46 *Basta, ti lascio*

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«Shouldn't be with ya, guess I'm a quitter While you're out there drinkin', I'm just here thinkin'» passo il mocio sotto la scrivania, mentre con una mano afferro il telefono nella tasca del grembiule per poter alzare il volume.

Questa canzone è una droga. Riesce a far ballare anche un pezzo di legno come me…

«'Bout where I should've been I've been lonely, mm, ah, yeah» continuo a cantare a squarciagola mentre riposiziono il telefono sul taschino anteriore del grembiule. Sì, proprio grembiule.

Quando faccio le faccende di casa mi vesto comodamente con dei leggins neri non forniti di tasche e magliette vecchie e specialmente quando inizio ad usare l'aspirapolvere o a lavare per terra per poter ascoltare la musica con le cuffiette in modo da non infastidire nessuno, indosso il grembiule per poter usufruire del taschino anteriore. Purtroppo sono troppo povera per permettermi delle airpods. 
Eh già, almeno sono una ragazza creativa. Ma soprattutto povera...

Ebbene sì, oggi mi sono svegliata nel verso giusto quindi mi sono messa a ripulire una volta per tutte la mia cameretta.

Non ci crede nessuno, mia cara…

Okay, forse ha contribuito anche il fatto che preferisco fare le faccende di casa che studiare e, soprattutto, sono rimasta a casa da sola, quindi oltre a non avere gente con cui socializzare, nessuno può assistere a questo spettacolo imbarazzante. In aggiunta al fatto di non avere la voce di un usignolo, quando ballo sembra che abbia degli spasmi… che dire, la musica non fa proprio parte del mio DNA.

«La-la-la-la, la-la-la-la» sposto la sedia di lato per passare il mocio per poi riposizionarla al suo posto. «Lonely» mi fermo per usare il manico come microfono e sussurrare «I'm a lonely bitch»

«La-la-la-la, la-la-la-la» inizio a sculettare come una deficiente «Lonely» inizio a fare la camminata all'indietro di Michael Jackson, o meglio dire, ci provo « Supalonl-» mi volto all'ultimo per inzuppare e strizzare la testa del mocio nel carrello apposito «lyyyyy» la mia voce si alza di un'ottava dallo spavento, mentre per sbaglio appoggio il piede sulla parte bagnata del pavimento e per poco non capitombolo per terra. 

Infatti, fortunatamente all'ultimo riesco a stabilizzarmi trovando l'equilibrio. Dunque, una volta certa di essere salva punto i miei occhi furiosi sulla figura appoggiata sulla porta intenta a fissarmi con aria divertita.

Josh.

La mia espressione sembra divertirlo di più dato che il suo sorriso si estende fino a mordersi il labbro per contenersi, mentre i suoi occhi scivolano spudoratamente su tutto il mio corpo.

«Mi hai spaventata, brutto Frollò che non sei altro» gli urlo contro cercando di usare il miglior accento francese possibile per pronunciare il cognome di quel vecchiaccio.

Riesco persino ad immaginarmi Esmeralda e Quasimodo battermi il cinque per l'enorme offesa.

Ma Joshi sembra non captare l'insulto. Cosa che mi fa irritare di più. 

«Ma ti pare il caso di entrare in casa altrui e spiare una minorenne, sai che potresti essere denunciato per stalking?» gli domando a braccia conserte.

Riesco a sentire il fumo uscire dalle orecchie.

«Dài turtle, non farne una tragedia, poi sono qui per te» e fa un passo «per…»

Ma non sento il resto della frase, i miei occhi si inchiodano sul suolo della sua scarpa a contatto con la superficie bagnata del pavimento.

Respira, Scarlett, respira.

Non appena muove il piede per posizionarlo in avanti, i miei occhi si sgranano alla vista dell'orma scura che spicca sul pavimento chiaro appena lavato.

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