa avrà combinato?
Cambio traiettoria, dirigendomi verso di lei.
«Qual è il problema?» le domando incrociando le braccia al petto.
«Lydia.»
Un nome, mille emozioni. Emozioni negative, che sia chiaro.
«Cos'ha fatto?» chiedo irrigidendo la mandibola.
Se ha osato fare uno dei suoi scherzi, io, io...
«È ubriaca marcia.» risponde.
Cosa?
«E quindi?» le domando.
Non mi interessa se è ubriaca, anzi non so neanche perché l'abbiano invitata, sempre se lo hanno fatto. Vi ricordate lo scherzo che le abbiamo fatto noi? Be', alla fine se ne sono accorte, non so come, ma ci hanno sgamate, perciò durante questa settimana è nata una vera e propria guerra di scherzi. Loro mi hanno colorato l'armadietto di arancione, scrivendoci su "assassina", mentre noi abbiamo rigato la macchina sia di Ella che di Lydia. Poi loro mi hanno sabotato la gara di atletica, svitando i blocchi di partenza, facendomi quasi inciampare al fischio di inizio. Noi invece abbiamo rubato le loro divise da cheerleader e le abbiamo lavate a temperatura alta per molto tempo facendole restringere così tanto che andavano bene solo ai bambini, ma dovevano averne delle altre dato che oggi le indossavano.
«Non hai capito. Tua cugina si trova sopra al tavolo dove di solito noi – quindi anche tu- facciamo colazione e sta intrattenendo il pubblico con un vero e proprio spogliarello.» commenta agitata.
«E quindi?» continuo impassibile.
So di sembrare insensibile, ma lei mi ha delusa. Tanto. Mi ha fatto così tante cattiverie nel giro di queste due settimane, che non ho neanche voglia di vederla in faccia, almeno non qui, a casa.
«Lo so che sei arrabbiata con lei, e lo so che io in primis ti istigo a vendicarti di lei, ma c'è un limite a tutto. E poi, noi non siamo come lei, noi siamo superiori.» afferma Aly questa volta con voce calma. Ed è davvero strano vederla discutere con me sul destino di Lydia, con lei che sta dalla sua parte.
Sbuffo. Okay, forse ha ragione. Noi siamo superiori. Io sono superiore.
«Dove sono le sue amichette nel momento di bisogno?» domando contrariata mentre la supero per entrare in cucina.
«Non lo so. L'unica persona che è rimasta è...»
«Luna?» finisco la sua frase.
La scena che mi trovo davanti è Lydia con dei trampoli al posto dei tacchi -metaforicamente parlando- senza maglietta e con le dita che gingillano con la cerniera della gonna di pelle. Ha i capelli rossi arruffati e il rossetto leggermente sbavato. Al suo fianco si trova Luna, la ragazza che abbiamo incontrato questo pomeriggio, la quale sembra molto sobria al contrario di mia cugina.
«Sì, lei. Comunque dobbiamo trovare un modo per far scendere Lydia dal tavolo senza spezzarle l'osso del collo. Prima ho provato ad aiutarla, ma se n'è uscita fuori con qualcosa del tipo "Non ti sei divertita abbastanza con Scarlett nel programmare quelli stupidi scherzi, ora lasciami stare", quindi non credo sarà un'impresa semplice.» afferma facendo una smorfia.
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FIDATI DI ME ✯Completa✯
Teen FictionDopo la morte di sua madre, a soli diciassette anni, Scarlett è costretta ad andare a vivere con i suoi zii a Charlotte in North Carolina. Un bel cambiamento rispetto alla sua precedente vita a York. Scarlett sta scappando dal suo passato doloroso a...