«Scarlett?» la voce agitata di Alex irrompe nel silenzio del soggiorno.
So che dovrei rispondergli o almeno fargli un cenno, ma non ne ho le forze, mi sento prosciugata, svuotata da tutte le mie energie.
Sento dei passi rimbombare e una scia di profumo di menta invadermi le narici.
«Scarlett, ti senti bene?» mi accarezza la guancia delicatamente con una voce altrettanto tenue.
Sento le forze ritornare, tuttavia il suo comportamento è talmente strano da lasciarmi a bocca aperta impedendomi di reagire. Chi è questo Alex con la voce dolce che mi sta accarezzando come se fossi una ragazza delicata? Chi ho dav-?
Paf.
Sento un leggero bruciore diffondersi sulla mia guancia sinistra.
Mentre cerco di realizzare cosa diavolo stia succedendo, Alex mi dà un alto schiaffo, ma questa volta sulla guancia destra.
Ma che cavolo?!
«Scarlett, svegliati!»
Apro gli occhi di scatto per fulminarlo.
«Che cavolo stai facendo? Questa è violenza domestica!» lo rimprovero alzando la testa talmente veloce da far scontrare le nostre due fronti.
Lo sento imprecare per poi portarsi una mano sulla fronte. Io lo imito gemendo per il dolore. Ha una testa dura, il ragazzo!
Lui si allontana da me massaggiandosi la parte superiore del viso. Poi scrolla le spalle come se si fosse tolto un enorme peso di dosso.
«Ho sentito un rumore» aggrotta le sopracciglia «e poi ti ho vista così» mi indica con la mano libera come se mi fosse spuntata la coda.
«Così, come?» la mia voce trapela pura curiosità.
«Come se fossi un cadavere dentro una bara» e il modo in cui lo dice mi fa percorrere tutto il corpo di brividi.
È preoccupato per me.
Alexander Gomez è preoccupato per me.
«No, tranquillo sono viva e vegeta!» e per dimostrare la mia affermazione gli afferro la mano e gliela appoggia sul mio petto in corrispondenza con il mio cuore.
È stato un gesto spontaneo, nato dalla strana sensazione che le sue parole mi hanno provocato, ma vedendo la sua reazione, me ne pento subito.
Lui alza le sopracciglia preso alla sprovvista e inizia ad abbassare la mano che gli copre la fronte per fissare entrambi i suoi intensi occhi scuri sui miei, come se fossero lenti di ingrandimento che cercano di leggere nei miei occhi una verità talmente lontana da essere illeggibile a occhio nudo.
A disagio allento la presa sulla sua mano che è ancora rimasta sul mio petto, ma lui non la abbassa come se fosse paralizzata.
Mi sistemo meglio sul divano in difficoltà.
«Cosa ti succede Scarlett? È da giorni che ti vedo rattristita» questa volta abbassa la mano posandola sul bordo del divano.
Le sue parole mi toccano stranamente.
Non sapevo che lui mi vedesse.
Sì, è vero. Durante il periodo del mio malanno lui mi aveva aiutata, aveva mostrato il suo lato dolce, eppure appena guarita è ritornato tutto come prima.
Ho pensato che era dovuto alla sua parte più protettiva. So che lui, essendo il fratello maggiore, ha sempre dovuto badare ad Aly ed Aiden. Forse ha rivisto in me loro due, quindi la sua parte più "fraterna" ha voluto prendersi cura di me. Ma ora, ora lui mi dice che mi ha guardata e io sento un calore propagarsi nel mio petto.
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FIDATI DI ME ✯Completa✯
Teen FictionDopo la morte di sua madre, a soli diciassette anni, Scarlett è costretta ad andare a vivere con i suoi zii a Charlotte in North Carolina. Un bel cambiamento rispetto alla sua precedente vita a York. Scarlett sta scappando dal suo passato doloroso a...